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Foreste sarde: Su Filigosu ad Oschiri

Alla scoperta dell'entroterra gallurese: la foresta demaniale di Su Filigosu ad Oschiri

Buona parte delle attrazioni più interessanti della Gallura si collocano nell’entroterra e una tappa immancabile alla scoperta di questo territorio straordinario è Oschiri.

Qui si soggiorna all’Agriturismo Il Nuraghe del lago Coghinas, unico nel suo genere e ottimo anche per la sua proposta gastronomica, o in uno dei B&b, semplici ma funzionali. Una sosta di 4/5 giorni ad Oschiri consente la visita alle numerose tappe che uniscono fede, natura, sport, gusto per giornate a diretto contatto con un ambiente capace di restituire quella pace d’animo e quella serenità che sono buona salute e benessere. La cornice è la sua comunità, fatta di persone cordiali e ospitali, un valore aggiunto che pochi luoghi al mondo sanno offrire.

Nella passeggiata lungo le stradine del piccolo borgo rurale, tra il Museo archeologico (molto interessante), la bella chiesa parrocchiale e le case colorate che si alternano a quelle un po’ più sgarrupate, non deve mancare qualche sosta ai tavolini all’aperto dei bar, per una buona Ichnusa ed un’immancabile panada. Le panadas sono un tipico prodotto locale che Lella e le figlie preparano quotidianamente nella loro bottega artigianale Sapori di Oschiri, nel centro del paese, una meta da mettere assolutamente in agenda, anche per degustare i migliori vini della Sardegna, seduti nella bella enoteca annessa. Per una tipica trippa o sa cordula, tappa dai fratelli Pes, trattoria in stile paesano.

Poi si prende l’auto, o per i più sportivi la bicicletta o la moto, e si parte per la visita alle chiese campestri, al sito e all’altare di santo Stefano, alla diga e alle sponde del lago Coghinas e a tante altre emergenze storico artistiche e naturali di questo territorio che è crocevia tra la Gallura, il Logudoro e la Barbagia.

Infine prendete la vostra agenda e indirizzatevi verso quella meta che avrete evidenziato e sottolineato nell’organizzare il vostro soggiorno in terra oschirese: la foresta demaniale di Su Filigosu.

Foresta demaniale di Su Filigosu: molto di più di quanto potete aspettarvi!

Anzitutto ricordiamoci come approcciare alle foreste, un patrimonio comune di inestimabile valore. La sua conservazione e la sua salute è dipendente anche dal rispetto con il quale la viviamo, per cui poche, ma rigide regole, sono assolutamente imprescindibili.

su Filigosu - le cascateL’invito è a rispettare le seguenti raccomandazioni:

  • parcheggiare solo ed esclusivamente nelle aree consentite
  • non deviare dai tracciati principali avventurandosi nella foresta
  • segnalare ogni anomalia al personale di sorveglianza dell’Ente Forestale Sardegna
  • viverla a piedi con la giusta attrezzatura (specificata a seguire)
  • utilizzare la bicicletta, andare a cavallo o con altri mezzi solo dove consentito
  • e con le modalità indicate dal personale dell’EFS
  • non avvicinarsi né tantomeno disturbare e dare cibo agli animali
  • non strappare e raccogliere fiori, rami, incidere tronchi o scavare buche
  • non raccogliere minerali o fossili
  • non accendere fuochi se non nelle aree attrezzate e nei periodi consentiti, usando grande attenzione
  • raccogliere i propri rifiuti e non abbandonarli nel bosco
  • evitare comportamenti rumorosi come accendere radio, gridare e creare disturbo agli altri visitatori e alla fauna selvatica
  • campeggiare nelle apposite aree
  • tenere al guinzaglio gli animali da compagnia.

Cosa è consentito fare nelle foreste

Sono molteplici le attività legate alla fruizione della foresta, dalla ricerca scientifica all’educazione ambientale, dal trekking al birdwatching etc… In alcune aree si può circolare a cavallo o a bordo di mountain bike, si può praticare la corsa, l’arrampicata, l’orientering, il tree climbing e il tarzaning che se non sai cos’è lo scopri qui

In un documento dell’EFS si legge che “grazie ad una sentieristica studiata nel dettaglio, le foreste sono, e lo saranno sempre più, alla portata di un pubblico che comprende ragazzi in età scolare, sportivi, escursionisti, anziani, diversamente abili e – perché no? – i pigri. Tutti possono apprezzare questi paesaggi unici e di ineguagliabile bellezza”. Siamo pienamente concordi, le foreste sono il luogo ideale per tutti, anche per chi non ha voglia di fare nulla e, anzichè sdraiarsi su un divano con uno sfondo di chiacchiere televisive, distendersi nel verde di una meravigliosa vegetazione, cullati dal suono della flora e della fauna, è buona salute allo stato puro!

Come attrezzarsi: dotazione e abbigliamento per vivere le foreste in Sardegna

Se si parte per una semplice passeggiata nella foresta, a piedi e/o in bicicletta, può essere sufficiente un normale abbigliamento sportivo ed una attrezzatura minimale.
Se invece si tratta di escursioni più lunghe ed impegnative diventa necessaria una dotazione personale completa e funzionale, un abbigliamento a strati, costituito da indumenti adatti alla stagione (antipioggia, guanti, copricapo…) e scarpe adeguate.
Da non dimenticare mai una riserva d’acqua oltre ad una quantità di cibo energetico, necessario alla durata dell’escursione.

Importante anche una dotazione minima di pronto soccorso, tra disinfettante, cerotti, penna ad ammoniaca per le punture di insetti, bende e pomata per le distorsioni, antistaminico etc…
Sebbene alcune aree possono risultare non coperte dal segnale conviene sempre avere con sé anche un telefono cellulare o ricetrasmittenti autorizzate, per eventuali chiamate di soccorso.
Infine è indispensabile una torcia elettrica, mentre sono consigliati binocolo o cannocchiale, macchina fotografica o telecamera e una guida naturalistica per il riconoscimento della flora e della fauna poiché si potranno incontrare numerevoli specie di cui non abbiamo conoscenza.

Un ultimo consiglio: pianificate sempre bene l’escursione, valutando le condizioni meteo ed il grado di difficoltà.

Su Filigosu: un esempio di ottimizzazione delle risorse forestali

Su Filigosu si estende nei pressi dell’abitato di Oschiri ed è facile raggiungerla attraverso le indicazioni presenti lungo le principali strade.
Questo complesso forestale è caratterizzato da varietà morfologiche particolari, con deboli incisioni che interrompono la sinuosità dei pianori a contrapporsi ad aree fortemente accidentate.
Le quote vanno dai 200 agli 812 m s.l.m., picco del Monte Giuanne Osile, al confine con la foresta di Monte Lerno.

Su Filigosu è una foresta ricca di macchia mediterranea, con boschi misti di sughera e leccio. I sughereti si caratterizzano per un sottobosco dove abbondano numerose specie, tra cui lavanda, corbezzolo, filliree e cisti, oltre a popolamenti erbacei.

Tappe ed escursioni da non perdere in visita alla foresta Su Filigosu

L’infinità di luoghi e scorci da visitare rende la foresta Su Filigosu una tappa indimenticabile. Su tutte segnaliamo alcune tappe immancabili per differenti ragioni: Su Romasinu per la sua storia, l’Antica mulattiera dei carbonai per il suo fascino, la Casa del miele per il suo aspetto esemplare. In località Su Romasinu si entra nell’antica storia dell’isola attraverso un sito archeologico caratterizzato da numerose domus de janas. Qui ci si ferma per respirare l’aria di tempi remoti, grazie agli antichi insediamenti pre-nuragici, facilmente accessibili e ben conservati.

L’affascinante sentiero noto come Antica mulattiera dei carbonai conduce al fiume S’Eleme. Un percorso di pochi chilometri che porta dentro una natura selvaggia, da affrontare con la dovuta equipaggiatura ma adatto a tutte le difficoltà.

A Su Filigosu si fa visita alla Casa del miele. Si tratta di un’eccellenza nazionale, un perfetto esempio di sostenibilità e autenticità, nel nome di #famedivero. E a proposito di #famedivero da leggere questo articolo di famelici sul miele di corbezzolo perchè parla delle sue proprietà e interessanti curiosità.
Torniamo alla Casa del miele di Oschiri dove opera uno staff che unisce l’entusiasmo di una passione all’amore e alla cura del territorio. Naturalisti e professionisti ricercatori sono quotidianamente impegnati nella produzione di miele che viene commercializzato con il brand Regione Sardegna. La qualità è indiscutibilmente di livello superiore, la varietà è nel rispetto di quanto la foresta offre. Nessuna forzatura, né chimica, né artificio, qui comanda la natura. Procedure nel massimo rispetto dell’ambiente, con una smielatura delicata e conforme alle piccole produzioni di alta qualità.

Visitare la Casa del miele ed entrare a contatto con queste persone è un’esperienza che va oltre la bellezza del territorio, ma si entra nella sua più intima anima, dove le sensibilità diventano il fondamento di un credo che riporta all’animismo antico, l’incontro primo tra uomo e natura.
Qui, accompagnati dal personale addetto, donne e uomini che diventano amici in un breve istante, si visita il laboratorio di lavorazione e trasformazione del miele che si produce secondo il ritmo della natura e delle stagioni. Si potrà assistere alla smielatura del corbezzolo o del rosmarino, dell’asfodelo o della lavanda, in funzione delle essenze che la macchia mediterranea saprà offrire in quel momento.

Per la degustazione di questo prodotto di alta qualità, formaggi di altrettanta eccellenza, accompagnati da saba e dal dolce che è l’unione perfetta di queste bontà: le seadas.

Tutto questo seduti in una semplice saletta, come a casa di amici, nel piacere e nei sorrisi di gente cordiale e di valore. La Gallura è anche questo, Oschiri e l’entroterra, una Sardegna poco conosciuta, lontana dai clamori e dalle luci della costa. Una terra che alle luci e ai clamori preferisce l’autenticità, l’amicizia, il sorriso sincero, l’abbraccio stretto. “Cose” che distinguono le persone vere dal resto del mondo. 
Procedure per l’acquisto del miele.

©Roberto Roby Rossi

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Informazioni Complesso forestale
Provincia Olbia-Tempio
Superficie 1056 ha
Sono presenti cartelli indicatori, aree di sosta, centri visita e recinti faunistici
Aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 8:00 alle 16:00
Tel. +39 320.4331262

Vermentino: l’oro bianco di Gallura

Il Vermentino di Gallura: l'oro bianco di Luogosanto

©GalluraGo

Luogosanto è la “Città del vino”, grazie alla qualità della produzione del famoso Vermentino di Gallura 

Vermentino, Luogosanto, Gallura

Grazie alle sue caratteristiche territoriali e naturali, Luogosanto è un luogo perfetto per la coltivazione delle viti e la lavorazione del prodotto: la presenza di rocce granitiche e calcaree, forniscono al vino quel sapore tipico, fruttato e deciso che lo contraddistingue; l’altezza dal livello mare e le caratteristiche morfologiche invece, rendono Luogosanto un posto fresco e asciutto, adatto alla conservazione del prodotto in fermentazione… (Continua…)

Dall’Isola Rossa a Santa Teresa

- Turisti per Caso -

Dall’Isola Rossa a Santa Teresa Gallura

un pezzo scritto maluccio, con diversi errori (che in questo stralcio abbiamo corretto), ma che vogliamo proporre come idea di itinerario

tratto dal magazine di Patrizio e Syusy

sulla costa nord della Sardegna

Siamo partiti i primi di Agosto per rientrare dopo 3 settimane, il tempo assolutamente necessario per ridare una carica seria all’organismo, sia psicologica e fisica. Abbiamo pernottato presso Trinità d’Agultu, piccola collina alle spalle dell’Isola Rossa. Avevamo la macchina che ci ha dato la possibilità di conoscere non la solita spiaggia vicino e comoda a casa, ma anche più distante, sempre nel raggio di una quindicina di km.. La spiaggia che incontrate subito passeggiando per quelle zone è la Marinedda. Spiaggia molto bella dal punto di vista strutturale, facile da raggiungere, ma non consigliabile a chi, come noi ama la tranquillità e non la ressa che si rischia di trovare ad Agosto. Consigliamo di passare dalla spiaggia e poi proseguire nella scogliera che le si presenta a dx. Con una mezz’ora di cammino si ha la fortuna di trovare angoli veramente di paradiso, non più spiaggia ma situazioni nella roccia dove ci si può sdraiare e poter con un balzo trovarsi già in acque profonde e assolutamente fantastiche. Poi.. (Continua…)

Sconfindando la Gallura: Orgosolo

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Sconfinando la Gallura:
ad Orgosolo tra murales e profumo di Sardegna autentica

di Monica Viani

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sconfinando la Gallura: in Barbagia, borghi in controtendenza...

Ora è entrata nella strategia di molte località, ma ad Orgosolo il primo murales risale al 1969! Famoso per essere terra della storica anonima sarda e per la sua tradizione pastorale, Orgosolo ha anticipato tutti, battendo sul tempo quei Comuni che faranno dei murales, in seguito, una vera attrazione turistica.

E la storia di quel primo murales merita di essere raccontata. Gli autori concettuali sono i giovani anarchici appartenenti al gruppo Dioniso che vollero sottolineare l’indifferenza e il distacco della classe dirigente del paese nei confronti dell’isola. Venne scelta una casa lungo l’attuale Corso Repubblica, una casa che disponeva di un muro sufficientemente ampio per accogliere una cartina dell’Italia dove al posto della Sardegna veniva disegnato un grosso vistoso punto interrogativo. A fianco veniva riprodotta una donna in rappresentanza dell’Italia, con un cappello a stelle e strisce ed una bilancia che pendeva da una parte. Per quale ragione quel dipinto? É presto detto… (Continua…)

(continua su famelici…)

Da Golfo Aranci a Capo Figari

da NINOn dmc agenzia viaggi in sardegna

Da Golfo Aranci a capo Figari: un trekking storico - naturalistico sulle tracce dei nuragici fino alle scoperte scientifiche di Guglielmo Marconi

suggestiva avventura naturalistica e storica di Ninon in quel di Golfo Aranci...

E’una tipica giornata di settembre dal cielo limpido e con un sole tiepido quanto basta per godersi una sana passeggiata tra le antiche memorie storiche e i paesaggi mozzafiato di un territorio tutto da scoprire: Capo Figari.

La nostra passeggiata inizia lungo gli antichi binari oggi dismessi della ferrovia di Golfo Aranci per raggiungere un monumento imponente e sacro dell’età del bronzo: il pozzo sacro Milis.

Una volta arrivati di fronte al suo ingresso così tenebroso e misterioso, la curiosità e l’eccitazione di visitarlo al suo interno si fanno sempre più incontenibili. Così con discrezione e meraviglia entriamo e scopriamo che si tratta di uno dei pozzi sacri più grandi dell’isola con circa 43 scalini che conducevano e tutt’oggi conducono ad un bacino d’acqua generoso e profondo. Pensate che la parete della camera misura 10 metri d’altezza, come circa un palazzo di tre piani … la sua posizione rara e bizzarra così vicina alla costa e lontana da altri ritrovamenti di villaggi nuragici, lo rende ancora più originale e misterioso… (Continua…)

La ricetta delle casadinas sarde

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Gallura, tra Cibo e cultura: la ricetta delle casadinas sarde

di Monica Viani

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casadinas in logudorese, casciatine in gallurese,
in italiano formaggelle


Qualcuno le chiama anche pardulas.
Dolce tipico pasquale, di origine greca, la cui ricetta è stata raccontata in epoca romana da Catone il Censore, è oggi conosciuto ed apprezzato in tutta la Sardegna.

Dalla riconoscibile forma a cestino, dalla base sottile e dal colore dorato, hanno un impasto fatto con farina, strutto o burro. Il ripieno prevede ricotta di pecora o formaggio fresco, uova e scorza di limone e arancia. Talvolta sono aromatizzate con lo zafferano. Oltre alla versione dolce, vi è anche una versione salata. Ciò che colpisce e le rende uniche è la croccantezza dell’involucro che nasconde una farcia morbida leggermente profumata agli agrumi.

(continua su famelici…)

Alta Gallura tra natura e storia

Alta Gallura: natura e storia

di Franca Dell'Arciprete

Nel nord della Sardegna, Oschiri, collocato tra lago e foresta, è un crocevia geografico e culturale di una storia lunga 50 secoli. Domus de janas o case delle fate, sparse tra gli alberi, resti di nuraghi, muretti a secco e fichi d’India, un grande lago increspato al vento del tramonto, alture in lontananza, chiese in trachite rossa e verde isolate su poggi.

E vicino, una grande foresta demaniale intatta. Siamo a Oschiri, nell’alta Gallura, una cittadina in posizione strategica fin dall’antichità, tanto che la storia in questo territorio ha una continuità che dura da millenni. Baricentrica rispetto all’entroterra sardo, tra Gallura, Logudoro e Barbagia, Oschiri oggi è anche a breve distanza dalle meraviglie della Costa Smeralda. Se si ha la pazienza di curiosare in città e nei dintorni, si scoprono dimensioni insospettate. Tanto per cominciare un altare misterioso, l’altare di Santo Stefano, un lungo basamento granitico inciso con simboli geometrici: nicchie di forma triangolare, semicircolare e quadrangolare.

Testimonianza di un antichissimo interesse delle popolazioni pastorali per un’iconografia ispirata alle religioni cosmiche, oppure un’opera di età bizantina, quando i monaci basiliani rifiutavano di rappresentare l’immagine della divinità e usavano solo figure geometriche?

Storie e leggende di Sardegna

Ogni luogo, di qualunque parte del mondo, racconta storie e leggende...

Quante volte ci è capitato, viaggiando città e borghi, girando per le strade e le piazze, entrando in vecchi palazzi, oltrepassando volte di antichi edifici, sostando in piccoli angoli, appoggiati a muri di pietra, di rimanere sorpresi per visioni particolari o scorci che ci procurano sensazioni o emozioni? Questo accomuna tutti, secondo le diverse sensibilità, in ogni parte del mondo.
Ancor più in certe zone dove la storia è raccontata in ogni suo centimetro di territorio, come la Gallura e la Sardegna tutta. Lombardia. Qui, in questa sezione, vi proponiamo piccole brevi storie spesso dimenticate, leggende di persone e di eventi, di fatti che uniscono fede e riti antichi, che rivivono in un universo fantastico di misteri e di miti avvolti nella magia di luoghi e di popoli.

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