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Festa di San Simplicio 2022

Festa di san Simplicio 2022

l 15 maggio, data del martirio del Santo Patrono di Olbia e di tutta la Gallura, donne e uomini vestiti in costume sardo accompagnano il Santo in processione lungo le vie della città. La processione culmina davanti alla chiesa di San Simplicio, dove si celebra la messa solenne.

processione san Simplicio 2022

Programma 11 - 15 maggio Festa di san Simplicio 2022

12/14 Maggio

Ore 18:30 Triduo in onore del Santo Patrono Basilica San Simplicio Santa Messa
(giorni feriali ore 7:00–19:00, giorni festivi 7:00-9:30-11:30-19:00)

Mercoledì 11 Maggio

Ore 17:00Raduno delle bandiere ex voto per la sfilata che parte dalla Basilica San Simplicio per raggiungere la sede sociale del comitato festeggiamenti San Simplicio in via Piacenza n 7 (trav. via Andrea Doria), Accompagnate dalla banda musicale Mibelli.
La cerimonia termina con la benedizione delle medaglie. Il corteo si dirige in seguito all’abitazione del presidente Giovanni Varrucciu, in via Cosimo De Medici n 23, dove verranno resi gli onori alla bandiera di San Simplicio. La sfilata continua per la Basilica di San Simplicio lungo il seguente percorso: via Barcellona, viale Aldo Moro, Corso Umberto, via San Simplicio, via Gabriele d’Annunzio, Basilica.

Ore 19:00 – Santa Messa nella Basilica San Simplicio 

Ore 21:30Spettacolo di fuochi d’artificio sul Lungomare via Redipuglia – Molo Benedetto Brin – loc. Mogadiscio 

Ore 22:30Isola in festa al Parco Fausto Noce. Presenta Giuliano Marongiu con Laura Spano, Peppino Bande, Roberto Tangianu

Giovedi 12 Maggio

Ore 17:00Presentazione del libro San Simplicio di padre Danilo Scomparin (riedizione) presso la Basilica San Simplicio 

Ore 19:00 Santa messa alla Basilica San Simplicio

Ore 21:30 – Serata di Canti Sardi in Piazza San Simplicio, con Adriano Piredda, Daniele Giallara, Marco Manca e Franco Figus chitarra Bruno Maludrottu e fisarmonica Gianuario Sannia

Ore 22:00 – Tazenda in Concerto al Palco Fausto Noce

Venerdì 13 Maggio

Ore 10:30 – 10 Edizione Remata della Gioventù visibile da Via Redipuglia, organizzata dalla lega Navale sezione di Olbia

Ore 18:00 – Grandiosa Sagra delle Cozze all’Area Fausto Noce, offerta dal Comitato, cucinate alla marinara, accompagnate dal Vermentino della cantina sociale di Monti.

Ore 19:00 – Santa Messa alla Basilica San Simplicio

Ore 22:00 – Serata di Cabaret al Parco Fausto Noce con Alessandro Pili in SCRAFFINGIU

Sabato 14 Maggio

Ore 16:00 – Benedizioni cavalli e cavalieri partecipanti al 19 Palio della Stella “San Simplicio” in Viale Isola Bianca (di fronte al palco giuria)

Ore 16:30 – 19 Palio della Stella “San Simplicio” in Viale Isola Bianca –  in collaborazione con l’associazione “Lu Juali” di Luogosanto. Partecipano i cavalieri dei ventisei comuni della Provincia e la partecipazione delle pariglie di Padria, Oristano e Thiesi

Ore 19:00 – Santa Messa Vespri Solenni alla Basilica San Simplicio –  con il coro Olbia Folk Ensemble

Ore 20:00 – VI Edizione Mesu Maju in Coro alla Basilica San Simplicio con concerto di musica popolare. Organizzazione artistica del coro Olbia Folk Ensemble, partecipano: Coro Olbia Folk Ensemble, Coro Sos Balaros di Monti, Coro Logudoro di Usini, Coro Baronia di Budoni, Coro femminile Iune di Dorgali

Ore 22:30 – LE VIBRAZIONI in Concerto al Palco Fausto Noce

Domenica 15 Maggio

05:30 – Diana con la banda musicale “Mibelli” di Olbia sfila per le vie della città 

Ore 10:00 – Accoglienza di S.E il Vescovo Mons. Sebastiano Sanguinetti in Piazza Santa Croce presso la Chiesa di San Paolo con il comitato e la banda musicale F. Mibelli e prosegue verso la Basilica di San Simplicio

Ore 11:30 – Solenne Messa Pontificale in onore del Santo Patrono in Piazza San Simplicio, presieduta da S.E il vescovo Mons. Sebastiano Sanguinetti e dai sacerdoti della Diocesi. I canti liturgici sono eseguiti dal Coro Lorenzo Perosi di Olbia.

Ore 16:30 – Raduno dei gruppi folk nel Piazzale della Basilica San Simplicio con esibizione che precede la processione

Ore 18:00 – Solenne processione in onore del Santo Patrono nella Piazza Basilica San Simplicio con la partecipazione del Vescovo Mons. Sebastiano Sanguinetti. Percorso: Basilica, via Fausto Noce, via Boccherini, via Lombardia, via Vittorio Veneto, via Mameli, via Trento, via Redipuglia, via Genova, Corso Umberto, via San Simplicio, via Gabriele d’Annunzio, Basilica.
La processione è accompagnata dalla banda musicale “F. Mibelli” di Olbia, dalla banda “B. Demuro” di Berchidda e dai gruppi folk, provenienti da Budoni, Monti, Mamoiada, Maracalagonis, Nuoro, Nule, Olbia, Orosei, Padru, Posada, San Nicolò d’Arcidano, Sa Castanza, Santa Teresa, Telti, Trinità, Quartu Sant’Elena, il Coro di Loiri.
Al rientro Santa Messa, presieduta dal parroco Don Antonio Tamponi. I canti liturgici saranno eseguito dal coro Olbia Folk Ensemble.

Ore 21 :00 – Rassegna regionale del folklore in Piazza Basilica San Simplicio, con esibizione di gruppi e cori. La serata è condotta da Giuliano Marongiu

Gallura e dintorni in moto

Gallura e dintorni: itinerari in moto

di Greta Dealessi

Le vacanze in Sardegna in moto sono un cult per ogni appassionato delle dueruote. Un itinerario? Provate questo

La Sardegna è un’isola dalle mille sfaccettature in cui coesistono tradizione, cultura, natura, arte, tutti aspetti che fanno della Sardegna la meta ideale per ogni tipo di viaggiatore.

Visitare la Sardegna a bordo della propria moto può essere un’idea davvero interessante: si può scegliere tra numerosi itinerari che si sviluppano in chilometri di curve decisamente divertenti per gli amanti delle due ruote.

Per prima cosa occorre definire il viaggio per raggiungere l’Isola usufruendo dei numerosi traghetti Sardegna che operano giornalmente verso questa destinazione e che ospiteranno la vostra moto nei comodi garage durante la traversata.

(continua…)

Greta Dealessi

La Maddalena: sui passi di Garibaldi

L’Arcipelago de La Maddalena, sui passi di Napoleone e Garibaldi

da NINOn dmc agenzia viaggi in sardegna

Dopo una breve traversata in traghetto di circa 20 minuti dal porto di Palau, sbarcherai sulla Petit Paris, come viene da molti soprannominata la città di La Maddalena. Chi conosce la Sardegna e il suo tipico stile architettonico, farà fatica a credere di trovarsi ancora nell'isola.

Il centro storico di La Maddalena è infatti caratterizzato da alti palazzi del ‘700 decorati con eleganti balconi in marmo o in granito. Questa zona più ‘antica’, rimane raccolta alle spalle della promenade più moderna, che invece si apre sul lungomare. Visiterai la chiesa dedicata alla Santa patrona della città: Santa Maria Maddalena. Scoprirai le gesta di numerosi personaggi storici che hanno contribuito a rendere la storia di questa “Isola nell’isola” ancora più affascinante.

  • Di Napoleone Bonaparte troverai un reperto singolare all’interno del municipio della città di La Maddalena: una palla di cannone originale.
  • L’ammiraglio Nelson, vista la sua sincera amicizia con il parroco del tempo, decise di donare allo stesso un crocifisso e due candelabri d’argento di valore che oggi si trovano nel museo diocesano della Chiesa di Santa Maria Maddalena.
  • L’eroe dei Due Mondi Giuseppe Garibaldi, venne mandato in esilio nella vicina isola di Caprera per ben 26 anni, dove oggi si trova la sua casa ovvero uno dei musei a lui dedicato, insieme alla sua tomba e numerose curiosità circa la sua straordinaria vita.

Gino d’Acampo e la sua Gallura

Gino d'Acampo in Gallura

© da Telegraph UK

Un estimatore della terra gallurese

E’ stato bello conoscere Gino, un vero estimatore del nostro territorio, tanto da averci preso casa! E’ un testimonial molto importante per il territorio Gallura e per la Sardegna intera, vista la notorietà di cui gode nel Regno Unito e non solo. Per questo ogni iniziativa che vorrà organizzare in zona troverà sempre il mio supporto. (Roberto Rossi)

a seguire l’articolo scritto da Gino d’Acampo per il quotidiano Telegraph 

I grew up in Torre del Greco, near Naples, and my summers were spent on the Amalfi coast. At the time, people were talking about how beautiful the island of Sardinia was supposed to be, but it wasn’t really a big holiday destination back in the late 1970s and 1980s. Still, it stuck in my mind and was always somewhere I wanted to visit. It was 2004 when I finally booked a trip there – I’d been living in London for nearly 10 years by this point and my TV career was just beginning to take off. I needed a break, so my wife Jessica and I flew out there with our two-year-old son, Luciano, for two weeks.

We flew into Olbia and took a taxi to Cannigione, where we’d booked a three-bedroom villa with a swimming pool. There was a gorgeous beach not far from us and lots of restaurants in the town, which is where I got my first taste of Sardinian cuisine. 

What shocked me was the variety of foods on the menu – everything from wild boar ragù to lobster spaghetti. I hadn’t experienced this anywhere else in Italy, where the dishes are mostly dictated by the region. In the mountainous north, it’s all about meat, whereas in the south people mostly eat fish and vegetables. Sardinia, though, benefits from both the coast and the mountains – which are only half an hour away from one another – so you can appreciate all the flavours of Italy in one place. From a chef’s point of view, it was heaven! I also vividly remember the Thursday food market, where they sold anything you can think of – vegetables, truffles, rabbit, mussels and smoked salmon. It was the first market I’d visited where you could buy everything you needed. It was a revelation. 

One day, we took the 20-minute ferry ride over to the Maddalena Islands – if Sardinia was like the Caribbean, then this was like the Maldives! The beaches had powder-soft sand and it felt sleepy and undiscovered. I remember the little colourful houses, the people on the street selling clams and the children playing football on the streets. It was the kind of place where people leave their front doors open. 

I’d fallen completely under the island’s spell and spent the entire trip saying to Jessica “I think we should move here”, so on the last day of the holiday, we walked into an estate agency and started looking at properties. Within four months of returning home from that trip we had bought our first place there, a three-bedroom villa in Pittulongu. And for the past 17 years, my family and I have been dividing our time between Sardinia and London, spending six months there in the summer and six months back in the UK in the winter.

We’ve moved since then and now have a villa called Isla D’Acampo in Telti, in the mountains, and have a big swimming pool, a basketball court, a lake and vineyards, where I make my own wine for my restaurants in the UK. Three years ago, the house next door to us came up for sale and I bought it, and we now have no neighbours for miles – they may as well call it Gino Mountain! I’m currently turning that property into a stable, so that I can breed horses.

Suffice to say, visiting Sardinia all those years ago completely changed my life. Not only is this beautiful island my home now, but the food that I experienced here influenced my own approach to cooking. In my restaurants, I’ve always offered a Sardinian-style menu, where you can eat everything from meatballs to lamb stews and beef casserole.

I went back to Cannigione with my wife a few weeks ago and it hasn’t changed at all. It even had the same bars and restaurants we had visited on that first trip. What would have happened if we’d never visited? I don’t really want to think about that, because I’m so happy and my life is balanced now. It felt like that trip was meant to be; that I discovered a little slice of paradise.

Interview by Kirsty Nutkins

35+1 luoghi da non perdere

da viaggiareatestaalta

Gallura e Sardegna: 35+1 cose da vedere

La Sardegna si sa, è una grande isola italiana situata nel Mar Mediterraneo e caratterizzata da circa 2000 km di costa, spiagge sabbiose e da un entroterra montuoso attraversato da meravigliosi sentieri escursionistici. Se hai in programma di visitare l’isola, in questo articolo ti racconterò cosa vedere in Sardegna.

Ho selezionato per te i luoghi più memorabili da includere nel tuo viaggio in Sardegna ed, al termine della guida, è presente una mappa con cui potrai vedere la posizione di tutte le tappe menzionate nell’articolo.

Scopriamo insieme i 35+1 luoghi da non perdere in Sardegna!

Indice dell’Articolo

  • Cosa vedere in Sardegna: i migliori luoghi da non perdere
    • #1 Isola dell’Asinara
    • #2 Stintino
    • #3 Castelsardo
    • #4 Costa Paradiso
    • #5 Capo Testa
    • #6 Isola della Maddalena
    • #7 Isola di La Caprera
    • #8 Costa Smeralda e Porto Cervo
    • #9 Sfinge della Gallura
    • #10 Isola Tavolara
    • #11 Complesso Nuragico Sos Nuratolos
    • #12 Golfo di Orosei
    • #13 Orgosolo
    • #14 Area Archeologica del Monte Tiscali
    • #15 Gola di Gorropu
    • #16 Grotte del Bue Marino
    • #17 Selvaggio Blu
    • #18 Gairo Vecchio
    • #19 Giara di Gesturi
    • #20 Su Nuraxi di Barumini
    • #21 Villasimius
    • #22 Cagliari
    • #23 SP71 da Porto Teulada a Chia
    • #24 Isola di Sant’Antioco
    • #25 Isola di San Pietro
    • #26 Costa Iglesiente
    • #27 Costa Verde
    • #28 Oristano
    • #29 Tharros e la Penisola del Sinis
    • #30 Bosa
    • #31 Alghero
    • #32 Grotte di Nettuno
    • #33 Spiagge della Sardegna
    • #34 Visitare delle Grotte in Sardegna
    • #35 Ammirare la Barbagia
    • #36 Assaggiare la Cucina Sarda
  • Mappa dei luoghi da vedere in Sardegna

(Continua…)

La chiesa di Santa Rita a Porto Rafael

La chiesa di santa Rita a Porto Rafael
tra le piccole in Sardegna

a Porto Rafael
nel comune di Palau.
di Sardiniamood

La chiesa di Santa Rita a Porto Rafael è scenografica, non solo all’esterno, ma anche una volta varcata la piccola soglia...

Una tra le chiese più piccole della Sardegna, se non addirittura la più piccola, è intitolata a Santa Rita da Cascia e si trova a Porto Rafael, nei pressi della baia di Nelson, vicino a Palau.

Poco prima della cosiddetta “discesa del conte”, che tra un abbraccio di rocce e alberi verdi conduce alla piazzetta del borgo incantato nato dal sogno di un nobile spagnolo, si trova la chiesa di Santa Rita da Cascia. (continua…)

L’interno Gallura con Trippando

da Trippando Travel Blogging Lifestyle

Visita all'interno della Gallura

di Silvia Ceriegi con Daniele Pipitone

Limbara, musei, eventi e sagre

Quando mi è stato chiesto di parlare di Sardegna su Trippando ho subito pensato che potesse essere una bella occasione far conoscere ai lettori di questo blog la “mia Sardegna”, ovvero la Sardegna in cui sono nato e cresciuto per un po’ di anni. Chiaramente un post non è sufficiente, ma lo potete considerare una piccola introduzione per farvi un’idea dell’isola.

L’immagine che una persona ha solitamente della Sardegna, se non ci è mai stato, è di un’isola ricca di belle spiagge e con temperature alte un po’ tutto l’anno.
In realtà non è proprio così. Senza dubbio ci sono spiagge bellissime: da nord a su, da est a ovest ci sono innumerevoli spiagge per tutti i gusti: grandi, piccole, isolate, con sabbia fine o grossa, attrezzate o più selvagge. Ma in realtà la Sardegna può essere una meta ideale per chi desidera fare un viaggio alternativo o passare un breve soggiorno in mezzo alla natura incontaminata, tra macchia mediterranea e antiche rocce granitiche, tra cultura e tradizioni.

L’interno della Sardegna è, a mio parere, ideale anche per vacanze brevi o fine settimana in bassa stagione, magari sfruttando qualche giorno di ferie e un last minute… (Continua…)

Da Golfo Aranci a Capo Figari

da NINOn dmc agenzia viaggi in sardegna

Da Golfo Aranci a capo Figari: un trekking storico - naturalistico sulle tracce dei nuragici fino alle scoperte scientifiche di Guglielmo Marconi

suggestiva avventura naturalistica e storica di Ninon in quel di Golfo Aranci...

E’una tipica giornata di settembre dal cielo limpido e con un sole tiepido quanto basta per godersi una sana passeggiata tra le antiche memorie storiche e i paesaggi mozzafiato di un territorio tutto da scoprire: Capo Figari.

La nostra passeggiata inizia lungo gli antichi binari oggi dismessi della ferrovia di Golfo Aranci per raggiungere un monumento imponente e sacro dell’età del bronzo: il pozzo sacro Milis.

Una volta arrivati di fronte al suo ingresso così tenebroso e misterioso, la curiosità e l’eccitazione di visitarlo al suo interno si fanno sempre più incontenibili. Così con discrezione e meraviglia entriamo e scopriamo che si tratta di uno dei pozzi sacri più grandi dell’isola con circa 43 scalini che conducevano e tutt’oggi conducono ad un bacino d’acqua generoso e profondo. Pensate che la parete della camera misura 10 metri d’altezza, come circa un palazzo di tre piani … la sua posizione rara e bizzarra così vicina alla costa e lontana da altri ritrovamenti di villaggi nuragici, lo rende ancora più originale e misterioso… (Continua…)

Cosa mangiare in Gallura

Cosa mangiare in Gallura: dalla zuppa gallurese al maialetto ai dolci tipici

I piatti tradizionali della Gallura nascono dalle tradizioni agricole e pastorali strettamente legate alla campagna e all’allevamento di animali. Contrariamente a quanto si pensa, la tradizione culinaria gallurese non conosce molto il pesce se non in qualche paese sulla costa.

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Storia e sapori di Oschiri

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Viaggio a Oschiri: cosa fare, cosa vedere, dove mangiare

di Monica Viani

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Raggiungibile da Olbia in poco più di mezz’ora, Oschiri è una tappa imperdibile se sei sulle tracce di cibo e cultura e vuoi conoscere la cucina sarda autentica. In stile #famedivero.

Se il tuo motto è #famedivero devi assolutamente organizzare un viaggio a Oschiri, piccola cittadina del Nord Sardegna situata lungo la Olbia – Sassari.

Passeggiare lungo le vie del centro di Oschiri, sedersi per una “birretta” in uno dei tanti bar, divorare una panada accompagnata da un buon bicchiere di vino da “Sapori di Oschiri”, trascorrere una giornata alla scoperta di luoghi tra sacro e profano, sulle tracce di antiche storie, immersi in un tipico borgo dell’entroterra gallurese. Questa è la proposta che famelicamente vi consigliamo! Organizzatevi e partite in esplorazione di questo piccolo centro che custodisce i valori di antiche tradizioni e vive relazionandosi con una comunità aperta e accogliente. La natura, per alcuni tratti selvaggia e prorompente, è la cornice di questo borgo bagnato dalle acque del lago Coghinas sul quale sorge un nuraghe un pò… particolare! Parliamo della Gallura autentica, l’Altra Gallura, quella dell’entroterra, affascinante come quella costiera.

(nella foto: Oschiri in un momento dell’evento musicale Time in Jazz)

(continua…)

Aggius e Museo del banditismo

Paska Devaddis

Ad Aggius il Museo del banditismo e la storia di “sa bandita” Paska Devaddis

di Monica Viani

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Visita al museo più suggestivo della Gallura per scoprire storie e leggende di donne e uomini della Sardegna

Ad Aggius un museo dedicato al banditismo: storia recente, di cui ancora oggi non è facile parlare, ma proprio per questo un importante strumento per capire perchè e come è nato un fenomeno di criminalità. Un luogo che ci consente di comprendere la storia della donna-bandito Paska Devaddis, la banditessa attorno la cui figura si è costruita una leggenda.

Aggius, borgo bandiera arancione del TCI, è un piccolo centro dell’entroterra gallurese che sorge a pochi chilometri da Tempio Pausania. Il Museo del banditismo è una tra le mete più attrattive di questa parte di Sardegna e raccoglie oggetti e storie in una completa e singolare narrazione che associa ad ogni “reliquia” una storia. L’idea è nata per ricordare un passato che ha visto il piccolo borgo di Aggius al centro di faide, omicidi e infinite violenze.

(continua…)

Il borgo di Aggius e la magica trama

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Perchè il borgo di Aggius tesse una trama magica (famelicamente consigliata)

di Monica Viani

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Bandiera arancione del TCI e aderente a “Borghi autentici d’Italia”, Aggius è uno dei posti più sorprendenti della Gallura dell’entroterra

“Portatemi ad Aggius: e fatemi una capanna in un bosco di sòveri là sul Tummeu Sotza, ch’io veda il golfo e tutto il lido insino alla Maddalena, ch’io sia svegliato ogni alba dal Gallo di Gallura”.
Gabriele D’Annunzio

Aggius è una di quelle mete che devi visitare almeno una volta nella vita. Bandiera arancione del TCI e aderente a “Borghi autentici d’Italia”, uno dei posti più stupefacenti della Gallura dell’entroterra, non è solo un borgo che custodisce tradizioni, ma anche un paese che vuole costruire il futuro. Con poco più di un migliaio di abitanti, circondato dalla Valle della Luna, raggiungibile da Olbia o da Sassari in direzione Tempio Pausania, da cui dista pochi chilometri, è una destinazione ideale anche per le vacanze autunnali e natalizie.

(continua…)

  in memoria di Andrea Altea

Sa femina agabbadora a Luras

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Femina Agabbadòra: tutti i motivi per andare al Museo Galluras

di Monica Viani

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Chi è l’Agabbadòra, l’ultima madre...

Ci sono donne temute, ma che affascinano, donne che si assumono il compito di rappresentare un ruolo sociale “scomodo”, donne tollerate dalle istituzioni e dalla chiesa, donne che sono entrate nella leggenda e diventate simbolo della vita e della morte. Noi l’8 marzo lo celebriamo ricordando una figura sarda, meglio gallurese, l’agabbadòra.

L’Agabbadora era la levatrice, ‘sa femina pratica’ , la donna esperta, chiamata per le nascite e per le morti. Rispettata ma non amata, compresa ma non capita, richiesta ma non desiderata, tanto da vivere emarginata. Agiva per lo più su mandato della comunità, per sollevare le famiglie povere dal peso rappresentato da chi non poteva più contribuire al suo sostentamento.

(continua…)