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Roberto Roby Rossi

tarzaning blog gallura

Il Tarzaning, natura, sport e adrenalina

Chi ha mai sentito parlare del Tarzaning?

Tutti quanti sappiamo chi è Tarzan, quel bambino selvaggio allevato nella giungla dalle scimmie e che, come loro, vive da selvaggio, sulle piante lanciandosi di liana in liana.
Per cui, come evoca il personaggio stesso, tarzaning è un’attività che si pratica nella natura, lungo percorsi aerei fatti da ponti tibetani, teleferiche e passaggi attraverso elementi naturali e selvaggi, capaci di far provare emozioni e sensazioni uniche, in totale sicurezza.

Il Tarzaning, a differenza di quello che molti pensano, non è uno sport estremo e non si corre alcun rischio. Divertente e adrenalinico, si adatta a tutti e per tutte le età, dai bambini ai più adulti, con percorsi attrezzati di diversi gradi difficoltà.
In gergo tecnico il Tarzaning è chiamato P.A.A., un acronimo che sta per Percorso Acrobatico in Altezza, e consiste nell’avventurarsi tra fronde e rami di grossi alberi, sui quali vengono installati, senza alcun danno alla pianta, passerelle di legno, ponti, piattaforme e ostacoli vari, posti ad altezze variabili.

tarzaning blog gallura
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Il giusto equipaggiamento è molto importante, dal caschetto alle calzature, dagli imbraghi ai moschettoni, sono quasi sempre forniti dall’organizzazione che hanno in gestione questi parchi attrezzati. L’insieme di questi elementi consentono di spostarsi da una pianta all’altra lungo i percorsi tracciati, assicurati da cavi salvavita che garantiscono l’incolumità in caso di scivolamento o perdita di equilibrio. Il massimo rischio è dato dal personale del parco che interviene immediatamente in soccorso nel caso si rimanesse impigliati o bloccati, recuperandovi e “rimettendovi in carreggiata”!

Quando si è in procinto di intraprendere il percorso è previsto un briefing, tenuto da personale esperto, per istruire ed affrontare al meglio i vari passaggi, senza incorrere in situazioni di pericolo.

Il Tarzaning anche al mare

Si può supporre che questa splendida esperienza tra sport e avventura sia praticabile esclusivamente in aree montane, e invece no. Il tarzanismo ha trovato da subito un’ampia partecipazione che lo ha portato ad essere praticabile in molte regioni italiane, anche di pianura e persino costiere. Tra queste il Sardegna Avventura Park, in località Siniscola, nel nuorese. Un parco avventura a due passi dalla Gallura, dove poter trascorrere una giornata diversa, nel verde della macchia mediterranea, in riva al mare. Da non perdere!

Orari Apertura
Dal 1° maggio al 31 agosto siamo aperti tutti i giorni dalle 10:00 alle 14:00 e dalle 16:00 alle 20:00. A settembre dalle 9:30 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00.
Ad Ottobre il parco apre tutte le domeniche dalle 10:00 alle 18:00. Durante la settimana vi aspettiamo su prenotazione con un numero minimo di partecipanti. Il resto dell’anno apriamo su prenotazione dalle 10:00 sino al tramonto.
Info +39 3801879574

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Il Tarzaning in altri parchi italiani

Emilia Romagna
Lame di Zocca (MO) – Esploraria http://www.esploraria.info
Camugnano (BO) – Saltapicchio http://www.parcoavventurasaltapicchio.com
Prato Spilla (PR) – Parco 100 Avventure https://www.forestavventura.com/
Cervarezza Terme (RE) – Parco Cerwood http://www.cerwood.it

Trentino Alto Adige
Loc. Regazzini – Malè (TN) – Flyingpark http://www.flyingpark.it/
Pfalzen (BZ) – Kronaction http://www.kronaction.com

Veneto
Vicenza – Acropark http://www.acropark.it/
Bosco Chiesanuova (VR) – Boscopark http://www.boscopark.it/

Toscana
Firenze – Alberovivo http://www.alberovivo.it
San Romano in Garfagnana (LU) – Selva del Buffardello /http://www.selvadelbuffardello.it/
Riparbella (PI) – Il giardino sospeso http://www.ilgiardinosospeso.it

©Roberto Roby Rossi

covid aprile 2022 sardegna gallura

Covid19 dal 1°aprile 2022 Sardegna

news da Gallurablog

Covid19 dal 1° aprile 2022

disposizioni governative per viaggiare e fare turismo estate 2022

Regole covid dal 1° aprile 2022

Entra in vigore oggi con la pubblicazione in gazzetta ufficiale il nuovo decreto del governo che cambia le regole per il contenimento del Covid 19. Il percorso verso la normalità comincia venerdì 1° aprile 2022 e proseguirà per tutto il mese, fino al 30 aprile. Dal successivo 1° maggio un'ulteriore allentamento delle restrizioni darà libero ingresso ovunque, anche senza il green pass.

Per favorire il turismo, anche in vista delle vacanze pasquali, si è deciso che dal 1° aprile per accedere ad alberghi e strutture ricettive in genere non servirà il green pass, mentre nei ristoranti agli stranieri basterà il green pass base. La stessa regola per gli italiani scatterà il 15 aprile.

Ecco tutte le nuove regole del decreto e il percorso verso la normalità.

30 risposte per 30 domande su Turismo, lavoro, scuola e vita sociale

1. Fino a quando si dovranno indossare le mascherine al chiuso?
Fino al 30 aprile.

2. Dal 1° aprile si potrà andare a lavorare senza super green pass, anche se si hanno più di 50 anni?
Sì, tutte le categorie di lavoratori dal primo aprile potranno entrare al lavoro con il green pass base, che si ottiene con il tampone negativo.

3. Dal 1° aprile chi non si vaccina rischia ancora la sospensione?
La sospensione dall’incarico e dallo stipendio resta come sanzione solo per medici, infermieri e personale delle Rsa fino al 31 dicembre.

4. Quando si potrà viaggiare su autobus e metropolitane senza green pass rafforzato?
L’obbligo cade il primo aprile. Fino al 30 aprile sarà però obbligatoria la mascherina Ffp2.

5. Cosa serve per salire su aerei, treni e navi?
Dal 1° al 30 aprile basterà il green pass base. Dal primo maggio non sarà richiesto alcun certificato e non sarà più obbligatorio indossare la mascherina Ffp2.

6. Ci si può sedere al tavolo di un bar o di un ristorante senza green pass?
Dal 1° aprile si potrà entrare senza certificato verde nei bar e nei ristoranti all’aperto, mentre per bar e ristoranti al chiuso sarà necessario aspettare il 15 aprile.

7. E i turisti stranieri?
Per uniformare le regole italiane con quelle degli altri Paesi europei dal primo aprile i turisti stranieri potranno mangiare nei bar e nei ristoranti al chiuso mostrando un tampone negativo antigenico (valido 48 ore) e molecolare (valido 72 ore).

8. Per entrare nei negozi, andare dal parrucchiere, in banca, alle poste o negli uffici pubblici occorre il green pass?
Dal 1° aprile l’ingresso sarà libero, si dovrà indossare la mascherina.

9. Cosa deve fare chi ha avuto un contatto stretto con una persona positiva al Covid?
Non deve rispettare la quarantena ma ha l’obbligo di indossare (al chiuso o in presenza di assembramenti) la mascherina Ffp2 per dieci giorni dall’ultimo contatto.

10. Come cambiano le regole a scuola?
Fino a quatto studenti contagiati si resta in classe, con l’obbligo sopra i 6 anni di usare per dieci giorni la mascherina Ffp2. La regola vale per le scuole dell’infanzia e per tutte le altre classi fino alle superiori.

11. Chi va in Dad?
Soltanto gli alunni positivi.

12. Nelle università gli studenti devono avere il green pass?
Fino al 30 aprile.

13. Cosa serve per andare allo stadio?
Dal primo aprile basta il green pass base e la mascherina Ffp2. La capienza è al 100%.

14. Quali sono le regole per cinema, teatri, sale da concerto ed eventi sportivi al chiuso?
Fino al 30 aprile serve il green pass rafforzato, dal primo maggio il certificato non è più richiesto e cade l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2.

15. Fino a quando si dovrà entrare con il green pass rafforzato nelle strutture sanitarie?
Fino al 31 dicembre.

16. Quando potremo togliere le mascherine?
Il 30 aprile.

17. Dove è obbligatoria la mascherina Ffp2?
Fino al 30 aprile per salire su autobus e metropolitane, aerei, treni e navi, pullman, pulmini scolastici, funivie, cabinovie e seggiovie, spettacoli in cinema, teatri, sale da concerto, locali e discoteche, eventi e competizioni sportive.

18. Cambiano le regole per praticare sport al chiuso ed entrare negli spogliatoi?
Dal primo maggio non serve il green pass per lo sport al chiuso e gli spogliatoi.

19. Dal primo aprile si possono praticare gli sport all’aperto senza green pass?
Sì.

20. Serve il green pass per le funivie?
Dal 1° al 30 aprile è obbligatoria solo la mascherina Ffp2.

21. Quali sono le regole per feste e cerimonie pubbliche?
Dal primo aprile l’ingresso è libero.

22. Anche per sagre, fiere e centri culturali, sociali e ricreativi all’aperto?
Sì, dal primo aprile il certificato non sarà richiesto.

23. Serve il certificato verde per entrare alle terme, nei parchi tematici e di divertimento?
Solo fino al 31 marzo.

24. E i centri benessere, sale gioco e centri congressi?
Fino al 30 aprile serve il green pass rafforzato.

25. Cosa cambia per feste al chiuso e discoteche?
Fino al 30 aprile è richiesto il green pass rafforzato e bisogna indossare la mascherina.

26. Ci sono limitazioni per il numero di persone ammesse alle feste?
No, non c’è alcun limite.

27. Ci sono limitazioni per le discoteche?
No, dal primo aprile è prevista la capienza al 100 %.

28. Per andare in albergo bisogna avere il green pass?
Dal 1° aprile l’ingresso negli hotel e nelle strutture ricettive è senza alcuna limitazione.

29. Nei ristoranti interni bisogna avere il green pass?
Per i clienti che alloggiano non serve.

30. La regola vale anche per i turisti stranieri?
Anche per chi arriva dall’estero non c’è alcun obbligo.

in Sardegna con il solo tampone

Fine pena per la Sardegna: l'isola è libera da Super Green Pass e raggiungibile da tutti. E' sufficiente il tampone.

In Sardegna senza Green Pass, basta tampone negativo

in sardegna green pass tampone negativo

Fine pena per la Sardegna, l’isola è ritornata ad essere terra libera. L’eliminazione dell’obbligo del Green pass rafforzato per spostarsi da e per le isole è infatti diventata legge. Come riportato dall’Unione Sarda, è sufficiente quindi il green pass base, vale a dire il tampone con esito negativo. Questo ritorno alla normalità, almeno riguardo la mobilità, non era del tutto scontato, poichè questo aspetto previsto all’interno del decreto legge Covid ha vissuto, nel suo passaggio al Senato, più di qualche frizione nella maggioranza, mentre nell’ultimo passaggio a Montecitorio è scorso via liscio come l’olio. Il decreto da via libera anche allo svolgimento di eventi all’aperto per tutte le regioni in zona bianca, per cui si potranno rivivere la gioia e il piacere delle feste popolari e delle manifestazioni culturali. Dal 10 marzo, inoltre, si ritornerà a poter consumare cibi e bevande durante gli spettacoli e gli eventi sportivi. Lo stato d’emergenza Covid, infine, terminerà il 31 marzo. Sempre salvo sorprese.

Ti aiuta la App STG Turismo

Per scegliere la compagnia di navigazione per raggiungere la Sardegna via mare, oppure la compagnia aerea se preferisci andare con un volo, fatti aiutare dalla App STG Turismo. La App è disponibile gratuitamente su entrambi gli store di iOS e android e la scarichi in pochi secondi.  All’interno della App STG Turismo puoi trovare i locali e i consigli per la tua vacanza a Santa Teresa Gallura e dintorni. SantaTeresa Gallura è stata la prima località della Sardegna che ha messo insieme operatori dei vari comparti, dal ricettivo al food, dai bar e caffè all’artigianato, dallo shopping ai servizi per il mare, dal trekking al beauty e benessere e quant’altro è di supporto all’ospite per agevolarlo e guidarlo nel suo soggiorno gallurese. 

app mobile Santa teresa gallura

Autenticità in Gallura: Delphina

- Turisti per Caso -

Vacanze stile #famedivero tra autenticità e sostenibilità

Una vacanza dinamica immersi nel verde della Gallura con Delphina Hotels & Resorts

tratto dal magazine di Syusi e Patrizio

Delphina è una realtà di primo piano nell'offerta turistica della Sardegna

La Gallura, l’area nord orientale della Sardegna che comprende ventuno comuni della provincia di Sassari, è la destinazione giusta per chi ama le spiagge e la natura lussureggiante. Non tutti sanno, però, che questa zona è perfetta anche per chi desidera avventurarsi alla scoperta di percorsi capaci di abbinare il fascino della storia all’incanto della natura… Il Resort Valle dell’Erica, a Santa Teresa Gallura, propone piscine private per le suite Arcipelago, inaugura una Penthouse suite con aree relax all’aperto, solarium e piscina dedicata. Ospitalità mediterranea autentica che ha fatto guadagnare alla struttura il premio di migliore green resort d’Europa ai World Travel Awards 2020, e quello di “Italy’s Leading Green Resort”. (Continua…)

Gino d’Acampo e la sua Gallura

Gino d'Acampo in Gallura

© da Telegraph UK

Un estimatore della terra gallurese

E’ stato bello conoscere Gino, un vero estimatore del nostro territorio, tanto da averci preso casa! E’ un testimonial molto importante per il territorio Gallura e per la Sardegna intera, vista la notorietà di cui gode nel Regno Unito e non solo. Per questo ogni iniziativa che vorrà organizzare in zona troverà sempre il mio supporto. (Roberto Rossi)

a seguire l’articolo scritto da Gino d’Acampo per il quotidiano Telegraph 

I grew up in Torre del Greco, near Naples, and my summers were spent on the Amalfi coast. At the time, people were talking about how beautiful the island of Sardinia was supposed to be, but it wasn’t really a big holiday destination back in the late 1970s and 1980s. Still, it stuck in my mind and was always somewhere I wanted to visit. It was 2004 when I finally booked a trip there – I’d been living in London for nearly 10 years by this point and my TV career was just beginning to take off. I needed a break, so my wife Jessica and I flew out there with our two-year-old son, Luciano, for two weeks.

We flew into Olbia and took a taxi to Cannigione, where we’d booked a three-bedroom villa with a swimming pool. There was a gorgeous beach not far from us and lots of restaurants in the town, which is where I got my first taste of Sardinian cuisine. 

What shocked me was the variety of foods on the menu – everything from wild boar ragù to lobster spaghetti. I hadn’t experienced this anywhere else in Italy, where the dishes are mostly dictated by the region. In the mountainous north, it’s all about meat, whereas in the south people mostly eat fish and vegetables. Sardinia, though, benefits from both the coast and the mountains – which are only half an hour away from one another – so you can appreciate all the flavours of Italy in one place. From a chef’s point of view, it was heaven! I also vividly remember the Thursday food market, where they sold anything you can think of – vegetables, truffles, rabbit, mussels and smoked salmon. It was the first market I’d visited where you could buy everything you needed. It was a revelation. 

One day, we took the 20-minute ferry ride over to the Maddalena Islands – if Sardinia was like the Caribbean, then this was like the Maldives! The beaches had powder-soft sand and it felt sleepy and undiscovered. I remember the little colourful houses, the people on the street selling clams and the children playing football on the streets. It was the kind of place where people leave their front doors open. 

I’d fallen completely under the island’s spell and spent the entire trip saying to Jessica “I think we should move here”, so on the last day of the holiday, we walked into an estate agency and started looking at properties. Within four months of returning home from that trip we had bought our first place there, a three-bedroom villa in Pittulongu. And for the past 17 years, my family and I have been dividing our time between Sardinia and London, spending six months there in the summer and six months back in the UK in the winter.

We’ve moved since then and now have a villa called Isla D’Acampo in Telti, in the mountains, and have a big swimming pool, a basketball court, a lake and vineyards, where I make my own wine for my restaurants in the UK. Three years ago, the house next door to us came up for sale and I bought it, and we now have no neighbours for miles – they may as well call it Gino Mountain! I’m currently turning that property into a stable, so that I can breed horses.

Suffice to say, visiting Sardinia all those years ago completely changed my life. Not only is this beautiful island my home now, but the food that I experienced here influenced my own approach to cooking. In my restaurants, I’ve always offered a Sardinian-style menu, where you can eat everything from meatballs to lamb stews and beef casserole.

I went back to Cannigione with my wife a few weeks ago and it hasn’t changed at all. It even had the same bars and restaurants we had visited on that first trip. What would have happened if we’d never visited? I don’t really want to think about that, because I’m so happy and my life is balanced now. It felt like that trip was meant to be; that I discovered a little slice of paradise.

Interview by Kirsty Nutkins