
Chi è “Su Tragacorgios“?
Vestito di pelli di toro è messaggero di morte
Come l’accabadora, anche “Su Tragacorgios“ parla di morte. Mentre la prima determina la fine vita della persona gravemente malata, Su Tragacorgios è invece annunciatore di morte. Una versione maschile diversa anche nella sua vestizione, poichè è ricoperto di pelli di toro ed ha normalmente una struttura fisica imponente. Il suo nome è l’unione dei termini “traga” (trascinare) e “corgios” (pelli) che caratterizzano il suo passaggio dall’inconfondibile rumore del cuoio trascinato a terra. Si tratta di un’anima malvagia, rifiutata dall’aldilà, che annuncia l’arrivo della morte. Le sue vittime, soprattutto giovani vite, sono chiamati ad affrontarlo in un confronto cosiddetto “atto di valore”, tradotto in sardo con il termine “balentia” (valorosità). “Su Tragacorgios“, e altre figure simili, vengono poi allontanate grazie ad una messa, la “sa miss e s’arretiru” (messa del ritiro), celebrata da un numero dispari di sacerdoti (di solito, 7).
Nell’immagine una rappresentazione del “Su Tragacorgios“.