La Sardegna regina del turismo italiano

La Sardegna è regina del turismo italiano

di Roberto Rossi

L’Italia si riconferma fra le destinazioni più ambite a livello internazionale. E la Sardegna...

L’Italia si riconferma fra le destinazioni più ambite a livello internazionale, e i numeri del 2022 riconfermano questa vocazione, confermando il quinto posto a livello mondiale, superata in Europa solo da Francia e Spagna.

Nella classifica dell’anno appena terminato vede la Sardegna occupare un ruolo di primo piano nel trend turistico, con l’aeroporto Costa Smeralda di Olbia che ha stabilito il nuovo record come hub privato con maggiore incremento di traffico d’Europa. Per entrare più nello specifico, attraverso i numeri, secondo le stime dell’Aviazione Generale, in luglio sono stati quasi 4mila i collegamenti effettuati in aeroporto. Il traffico del 2022 è stato superiore del 19% rispetto al 2019.

Tra i viaggiatori che hanno scelto la Sardegna turisti provenienti dal Medio Oriente e dagli Stati Uniti, ma anche spagnoli, tedeschi, francesi, svizzeri e inglesi, in un numero tale da sopperire al mancato flusso dalla Russia e Ucraina per i motivi che ben sappiamo.

A conferma che il turismo resta la principale economia della Sardegna, le autorità portuali hanno stimato che l’anno appena concluso ha registrato quasi 500mila arrivi nei porti sardi, con una crescita significativa a Olbia e Porto Torres. Complessivamente il turismo è cresciuto del 3,49% rispetto al 2019.

Turismo attivo: la grande richiesta richiede una risposta

La Sardegna e la Sicilia sono tra le destinazioni preferite nel 2023 per il turismo attivo, legato alla natura e al benessere. Lo studio è quello di Mabrian Technologies, società specializzata nelle ricerche di mercato in ambito turistico, che ha stilato la top ten delle mete che nell’anno nuovo saranno particolarmente gettonate dagli amanti della vacanza attiva. I dati finali mettono le due isole rispettivamente al settimo e decimo posto, dopo Bali, Creta e Algarve, che occupano le prime posizioni.

Non sarà forse questo il momento giusto per fare sistema e poter così rispondere al meglio a questa fortunata richiesta? La domanda è rivolta agli assessorati al turismo, agli operatori, alle associazioni di categoria e di promozione e valorizzazione territoriale e a tutte quelle altre figure che operano nel turismo outdoor e che dal mercato del turismo ricavano la loro economia. 

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