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Roberto Rossi

La Sardegna regina del turismo italiano

La Sardegna è regina del turismo italiano

di Roberto Rossi

L’Italia si riconferma fra le destinazioni più ambite a livello internazionale. E la Sardegna...

L’Italia si riconferma fra le destinazioni più ambite a livello internazionale, e i numeri del 2022 riconfermano questa vocazione, confermando il quinto posto a livello mondiale, superata in Europa solo da Francia e Spagna.

Nella classifica dell’anno appena terminato vede la Sardegna occupare un ruolo di primo piano nel trend turistico, con l’aeroporto Costa Smeralda di Olbia che ha stabilito il nuovo record come hub privato con maggiore incremento di traffico d’Europa. Per entrare più nello specifico, attraverso i numeri, secondo le stime dell’Aviazione Generale, in luglio sono stati quasi 4mila i collegamenti effettuati in aeroporto. Il traffico del 2022 è stato superiore del 19% rispetto al 2019.

Tra i viaggiatori che hanno scelto la Sardegna turisti provenienti dal Medio Oriente e dagli Stati Uniti, ma anche spagnoli, tedeschi, francesi, svizzeri e inglesi, in un numero tale da sopperire al mancato flusso dalla Russia e Ucraina per i motivi che ben sappiamo.

A conferma che il turismo resta la principale economia della Sardegna, le autorità portuali hanno stimato che l’anno appena concluso ha registrato quasi 500mila arrivi nei porti sardi, con una crescita significativa a Olbia e Porto Torres. Complessivamente il turismo è cresciuto del 3,49% rispetto al 2019.

Turismo attivo: la grande richiesta richiede una risposta

La Sardegna e la Sicilia sono tra le destinazioni preferite nel 2023 per il turismo attivo, legato alla natura e al benessere. Lo studio è quello di Mabrian Technologies, società specializzata nelle ricerche di mercato in ambito turistico, che ha stilato la top ten delle mete che nell’anno nuovo saranno particolarmente gettonate dagli amanti della vacanza attiva. I dati finali mettono le due isole rispettivamente al settimo e decimo posto, dopo Bali, Creta e Algarve, che occupano le prime posizioni.

Non sarà forse questo il momento giusto per fare sistema e poter così rispondere al meglio a questa fortunata richiesta? La domanda è rivolta agli assessorati al turismo, agli operatori, alle associazioni di categoria e di promozione e valorizzazione territoriale e a tutte quelle altre figure che operano nel turismo outdoor e che dal mercato del turismo ricavano la loro economia. 

E a proposito di turismo outdoor leggi qui

adesso_copertina articolo Gallura

Dal Press Tour un articolo su Adesso

di Vincenzo Petraglia per Adesso – Magazine travel distribuito e venduto in Germania.
Click qui per leggere l’articolo in formato PDF sfogliabile

Dal Press Tour organizzato da Gallura Turismo l'articolo "la Gallura dal mare all'entroterra", sul magazine Adesso, testata in lingua italiano - tedesco, diretto da Rossella d'Imola. Articolo di Vincenzo Petraglia.

Un bellissimo articolo scritto da uno dei più autorevoli giornalisti in tema Travel e Food, Vincenzo Petraglia, per il magazine italo tedesco Adesso. Si tratta di una testata che si rivolge prevalentemente alla comunità italiana presente in Germania.  

Oschiri e dintorni su Sale&Pepe

IL MAGAZINE SALE&PEPE di settembre 2022 dedica uno speciale dedicato ad Oschiri e all’entroterra della Gallura.
– dal Press Tour organizzato da Roberto Rossi e patrocinato dal Comune di Oschiri

Sono 6 pagine quelle che il magazine Sale&Pepe, una tra le testate più rinomate ed affermate in tema  di cibo e cultura, dedica sul numero di settembre / ottobre,  all’entroterra gallurese. E’ un’ulteriore risultato del Press Tour organizzato da Roberto Rossi e patrocinato dal Comune di Oschiri, che ha portato 6 professionisti, tra giornalisti, blogger e fotografi, tra i quali Monica Viani di Famelici.it, Giorgio Bertuzzi per gli scatti, Francesca Moschetti ed Enrico Saravalle autori dell’articolo in oggetto. 
A breve pubblicheremo qui l’intero articolo in formato PDF scaricabile e libero da copy. 
Da Oschiri ad Aggius, attraverso Berchidda, Enrico e Francesca raccontano questo splendido territorio, ricco di spunti unici e sorprendenti. Ricette di piatti tradizionali, agriturismi e trattorie da non perdere, botteghe e aziende dove i prodotti locali esaltano la bontà e la genuinità delle specialità locali, alternati a chiese campestri e siti storici, escursioni all’interno di foreste e tanto altro, per uno speciale davvero molto interessante, capace di valorizzare e promuovere la Gallura meno conosciuta! 

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Magazine e App 2022

Visit Loiri
Porto san Paolo

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con il patrocinio del Comune
di Loiri Porto san Paolo

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50 pagine di informazioni e consigli

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50 pagine pensate per la Tua vacanza 

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Una guida gratuita a portata di mano

Porto San Paolo con il suo meraviglioso tratto costiero insieme a Loiri, custode di una natura selvaggia che si spinge all’interno della Gallura, sono mete salvate dai riflettori del grande turismo, dalle orde che invadono ed affollano l’estate, mistificandone l’identità, compromettendone l’equilibro naturale.
Loiri Porto San Paolo è la perfetta sintesi della Gallura, una terra che racchiude la bellezza del mare e il fascino dell’entroterra. In un batter d’occhio puoi rimanere estasiato dal fantastico mondo sottomarino della costa Corallina e, nel contempo, affascinato dalla ricca fauna selvaggia che popola i boschi che si arrampicano verso Loiri e le sue frazioni.
Il suggerimento è di vivere tutte le esperienze che questo territorio sa offrire, tra vita di mare ed entroterra, in un contesto ambientale da favola. Macchia mediterranea, spiagge da cartolina, mare cristallino, trekking ed escursioni via mare, birdwatching e tante altre esperienze indimenticabili tutte racchiuse in una fazzoletto di terra.

Perchè Visit Loiri Porto san Paolo

Per andare alla scoperta di questo territorio, delle sue bellezze naturali e delle sue eccellenze, abbiamo voluto mettere a disposizione del viaggiatore e del turista, questo magazine affiancato da alcuni strumenti digitali. Vivi Loiri Porto San Paolo lo trovi distribuito sul territorio costiero e negli uffici turistici della Gallura, mentre la App collegata si può scaricare su tutti i dispositivi mobile. Sfogliando il magazine, o con lo smartphone tra le mani, si può partire alla scoperta del meglio di Porto San Paolo e Loiri. Approfondimenti sempre aggiornati li troverai su Gallurablog e sul blogmagazine Famelici. In una facile lettura e navigazione si possono scoprire i migliori ristoranti, i locali dove aperitivo e cocktail sono risultato della mixology Art, le botteghe dei prodotti tipici, ma anche le strutture ricettive e le agenzie per soggiorni confortevoli, i servizi garantiti e qualificati per i trasporti e per il noleggio, gli indirizzi giusti per il beauty e lo shopping! Tutto questo è il Circuito delle Eccellenze del Turismo di Loiri Porto San Paolo, insieme e uniti all’insegna della qualità!

Patrocini e Partner
di Visit Loiri Porto san Paolo

time in jazz paolo fresu evento in sardegna

Breve stupidario di politica sarda

Gianni Chessa contro Time in Jazz e simili

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time in jazz paolo fresu evento in sardegna
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Probabilmente nei prossimi calendari avremo più sagre della patata, della cipolla, dei carciofi. Meno trombe, più patate. Praticamente una paronomasia. 

“Con la cultura non si mangia” diceva un saggio economista, salvo poi rinnegare questa perla di affermazione. Perle di simile pregio non mancano nemmeno nelle aule di Via Trento a Cagliari, sede della Regione Sardegna oggi rappresentata da una curiosa giunta che annovera, tra le sue fila, anche Gianni Chessa, assessore al turismo. Il bersaglio, in questo caso,  è Paolo Fresu, trombettista jazz noto ed apprezzato in tutto il mondo e fondatore di Time in Jazz, uno dei più importanti eventi della Sardegna e dell’intero belpaese. L’assessore al Turismo Gianni Chessa esprime la sua visione di promozione del territorio, proponendo una contrapposizione tra feste paesane e sagre della salsiccia con Time in Jazz e simili. L’apertura alle diverse culture del mondo, dove contaminazione e fusione favoriscono la crescita e l’incontro dei popoli, è qualcosa di ancora sconosciuto ad alcuni, tra questi l’assessore Chessa. E’ da qui che nel dizionario della limba sarda è stato aggiunto un nuovo vocabolo: chessata, una traduzione dall’italiano volgare “cazzata”.

A seguire uno stralcio dei numerosissimi commenti che hanno riempito blog e testate i queste ultime ore. Una sorta di Kessatepedia.

  • Chessata 1 tratta da (Cronache Nuoresi): “Fresu non faccia domande di contributi, e a quel punto non apparirà sui siti istituzionali”.  
  • Chessata 2 tratta da (SardiniaPost): “Per me la cultura è quella identitaria, delle tradizioni, le launeddas, la chitarra e i canti a tenore”. 
  • Chessata 3 tratta da (YouTG.net): “Io alla cultura complessivamente sto dando ben 4,6 milioni di euro, e per me la cultura è quella identitaria, delle tradizioni, le launeddas, la chitarra e i canti a tenore. Non jazz e tromba.”

Tratto da SardiniaPost “Spiace che a guidare la logica dell’erogazione dei fondi dell’assessorato al Turismo per le manifestazioni culturali sia un’idea simile di cultura in Sardegna. Ridotta a carnevalata in costume – sia detto rispettosamente: qui non si parla delle tradizioni ma dell’utilizzo che se ne fa – a uso e consumo dei turisti. L’idea che chi arriva nell’Isola debba essere accolto da donne in costume sardo e che anche i camerieri – secondo la logica dell’assessore – debbano vestirsi in abiti tradizionali in servizio al ristorante – che ovviamente deve servire “porceddu” e malloreddus – rientra in questa logica esplicitata più volte. Dovremmo appiattirci all’immagine che pensiamo abbiano di noi i turisti. Una popolazione esotica – e ovviamente ospitale – e non una comunità di persone con tradizioni importanti ma anche pienamente calate nella contemporaneità, che propone una cultura varia, complessa, “di oggi”, che non dimentica il passato ma riesce a raccontare l’oggi e aprirsi al futuro. Dietro quel pensiero c’è – insomma – un’idea autocolonizzata di identità sarda.”. 

Tratto da (SardiniaPost): “Per l’assessore questo è il turismo esperienziale che deve spingere i turisti a una partecipazione diretta agli eventi folcloristici. A bocca quasi asciutta i festival letterari: Chessa non crede in una promozione turistica fondata sulla cultura in senso stretto a cui vanno le briciole: 400mila euro all’anno per tre anni”.

Concludiamo con il pensiero di Paolo Fresu, in uno stralcio da L’Unione Sarda: “Non spetta a noi discutere il valore delle manifestazioni né l’incidenza turistica, economica e di immagine dentro e fuori la Sardegna. Sarebbe una battaglia tra poveri – sottolinea il jazzista – che ci metterebbe tutti in una posizione di conflitto con noi stessi e che una certa politica forse si attende. Se la Sardegna è una isola-continente (lo scrisse Marcello Serra nei primi anni Sessanta) questa deve raccontare tutta la sua ricchezza culturale e storica che è fatta di folklore e di tradizioni oltre che di linguaggi contemporanei e innovativi. Possiamo invece discutere sull’esiguità della cifra destinata alle manifestazioni culturali e di spettacolo e sulle regole incomprensibili e inaccettabili attraverso le quali se ne stabilisce il valore”.

“…per il resto spero che qualcuno del mondo della cultura sarda alzi gli scudi in difesa del proprio operato, dei propri diritti e della propria storia. Io l’ho già fatto ma, visti i risultati della battaglia nonché la scomposta reazione di molti colleghi nel mio difendere gli interessi collettivi, lascio a loro le armi. Noi continueremo a fare per il bene comune. Compreso quello della Regione Autonoma della Sardegna che, fortunatamente, conosce anche un altro passo ed è ancora abitata da sognatori e visionari”.

R. Rossi

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Festa di San Simplicio 2022

Festa di san Simplicio 2022

l 15 maggio, data del martirio del Santo Patrono di Olbia e di tutta la Gallura, donne e uomini vestiti in costume sardo accompagnano il Santo in processione lungo le vie della città. La processione culmina davanti alla chiesa di San Simplicio, dove si celebra la messa solenne.

processione san Simplicio 2022

Programma 11 - 15 maggio Festa di san Simplicio 2022

12/14 Maggio

Ore 18:30 Triduo in onore del Santo Patrono Basilica San Simplicio Santa Messa
(giorni feriali ore 7:00–19:00, giorni festivi 7:00-9:30-11:30-19:00)

Mercoledì 11 Maggio

Ore 17:00Raduno delle bandiere ex voto per la sfilata che parte dalla Basilica San Simplicio per raggiungere la sede sociale del comitato festeggiamenti San Simplicio in via Piacenza n 7 (trav. via Andrea Doria), Accompagnate dalla banda musicale Mibelli.
La cerimonia termina con la benedizione delle medaglie. Il corteo si dirige in seguito all’abitazione del presidente Giovanni Varrucciu, in via Cosimo De Medici n 23, dove verranno resi gli onori alla bandiera di San Simplicio. La sfilata continua per la Basilica di San Simplicio lungo il seguente percorso: via Barcellona, viale Aldo Moro, Corso Umberto, via San Simplicio, via Gabriele d’Annunzio, Basilica.

Ore 19:00 – Santa Messa nella Basilica San Simplicio 

Ore 21:30Spettacolo di fuochi d’artificio sul Lungomare via Redipuglia – Molo Benedetto Brin – loc. Mogadiscio 

Ore 22:30Isola in festa al Parco Fausto Noce. Presenta Giuliano Marongiu con Laura Spano, Peppino Bande, Roberto Tangianu

Giovedi 12 Maggio

Ore 17:00Presentazione del libro San Simplicio di padre Danilo Scomparin (riedizione) presso la Basilica San Simplicio 

Ore 19:00 Santa messa alla Basilica San Simplicio

Ore 21:30 – Serata di Canti Sardi in Piazza San Simplicio, con Adriano Piredda, Daniele Giallara, Marco Manca e Franco Figus chitarra Bruno Maludrottu e fisarmonica Gianuario Sannia

Ore 22:00 – Tazenda in Concerto al Palco Fausto Noce

Venerdì 13 Maggio

Ore 10:30 – 10 Edizione Remata della Gioventù visibile da Via Redipuglia, organizzata dalla lega Navale sezione di Olbia

Ore 18:00 – Grandiosa Sagra delle Cozze all’Area Fausto Noce, offerta dal Comitato, cucinate alla marinara, accompagnate dal Vermentino della cantina sociale di Monti.

Ore 19:00 – Santa Messa alla Basilica San Simplicio

Ore 22:00 – Serata di Cabaret al Parco Fausto Noce con Alessandro Pili in SCRAFFINGIU

Sabato 14 Maggio

Ore 16:00 – Benedizioni cavalli e cavalieri partecipanti al 19 Palio della Stella “San Simplicio” in Viale Isola Bianca (di fronte al palco giuria)

Ore 16:30 – 19 Palio della Stella “San Simplicio” in Viale Isola Bianca –  in collaborazione con l’associazione “Lu Juali” di Luogosanto. Partecipano i cavalieri dei ventisei comuni della Provincia e la partecipazione delle pariglie di Padria, Oristano e Thiesi

Ore 19:00 – Santa Messa Vespri Solenni alla Basilica San Simplicio –  con il coro Olbia Folk Ensemble

Ore 20:00 – VI Edizione Mesu Maju in Coro alla Basilica San Simplicio con concerto di musica popolare. Organizzazione artistica del coro Olbia Folk Ensemble, partecipano: Coro Olbia Folk Ensemble, Coro Sos Balaros di Monti, Coro Logudoro di Usini, Coro Baronia di Budoni, Coro femminile Iune di Dorgali

Ore 22:30 – LE VIBRAZIONI in Concerto al Palco Fausto Noce

Domenica 15 Maggio

05:30 – Diana con la banda musicale “Mibelli” di Olbia sfila per le vie della città 

Ore 10:00 – Accoglienza di S.E il Vescovo Mons. Sebastiano Sanguinetti in Piazza Santa Croce presso la Chiesa di San Paolo con il comitato e la banda musicale F. Mibelli e prosegue verso la Basilica di San Simplicio

Ore 11:30 – Solenne Messa Pontificale in onore del Santo Patrono in Piazza San Simplicio, presieduta da S.E il vescovo Mons. Sebastiano Sanguinetti e dai sacerdoti della Diocesi. I canti liturgici sono eseguiti dal Coro Lorenzo Perosi di Olbia.

Ore 16:30 – Raduno dei gruppi folk nel Piazzale della Basilica San Simplicio con esibizione che precede la processione

Ore 18:00 – Solenne processione in onore del Santo Patrono nella Piazza Basilica San Simplicio con la partecipazione del Vescovo Mons. Sebastiano Sanguinetti. Percorso: Basilica, via Fausto Noce, via Boccherini, via Lombardia, via Vittorio Veneto, via Mameli, via Trento, via Redipuglia, via Genova, Corso Umberto, via San Simplicio, via Gabriele d’Annunzio, Basilica.
La processione è accompagnata dalla banda musicale “F. Mibelli” di Olbia, dalla banda “B. Demuro” di Berchidda e dai gruppi folk, provenienti da Budoni, Monti, Mamoiada, Maracalagonis, Nuoro, Nule, Olbia, Orosei, Padru, Posada, San Nicolò d’Arcidano, Sa Castanza, Santa Teresa, Telti, Trinità, Quartu Sant’Elena, il Coro di Loiri.
Al rientro Santa Messa, presieduta dal parroco Don Antonio Tamponi. I canti liturgici saranno eseguito dal coro Olbia Folk Ensemble.

Ore 21 :00 – Rassegna regionale del folklore in Piazza Basilica San Simplicio, con esibizione di gruppi e cori. La serata è condotta da Giuliano Marongiu

centro storico di Alghero DOC weekend 2022

Maggio Alghero Doc Weekend 6, 7, 8

Alghero DOC weekend 2022

Alghero-Doc-Weekend maggio 2022

Ci siamo mai chiesti cos’è il vino e qual è il suo valore? Il vino è storia e cultura, tradizione e convivialità, colore e passione, cura e protezione del terreno, famiglia e amicizia, ma soprattutto condivisione. Il vino racconta la storia dei popoli ed è lo spettatore di tutte le vicissitudini. Ricordiamo che la sua origine risale ad oltre 9mila anni fa probabilmente in una zona del Caucaso.
Oggi, nel nuovo millennio, il vino rappresenta un’altra grande risorsa per l’economia del nostro paese: il turismo. L’enologia e l’enogastronomia muovono flussi turistici che, nei numeri e nella tipologia di utenza, sono enormemente cresciuti nel tempo. Non solo. Per alcune aree virtuose, quelle che hanno messo a sistema un’offerta ricettiva coordinata e attrattiva, il turismo del vino è diventato uno dei più importanti, trainante sulle altre tipologie e, soprattutto, capace di creare quella destagionalizzazione tanto sognata per le zone costiere e montane.

centro storico di Alghero DOC weekend 2022Alghero, con l’evento del prossimo week end, rientra nelle località virtuose. A partire da venerdì 6 maggio la città sarda accoglie gli appassionati del vino, turisti e visitatori con un calendario ricco di appuntamenti. Un progetto voluto dal Consorzio Tutela Vini di Alghero Doc insieme al Consorzio Turistico Riviera del Corallo per un nuovo modo di concepire e proporre il turismo enogastronomico sul territorio, per unire le cantine locali al tessuto commerciale del borgo. Nel progetto intervengono anche Confcommercio-Fipe, Fondazione Alghero, Ipsar Alghero, Centro Commerciale Naturale Al Centro Storico, con il patrocino del Comune di Alghero e finanziato dalla Regione Sardegna.

Dal 6 all’8 maggio 2022 Alghero sarà teatro di un’ondata al gusto di vino, sapori e convivialità. “Le strade del borgo saranno protagoniste – come racconta Marco Montalto, Presidente del Consorzio Turistico Riviera del Corallo – di eventi capaci di mostrare tutti i volti del nostro territorio e raccontarlo a 360°”. Lavorare per creare interessi paralleli e complementari all’offerta prettamente balneare deve essere annoverata tra le priorità delle località costiere che, ad oggi, sono costrette a registrare numeri insostenibili nell’alta stagione, mentre nel restante periodo dell’anno vivono un totale spopolamento.

Alghero DOC weekend 2022

Abbiamo sostenuto convintamente questo progetto – spiega il sindaco di Alghero Mario Conociperché come Comune crediamo che sia un importante passo avanti per il territorio. Una soluzione ottimale per far decollare, veramente e concretamente, l’economia locale poichè incentrato sul concetto dello stare insieme. Il turismo per il nostro territorio, e per la Sardegna tutta, è il futuro e dobbiamo considerare che è anche l’unico che non può essere delocalizzato, il solo su cui lavorare seriamente per fare sistema, guardando al domani.

E questo è solo l’inizio perchè siamo certi che Alghero DOC weekend 2022 diventerà appuntamento fisso della primavera algherese”. La cittadina si prepara così, negli anni a venire, ad essere tappa di questa manifestazione culturale che mette al centro il vino, favorendo un importante flusso turistico già ad inizio maggio, benaugurante per la stagione che si appresta, di lì a poco, ad entrare nel vivo.

©Roby Rossi

Programma Alghero DOC Weekend 2022


– Venerdì 6 maggio –

FRIDAY WINE TOUR nel CENTRO STORICO
dalle 17.30 alle 22.00: tour itinerante per le isole del vino nel centro storico di Alghero

MASTERCLASS ALGHERO DOC
dalle 19.00, Istituto Alberghiero E. Lussu – Una masterclass dedicata a Cinque vini Alghero DOC

– Sabato 7 maggio –

WORKSHOP: UN TURISMO DOC
alle 10.30, Sala Convegni Fondazione Alghero – Workshop per imprenditori e professionisti del settore vino: scopri le opportunità turistiche del mondo del vino e le possibilità date da un’area Alghero DOC

WINE BUS TOUR: VISITA LE CANTINE DELL’ALGHERO DOC
alle 14.30 alle 18.30: prendi il bus dei vini Alghero DOC e scopri le cantine del consorzio.

Due percorsi a disposizione

TOUR GIALLO
– Tenute Delogu
– Azienda Agricola Ledà
– Cantina Santa Maria La Palma

TOUR VERDE
– Cantina Santa Maria La Palma
– Cantine Gabriele Palmas
– Sella&Mosca

SATURDAY WINE TOUR nel CENTRO STORICO
dalle 17.30 alle 22.00: tour itinerante per le isole del vino nel centro storico di Alghero

– Domenica 8 maggio –

WINE BUS: VISITA LE CANTINE DELL’ALGHERO DOC
dalle 9.30 alle 14.30: prendi il bus dei vini Alghero DOC e scopri le cantine del consorzio

Due percorsi a disposizione

TOUR ARANCIONE
– Cantina Santa Maria La Palma
– Sella & Mosca
– Azienda Agricola Ledà

TOUR AZZURRO
– Sella & Mosca
– Gabriele Palmas
– Tenute Delogu

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Carrasciali Timpiesu 2022 – 7 / 14 maggio

Dal 7 al 14 maggio si svolge Carrasciali Timpiesu 2022 a Tempio Pausania

Dal 7 al 14 maggio si svolge Carrasciali Timpiesu 2022 a Tempio Pausania. Il tema di quest’anno è “Giù la maschera”, un gioco di parole tra il carnevale e le emergenze attuali. 

Il calendario prevede un programma ricco di momenti di divertimento, balli, musica con la sfilata dei carri più suggestiva e attesa di tutta la Sardegna. 

Si parte sabato 7 alle ore 16,00 con la 2° edizione della Soapbox Race Carnival Edition “CARRULEDDI” per chiudersi sabato 14 con la premiazione dei carri e dei gruppi vincitori

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Ichnusa a favore della Sardegna

"Il Nostro Impegno": un progetto che unisce Ichnusa e Legambiente

Troppo spesso ignoriamo quanto abbiamo attorno, fortune e patrimoni di cui non abbiamo la benchè minima coscienza.

Godiamo di bellezze e di piaceri straordinari, come se tutto fosse dovuto, la più insignificante normalità. Il pezzettino di spiaggia è dovuto, la scampagnata, il tuffo nel mare, il tavolo… però quello lì, l’auto davanti e non a 100 metri, la panchina però comoda e rivolta al sole così mi abbronzo, il lettino in prima fila ma non troppo, i giochi per i bimbi si ma là in fondo così non disturbano, l’ormeggio per la barca qui perchè là non va bene, una fregola però non troppo piccante e entro 10 minuti perchè devo tornare in spiaggia, un caffè lungo ma non troppo e macchiato caldo ma non troppo con una bustina e tre quarti di zucchero… e così via.

Poi ci sono fenomeni di erosione costiera? Di dissesto idrogeologico? Di deforestazione? Si, ma non è mica colpa nostra… No, la colpa è sempre “di altri e di altro..”.

E se mettessimo misure di contenimento e di salvaguardia per evitare azioni di sfruttamento e di aggravamento? Si, va bene, basta che non mi tocchino la mia spiaggia, il mio parcheggio, il mio sentiero… Questo siamo noi, il popolo del NIMBY Not In My Back Yard, va bene tutto, ma non nel mio giardino.

Ci sono fenomeni di erosione costiera? Di dissesto idrogeologico? Di deforestazione? Si, ma non è mica colpa mia... No, la colpa è sempre “di altri e di altro..”.
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Mosaico Verde è la più grande Campagna nazionale per la forestazione di aree urbane ed extraurbane

Per questo, dove il buonsenso popolare langue, arrivano (a volte) aziende, enti ed associazioni con belle iniziative come, ad esempio, “Il Nostro Impegno”. Si chiama così il progetto che nasce da Ichnusa a sostegno di Mosaico Verde, la più grande Campagna nazionale per la forestazione di aree urbane ed extraurbane e la tutela di boschi promossa da Legambiente e AzzeroCO2 (una non profit costituita da imprese, enti, associazioni e amministrazioni locali, impegnati nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas-serra fissati dal Protocollo di Kyoto).

Nell'incendio del 2021 nell'oristanese oltre 10mila ettari distrutti, quasi 1000 sfollati

Danni immensi a boschi e campagne, negli occhi delle persone il dolore e un senso di perdimento, tra le fiamme andati in fumo un numero incalcolabile di specie di flora e fauna oltre a simboli millenari come l’olivastro di Cuglieri. Le fiamme che divorano migliaia di ettari di terreno a ridosso dei centri abitati sono solo l’ultimo episodio di un problema che accompagna da sempre la Sardegna.

Luca Pisano, direttore Vendite di Ichnusa, ha dichiarato che “L’anno scorso, a pochi giorni dai roghi che hanno devastato la nostra Isola, abbiamo donato un mezzo antincendio alla Protezione Civile, nella scia di un impegno concreto che ci contraddistingue da sempre a favore dello sviluppo e della difesa delle ricchezze naturali e culturali della nostra Isola. Sentivamo però di dover andare oltre l’emergenza e abbiamo così deciso di portare Mosaico Verde in Sardegna.”
Secondo un’indagine Doxa/Ichnusa, incendi, alluvioni ed esondazioni sono le insidie maggiori alla conservazione dei tesori naturali della Sardegna per 7 sardi su 10. Ecco che a premiare la sensibilità del popolo sardo arriva l’iniziativa “Il Nostro Impegno”, voluto per difendere e tutelare le bellezze naturali dell’isola attraverso la riqualificazione di 6 aree colpite da incendi e dissesto idrogeologico, con la messa a dimora e la manutenzione di 10mila piante autoctone nei prossimi 3 anni.

Stimati circa 2500 incendi per circa 3mila ettari di bosco a stagione

L’iniziativa rientra nel progetto europeo ‘LIFE Terra’ che vede Legambiente come unico partner italiano. La Sardegna è un’isola verde sempre più a rischio se non si attivano sistemi di protezione e iniziative di comunicazione ad hoc. E’ coperta di boschi e macchia mediterranea per il 40% della superficie, rappresentando una delle regioni più “verdi” d’Italia. Secondo le stime del Corpo Forestale, negli ultimi 30 anni sono stati registrati in Sardegna circa 2500 incendi a stagione, che colpiscono circa 3mila ettari di bosco, per la stragrande maggioranza di origine dolosa.
Abbiamo parlato del patrimonio boschivo della Sardegna qui, ma  sebbene la vegetazione mediterranea sia tra le più resilienti, numeri di questa portata mettono a rischio il patrimonio boschivo, disegnando un futuro preoccupante se non si interviene seriamente e sistematicamente.

“Il Nostro Impegno” si apre ad una collaborazione con Comuni ed Enti locali

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Ichnusa progetto “IlNostroImpegno”


L’alleanza tra il Birrificio Ichnusa e Legambiente è consolidata da anni di collaborazione e condivisione di progetti, come le giornate dedicate alla pulizia delle spiagge e delle aree urbane che tra il 2018 e il 2019 hanno coinvolto dipendenti del birrificio sardo e le comunità sarde. Con l’iniziativa “Il Nostro Impegno” si prevede il coinvolgimento dei Comuni locali che, insieme al birrificio Ichnusa, saranno chiamati alla manutenzione a lungo termine delle aree riqualificate. I primi 2 territori interessati dal progetto verranno identificati entro l’estate, mentre a novembre prenderà il via la prima operazione di messa a dimora delle piante.

Un ulteriore obiettivo è di coinvolgere parti sociali, enti e imprese in questa iniziativa e sensibilizzare sull’importanza della riforestazione e del recupero di territori. I primi ad essere chiamati a questo progetto sono i partner commerciali di Ichnusa, bar, pub, ristoranti, trattorie, pizzerie e tutti i locali pubblici dell’isola i quali proporranno una bottiglia speciale di Ichnusa “Vuoto a buon rendere” dedicata all’iniziativa, con etichette personalizzate “Il Nostro Impegno”. La campagna verrà portata anche in continente per un’opra di coinvolgimento e sensibilizzazione oltremare.

Un gesto di speranza e di amore per il Pianeta e per le nuove generazioni

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Ichnusa progetto “IlNostroImpegno” – vari formati bottiglie Ichnusa

“Ogni albero piantato è un gesto di speranza e di amore per il Pianeta e per le nuove generazioni e un’azione concreta per contribuire alla lotta alla crisi climatica – dichiarano Annalisa Colombu e Giorgio Zampetti, presidente e direttore generale di Legambiente Sardegna –. E’ grande soddisfazione partecipare insieme ad AzzeroCO2 al progetto “Il Nostro Impegno” al fianco di Ichnusa, in questa importante azione di rinaturalizzazione e ripristino di territori segnati dagli incendi negli ultimi anni ed è anche un modo concreto per aiutare la biodiversità.”

“Questo ruolo di partner tecnici al fianco di Ichnusa in questo importante progetto di forestazione ci onora – commenta Alessandro Martella, Direttore Commerciale di AzzeroCO2 – e quindi, con l’entusiasmo che mettiamo nelle iniziative che ci coinvolgono, procederemo nell’individuazione delle aree più idonee dove realizzeremo gli interventi dovuti, selezionando specie autoctone e resistenti per consentire la nascita di boschi permanenti che possano crescere e prosperare nel tempo”.

Qust'estate scegliamo Ichnusa "ilnostroimpegno"

ichnusa progetto sardegna deforestizzazione gallurablog
Ichnusa progetto #ilnostroimpegno

“Il tema dell’ambiente è molto importante per il nostro pianeta – commenta Katia Pantaleo, Marketing Manager di Ichnusa – e con il progetto “Il Nostro Impegno” vogliamo contribuire alla diffusione di questa emergenza. Ichnusa è un brand da sempre impegnato nel sociale, con uno sguardo attento alle esigenze e alle criticità della Sardegna. Nello spot viene evidenziato il valore e, contemporaneamente, la fragilità di questa meravigliosa terra, ed è dovere di tutti prenderne atto e fare, ognuno di noi, la propria parte”.

“Il Nostro Impegno” è un progetto importante per la salvaguardia del territorio e della comunità dell’isola. Dare la propria adesione al progetto significa scegliere la bottiglia di birra Ichnusa contrassegnata dal logo, dimostrando di aver chiara l’importanza del rispetto, dell’impegno e dell’amore verso la propria terra. Da Ichnusa e dalla Sardegna, l’augurio è che questa consapevolezza si estenda all’intero pianeta perchè questi valori non hanno appartenenze, confini, bandiere, ma riguarda tutto il mondo e tutti noi.

©Roby Rossi

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GP e mascherine dal 1° maggio 2022

Mascherine e Green Pass dove quando come estate 2022

Presentato il definitivo emendamento che regola l’estate 2022 in tema Green Pass e mascherine.
Addio al Green Pass che non dovrà più essere esibito in alcun luogo, mentre rimane l’obbligo di utilizzo della mascherina per treni, cinema, ospedali e RSA.
Sui luoghi di lavoro saranno solo “raccomandate” con accordi tra sindacati e imprese. Via libera per le discoteche che sono state “salvate” dall’obbligo.

  • Green Pass base: dove non servirà più
  • Super Green Pass: cosa cambia
  • Dove è ancora necessario il Green Pass, base o rafforzato
  • Mascherina obbligatoria per trasporti, ospedali, cinema e teatri, scuola
  • Al lavoro valgono gli accordi tra impresa e sindacati
  • Dove non serve più la mascherina
  • Al lavoro: per chi è ancora obbligatorio il vaccino

Dove non è obbligatorio il Green Pass base
Il certificato verde “base” ottenuto con vaccino, guarigione o tampone negativo, non sarà più necessario. L’accesso a bar, ristoranti, hotel, sia all’aperto che al chiuso, è libero e non servirà più alcun strumento nè dispositivo.

Dove non è obbligatorio il Super Green Pass
Libero accesso anche a chi non è vaccinato in palestre, piscine, cinema e teatri, come anche per per i mezzi pubblici, così come per eventi e feste, convegni, congressi, cerimonie. Stessa cosa per discoteche, cinema, teatri, stadi e palazzetti dello sport, università, SPA, corsi di formazione, centri culturali, sociali e ricreativi, ma anche per le sale da gioco, scommesse, bingo e casinò, mense.

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Dove è ancora obbligatorio il Green Pass, base o rafforzato
Fino al 31 dicembre rimane obbligatorio Il Super Green Pass per accedere in ospedale o Rsa per visite, mentre per effettuare esami o accertamenti viene richiesto un tampone negativo, molecolare o antigienico. il Green Pass base rimane obbligatorio per i viaggi all’estero (come negli Usa), ma non sarà più richiesto in Italia.

Obbligo di mascherina per trasporti, ospedali, cinema e teatri, scuola
Rsa e ospedali, teatri e cinema chiedono ancora l’uso della mascherina, a differenza degli esercizi commerciali e nei luoghi di lavoro. La misura di precauzione deve essere adottata in luoghi affollati come i centri commerciali, con la previsione di un allentamento di questa norma con l’avvicinarsi dell’estate (qui non c’è ancora alcuna indicazione precisa).
Fino al 30 maggio obbligo di mascherina sui mezzi di trasporto locali e nazionali (bus, metro, tram, treni, aerei e navi), e nelle scuole fino al termine dell’anno scolastico.

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Nessun obbligo nei bar, ristoranti e strutture di interesse turistico
La mascherina non servirà più nei bar e ristoranti nemmeno al chiuso, seduti al tavolo. Non è più necessaria nei negozi e nei musei, mentre per lo stadio e i cinema all’aperto non è stata espressa una posizione chiara.

Il vaccino sul posto di lavoro
Per insegnanti e personale scolastico, forze dell’ordine e tutti gli over 50 (pena multa di 100 euro) persiste l’obbligo di vaccinazione fino al 15 giugno. Il vaccino resta invece necessario fino al 31 dicembre per tutti gli operatori sanitari (medici, infermieri, personale delle Rsa) pena la sospensione dal lavoro e dello stipendio per i trasgressori.

©Roby Rossi

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Il Tarzaning, natura, sport e adrenalina

Chi ha mai sentito parlare del Tarzaning?

Tutti quanti sappiamo chi è Tarzan, quel bambino selvaggio allevato nella giungla dalle scimmie e che, come loro, vive da selvaggio, sulle piante lanciandosi di liana in liana.
Per cui, come evoca il personaggio stesso, tarzaning è un’attività che si pratica nella natura, lungo percorsi aerei fatti da ponti tibetani, teleferiche e passaggi attraverso elementi naturali e selvaggi, capaci di far provare emozioni e sensazioni uniche, in totale sicurezza.

Il Tarzaning, a differenza di quello che molti pensano, non è uno sport estremo e non si corre alcun rischio. Divertente e adrenalinico, si adatta a tutti e per tutte le età, dai bambini ai più adulti, con percorsi attrezzati di diversi gradi difficoltà.
In gergo tecnico il Tarzaning è chiamato P.A.A., un acronimo che sta per Percorso Acrobatico in Altezza, e consiste nell’avventurarsi tra fronde e rami di grossi alberi, sui quali vengono installati, senza alcun danno alla pianta, passerelle di legno, ponti, piattaforme e ostacoli vari, posti ad altezze variabili.

tarzaning blog gallura
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Il giusto equipaggiamento è molto importante, dal caschetto alle calzature, dagli imbraghi ai moschettoni, sono quasi sempre forniti dall’organizzazione che hanno in gestione questi parchi attrezzati. L’insieme di questi elementi consentono di spostarsi da una pianta all’altra lungo i percorsi tracciati, assicurati da cavi salvavita che garantiscono l’incolumità in caso di scivolamento o perdita di equilibrio. Il massimo rischio è dato dal personale del parco che interviene immediatamente in soccorso nel caso si rimanesse impigliati o bloccati, recuperandovi e “rimettendovi in carreggiata”!

Quando si è in procinto di intraprendere il percorso è previsto un briefing, tenuto da personale esperto, per istruire ed affrontare al meglio i vari passaggi, senza incorrere in situazioni di pericolo.

Il Tarzaning anche al mare

Si può supporre che questa splendida esperienza tra sport e avventura sia praticabile esclusivamente in aree montane, e invece no. Il tarzanismo ha trovato da subito un’ampia partecipazione che lo ha portato ad essere praticabile in molte regioni italiane, anche di pianura e persino costiere. Tra queste il Sardegna Avventura Park, in località Siniscola, nel nuorese. Un parco avventura a due passi dalla Gallura, dove poter trascorrere una giornata diversa, nel verde della macchia mediterranea, in riva al mare. Da non perdere!

Orari Apertura
Dal 1° maggio al 31 agosto siamo aperti tutti i giorni dalle 10:00 alle 14:00 e dalle 16:00 alle 20:00. A settembre dalle 9:30 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00.
Ad Ottobre il parco apre tutte le domeniche dalle 10:00 alle 18:00. Durante la settimana vi aspettiamo su prenotazione con un numero minimo di partecipanti. Il resto dell’anno apriamo su prenotazione dalle 10:00 sino al tramonto.
Info +39 3801879574

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Il Tarzaning in altri parchi italiani

Emilia Romagna
Lame di Zocca (MO) – Esploraria http://www.esploraria.info
Camugnano (BO) – Saltapicchio http://www.parcoavventurasaltapicchio.com
Prato Spilla (PR) – Parco 100 Avventure https://www.forestavventura.com/
Cervarezza Terme (RE) – Parco Cerwood http://www.cerwood.it

Trentino Alto Adige
Loc. Regazzini – Malè (TN) – Flyingpark http://www.flyingpark.it/
Pfalzen (BZ) – Kronaction http://www.kronaction.com

Veneto
Vicenza – Acropark http://www.acropark.it/
Bosco Chiesanuova (VR) – Boscopark http://www.boscopark.it/

Toscana
Firenze – Alberovivo http://www.alberovivo.it
San Romano in Garfagnana (LU) – Selva del Buffardello /http://www.selvadelbuffardello.it/
Riparbella (PI) – Il giardino sospeso http://www.ilgiardinosospeso.it

©Roberto Roby Rossi

covid aprile 2022 sardegna gallura

Covid19 dal 1°aprile 2022 Sardegna

news da Gallurablog

Covid19 dal 1° aprile 2022

disposizioni governative per viaggiare e fare turismo estate 2022

Regole covid dal 1° aprile 2022

Entra in vigore oggi con la pubblicazione in gazzetta ufficiale il nuovo decreto del governo che cambia le regole per il contenimento del Covid 19. Il percorso verso la normalità comincia venerdì 1° aprile 2022 e proseguirà per tutto il mese, fino al 30 aprile. Dal successivo 1° maggio un'ulteriore allentamento delle restrizioni darà libero ingresso ovunque, anche senza il green pass.

Per favorire il turismo, anche in vista delle vacanze pasquali, si è deciso che dal 1° aprile per accedere ad alberghi e strutture ricettive in genere non servirà il green pass, mentre nei ristoranti agli stranieri basterà il green pass base. La stessa regola per gli italiani scatterà il 15 aprile.

Ecco tutte le nuove regole del decreto e il percorso verso la normalità.

30 risposte per 30 domande su Turismo, lavoro, scuola e vita sociale

1. Fino a quando si dovranno indossare le mascherine al chiuso?
Fino al 30 aprile.

2. Dal 1° aprile si potrà andare a lavorare senza super green pass, anche se si hanno più di 50 anni?
Sì, tutte le categorie di lavoratori dal primo aprile potranno entrare al lavoro con il green pass base, che si ottiene con il tampone negativo.

3. Dal 1° aprile chi non si vaccina rischia ancora la sospensione?
La sospensione dall’incarico e dallo stipendio resta come sanzione solo per medici, infermieri e personale delle Rsa fino al 31 dicembre.

4. Quando si potrà viaggiare su autobus e metropolitane senza green pass rafforzato?
L’obbligo cade il primo aprile. Fino al 30 aprile sarà però obbligatoria la mascherina Ffp2.

5. Cosa serve per salire su aerei, treni e navi?
Dal 1° al 30 aprile basterà il green pass base. Dal primo maggio non sarà richiesto alcun certificato e non sarà più obbligatorio indossare la mascherina Ffp2.

6. Ci si può sedere al tavolo di un bar o di un ristorante senza green pass?
Dal 1° aprile si potrà entrare senza certificato verde nei bar e nei ristoranti all’aperto, mentre per bar e ristoranti al chiuso sarà necessario aspettare il 15 aprile.

7. E i turisti stranieri?
Per uniformare le regole italiane con quelle degli altri Paesi europei dal primo aprile i turisti stranieri potranno mangiare nei bar e nei ristoranti al chiuso mostrando un tampone negativo antigenico (valido 48 ore) e molecolare (valido 72 ore).

8. Per entrare nei negozi, andare dal parrucchiere, in banca, alle poste o negli uffici pubblici occorre il green pass?
Dal 1° aprile l’ingresso sarà libero, si dovrà indossare la mascherina.

9. Cosa deve fare chi ha avuto un contatto stretto con una persona positiva al Covid?
Non deve rispettare la quarantena ma ha l’obbligo di indossare (al chiuso o in presenza di assembramenti) la mascherina Ffp2 per dieci giorni dall’ultimo contatto.

10. Come cambiano le regole a scuola?
Fino a quatto studenti contagiati si resta in classe, con l’obbligo sopra i 6 anni di usare per dieci giorni la mascherina Ffp2. La regola vale per le scuole dell’infanzia e per tutte le altre classi fino alle superiori.

11. Chi va in Dad?
Soltanto gli alunni positivi.

12. Nelle università gli studenti devono avere il green pass?
Fino al 30 aprile.

13. Cosa serve per andare allo stadio?
Dal primo aprile basta il green pass base e la mascherina Ffp2. La capienza è al 100%.

14. Quali sono le regole per cinema, teatri, sale da concerto ed eventi sportivi al chiuso?
Fino al 30 aprile serve il green pass rafforzato, dal primo maggio il certificato non è più richiesto e cade l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2.

15. Fino a quando si dovrà entrare con il green pass rafforzato nelle strutture sanitarie?
Fino al 31 dicembre.

16. Quando potremo togliere le mascherine?
Il 30 aprile.

17. Dove è obbligatoria la mascherina Ffp2?
Fino al 30 aprile per salire su autobus e metropolitane, aerei, treni e navi, pullman, pulmini scolastici, funivie, cabinovie e seggiovie, spettacoli in cinema, teatri, sale da concerto, locali e discoteche, eventi e competizioni sportive.

18. Cambiano le regole per praticare sport al chiuso ed entrare negli spogliatoi?
Dal primo maggio non serve il green pass per lo sport al chiuso e gli spogliatoi.

19. Dal primo aprile si possono praticare gli sport all’aperto senza green pass?
Sì.

20. Serve il green pass per le funivie?
Dal 1° al 30 aprile è obbligatoria solo la mascherina Ffp2.

21. Quali sono le regole per feste e cerimonie pubbliche?
Dal primo aprile l’ingresso è libero.

22. Anche per sagre, fiere e centri culturali, sociali e ricreativi all’aperto?
Sì, dal primo aprile il certificato non sarà richiesto.

23. Serve il certificato verde per entrare alle terme, nei parchi tematici e di divertimento?
Solo fino al 31 marzo.

24. E i centri benessere, sale gioco e centri congressi?
Fino al 30 aprile serve il green pass rafforzato.

25. Cosa cambia per feste al chiuso e discoteche?
Fino al 30 aprile è richiesto il green pass rafforzato e bisogna indossare la mascherina.

26. Ci sono limitazioni per il numero di persone ammesse alle feste?
No, non c’è alcun limite.

27. Ci sono limitazioni per le discoteche?
No, dal primo aprile è prevista la capienza al 100 %.

28. Per andare in albergo bisogna avere il green pass?
Dal 1° aprile l’ingresso negli hotel e nelle strutture ricettive è senza alcuna limitazione.

29. Nei ristoranti interni bisogna avere il green pass?
Per i clienti che alloggiano non serve.

30. La regola vale anche per i turisti stranieri?
Anche per chi arriva dall’estero non c’è alcun obbligo.

in Sardegna con il solo tampone

Fine pena per la Sardegna: l'isola è libera da Super Green Pass e raggiungibile da tutti. E' sufficiente il tampone.

In Sardegna senza Green Pass, basta tampone negativo

in sardegna green pass tampone negativo

Fine pena per la Sardegna, l’isola è ritornata ad essere terra libera. L’eliminazione dell’obbligo del Green pass rafforzato per spostarsi da e per le isole è infatti diventata legge. Come riportato dall’Unione Sarda, è sufficiente quindi il green pass base, vale a dire il tampone con esito negativo. Questo ritorno alla normalità, almeno riguardo la mobilità, non era del tutto scontato, poichè questo aspetto previsto all’interno del decreto legge Covid ha vissuto, nel suo passaggio al Senato, più di qualche frizione nella maggioranza, mentre nell’ultimo passaggio a Montecitorio è scorso via liscio come l’olio. Il decreto da via libera anche allo svolgimento di eventi all’aperto per tutte le regioni in zona bianca, per cui si potranno rivivere la gioia e il piacere delle feste popolari e delle manifestazioni culturali. Dal 10 marzo, inoltre, si ritornerà a poter consumare cibi e bevande durante gli spettacoli e gli eventi sportivi. Lo stato d’emergenza Covid, infine, terminerà il 31 marzo. Sempre salvo sorprese.

Ti aiuta la App STG Turismo

Per scegliere la compagnia di navigazione per raggiungere la Sardegna via mare, oppure la compagnia aerea se preferisci andare con un volo, fatti aiutare dalla App STG Turismo. La App è disponibile gratuitamente su entrambi gli store di iOS e android e la scarichi in pochi secondi.  All’interno della App STG Turismo puoi trovare i locali e i consigli per la tua vacanza a Santa Teresa Gallura e dintorni. SantaTeresa Gallura è stata la prima località della Sardegna che ha messo insieme operatori dei vari comparti, dal ricettivo al food, dai bar e caffè all’artigianato, dallo shopping ai servizi per il mare, dal trekking al beauty e benessere e quant’altro è di supporto all’ospite per agevolarlo e guidarlo nel suo soggiorno gallurese. 

app mobile Santa teresa gallura

Autenticità in Gallura: Delphina

- Turisti per Caso -

Vacanze stile #famedivero tra autenticità e sostenibilità

Una vacanza dinamica immersi nel verde della Gallura con Delphina Hotels & Resorts

tratto dal magazine di Syusi e Patrizio

Delphina è una realtà di primo piano nell'offerta turistica della Sardegna

La Gallura, l’area nord orientale della Sardegna che comprende ventuno comuni della provincia di Sassari, è la destinazione giusta per chi ama le spiagge e la natura lussureggiante. Non tutti sanno, però, che questa zona è perfetta anche per chi desidera avventurarsi alla scoperta di percorsi capaci di abbinare il fascino della storia all’incanto della natura… Il Resort Valle dell’Erica, a Santa Teresa Gallura, propone piscine private per le suite Arcipelago, inaugura una Penthouse suite con aree relax all’aperto, solarium e piscina dedicata. Ospitalità mediterranea autentica che ha fatto guadagnare alla struttura il premio di migliore green resort d’Europa ai World Travel Awards 2020, e quello di “Italy’s Leading Green Resort”. (Continua…)

Lollove: il borgo abbandonato più abitato al mondo

Lollove: la rinascita di un borgo

Lol-love: sorrisi e amore

Lollove: il borgo abbandonato più popolato al mondo

© Roberto Roby Rossi 

Il futuro nel nome

Nel neolinguaggio dei millennium LOL sta per Laughing Out Loud, tradotto “scoppiando a ridere” o “ridendo rumorosamente” o ancora “tante risate”, comunque sia… si ride! Love è la parola al mondo più diffusa e usata che conosciamo tutti. Lol-love sorrisi e amore è l’unione di Amare e Ridere, la perfetta sintesi della vita che vogliamo! 

Me ne parlò... Grazia Deledda

Il nome di Lollove mi è comparso circa 30anni fa, nel romanzo La madre dell’adorata Grazia Deledda. Mi aveva incuriosito e mi ero ripromesso a quel tempo di andarlo a visitare. Sono passati quasi vent’anni prima che lo scoprissi in tutto il suo fascino, la sua magia. E l’occasione è stata Cortes Apertas, uno degli eventi più importanti della Sardegna che mette in rassegna circa 30 comuni del nuorese, per mostrarli vestiti di antiche tradizioni, in giornate di fine settimana nei mesi tra settembre e dicembre.

salite... direzione Lollove

Come detto Lollove è tappa di Cortes Apertas e la sua notorietà è dovuta più a questo evento che, ahimè, al racconto della Deledda. E questo potrebbe essere già spunto di riflessione. Andiamo però oltre, non è questo il tema di oggi.

Lollove si pronuncia con la seconda o accentata, Lollòve, anche se la sentirete declinata in tutte le altre possibilità! Si tratta di un minuscolo centro fatto di poche case in pietra che si affacciano a stradine acciottolate e sconnesse, che si allungano per pochi chilometri di estensione. L’aria che si respira è quello di un tempo antico e di antichi mestieri, di nuclei familiari che insieme erano una grande unica famiglia. L’origine è precedente al suo capoluogo, Nuoro, e la sua storia affonda le radici all’epoca medievale. Scorrendo velocemente nel tempo, arriviamo al secolo scorso, quando verso la metà, nel primo dopoguerra, Lollove contava circa 400 residenti, una discreta comunità per i piccoli borghi sardi di quei tempi. Tuttavia lo stile di vita la riconduceva ad una grande famiglia allargata, dove i figli potevano scambiarsi di casa e i nuclei scomporsi e ricomporsi secondo esigenze lavorative o altre necessità.

Poi arriva lo sviluppo industriale, i servizi, le strade… Per raggiungere i centri vicini più forniti ed attrezzati, non si dovevano più arrampicare sentieri impervi e scoscesi, e si apriva così un nuovo mondo.
Lo spopolamento, che già era iniziato in anni precedenti, da quel momento diventava un fenomeno di massa. Anno dopo anno, in breve tempo, Lollove si svuoterà di ogni anima vivente, solo qualche animale ogni tanto, perduto o in esplorazione, calcherà quelle antiche stradine sconnesse.
Se vogliamo calarci per un attimo nella magia delle leggende possiamo spiegare le ragioni di tutto questo.
Perchè se è vero che nulla capita per caso, le leggende ci possono riportare alle più fantastiche ragioni. Si narra che a condannare questo borgo ad un destino infausto fu, tanto per cambiare, una storia di amore proibito…

Lollove: il borgo abbandonato più abitato al mondo

La leggenda di Lollove

Il borgo accoglieva al tempo un gruppo di suore chiamate a svolgere la loro normale e dovuta missione religiosa, fin quando il diavolo ci volle mettere lo zampino… A cadere in tentazione fu una di queste suore che, per amore di un pastore del paese, perse la strada maestra per una relazione che sconvolse la quiete di questo piccolo angolo di pace. Tutte le suore, loro malgrado, vennero costrette ad abbandonare il borgo. La pietas cristiana a volte non è propria nemmeno delle vesti più devote e quell’allontanamento venne vissuto dalle suore con tale dolore che, lasciando alle spalle quelle case e quelle genti, si volsero per l’ultima volta e lanciarono un definitivo anatema “Lollove as a esser chei s’abba è su mare: no as a crescher nen parescher mai!”“Lollove sarai come acqua del mare; non crescerai e non morirai mai”. Da quel giorno il delizioso e pacifico borgo di Lollove iniziò uno spopolamento ed un declino demografico senza fine, sopravvivendo come l’acqua del mare che non cresce mai e non muore mai.
E affacciato sull’ampia vallata, tenacemente arroccato alla collina, Lollove continua a sopravvivere alla maledizione, in uno stato di perenne attesa, di un fine pena mai, in una tenue persistente luce che resiste, ad allungare un’eterna agonia.

Alla fine chi può dire se quella strada che comportò il totale spopolamento di Lollove, abbia origine dall’anatema delle suore cacciate malamente via. Come ogni luogo antico, insieme alle sue pietre e ai suoi resti, rimangono anche questi misteri a fare perfetta cornice ad una storia da raccontare.
Oggi Lollove è tutto quello che è stato nella storia, e tutto quello che si appresta a diventare.
Si, perchè un gruppo di ragazzi hanno visto in questo borgo un futuro. Il futuro di una comunità che non è di chi lo abita, ma di tutti coloro che, almeno una volta nella vita, vorranno scoprire questo piccolo gioiello del centro Sardegna.
E’ Roberto Chessa che ci racconta questo sogno diventato realtà. Lui con Simone, poi con Alessandra, Giuseppe e Mario hanno ridato vita a Lollove, hanno visto che tutto ciò che qui, un tempo, è stato, tornerà ad essere. Visionari? Pazzi? Colti da una qualche forma di follia collettiva? Proprio no. Roberto e i suoi amici hanno capito che il futuro risiede proprio nei piccoli luoghi della storia, negli antichi borghi. Luoghi abbandonati come Lollove, colpevolmente dimenticati da un’umanità confusa che ha fatto della propria memoria un grande falò. E lo ha bruciato. Loro no, loro sono i “custodi del tempo”, come amano definirsi. E hanno dato così vita a Uniamoci Lollove, un’associazione culturale attraverso la quale questo borgo è rinato, ottenendo risultati incredibili, impensabili anche per loro stessi, che hanno creduto fortemente in questa bella scommessa. Grazie a loro Lollove è diventata materia di studio per un’università di Leeds, soggetto centrale per servizi speciali della BBC, meta raccontata dai magazine patinati di tutto il mondo. E grazie a loro, nel 2019, si è dato il via al Festival letterario Deleddiano, unico esistente festival dedicato a Grazia Deledda che si terrà anche questa prossima estate e di cui vi daremo maggiori dettagli qui, in un prossimo articolo.

Lollove nel circuito I Borghi più belli d'Italia

E da febbraio 2022 Lollove è stata incoronata e premiata come uno dei Borghi più belli d’Italia, circuito tra i più importanti per la valorizzazione del grande patrimonio storico artistico, culturale, ambientale e tradizionale che insiste nei piccoli centri italiani, gran parte dei quali colpevolmente ignorati dai flussi turistici, poiché pressochè sconosciuti anche ai viaggiatori più attenti. La messa in rete di questi piccoli, spesso minuscoli territori, proprio come Lollove, consente loro di uscire dall’oblio, di proporsi come interessanti tappe turistiche e di scongiurare il degrado, e quindi la perdita di pagine di storia, di tracce di un passato che parla di noi, che siamo noi. Ed è questo il valore aggiunto al recupero di un luogo, la salvaguardia della nostra memoria.
Dietro questo grande obiettivo c’è tanto lavoro, tanto tempo, tanto amore per la propria terra, per la propria storia, per la propria comunità.
Tutto quanto tiene uniti Roberto, Simone, Alessandra, Giuseppe, Mario e altri verso la consapevolezza di un valore assoluto, quello del bene comune.

Roberto è un fiume di parole. Con un sorriso contagioso ci spiega che ogni visitatore di Lollove, appena poggiato il piede sul suolo di questo piccolo antico borgo, ne diventa abitante, testimone, portatore e promotore della sua storia, della sua semplice bellezza, del naturale senso di appartenenza a quel luogo.

Ed è così che da 13 abitanti effettivi, Lollove diventa il paese più popolato al mondo, grazie alle sue decine di migliaia di visitatori che hanno scoperto l’incanto di un borgo che li ha stregati per sempre.
E al quale, per sempre, rimarranno legati. Un’immensa comunità quella di Lollove, presente in tutta Italia e in ogni paese del mondo, perchè è bastata solo una visita, solo una passeggiata, solo un pomeriggio come quello che ho trascorso io qui, per sentirmi abitante di Lollove, parte di questa gente così bella, accogliente e cordiale, così amica. Una comunità straordinaria.

Scopri Lollove... scopri Lollovers

E ora tappa a Lollovers da Simone, il delizioso rifugio di Lollove, per trascorrere qualche giorno nella quiete di questo borgo e per degustare le specialità della cucina locale. A spiegarti e consigliarti dove, come e quando è Monica Viani con questo articolo. Siete pronti per entrare nel magico mondo di Lollove? Allora partiamo… 
Però mi raccomando, ogni tanto tornate qui, perchè continueremo a parlarvi di Roberto e dei suoi amici, di Lollove e dei suoi eventi, di questo sperduto angolo al centro del mondo che è Lollove, il borgo abbandonato più abitato al mondo.

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Mirto, ricetta e altro, made in Sardinia

Ricetta e storia del mirto, liquore tipico della Sardegna

di Monica Viani

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La sua storia comincia nella notte dei tempi, è da sempre il simbolo della Sardegna...

Chiunque metta piede in Sardegna non può esimersi di bere, almeno una volta, un bicchierino di mirto. E se ne bevi più di uno scoprirai che nessuno è uguale al precedente. Basta fare una ricerca su Google per scoprire che esistono centinaia di ricette. Come mai? Semplice, è il liquore più presente nelle case della Sardegna ed ognuno lo fa a modo suo, pronto per essere offerto all’ospite ed aspettarsi un “che buono questo mirto!“.  

Noi, in un recente press tour organizzato da Roberto Rossi, abbiamo scoperto chi lo produce con passione e lo propone ai suoi ospiti come benvenuto in Gallura. Stiamo parlando dell’Agriturismo La Cerra, dove i titolari, Alberto ed Antonella Pesenti, ti fanno vivere la Gallura più autentica. Siamo in in una posizione strategica, a 15 minuti dal centro dell’entroterra Gallurese, Tempio Pausania…

(Continua…)

Itinerario tra Gallura e Costa Smeralda

Cosa vedere in Sardegna: itinerario tra Gallura e Costa Smeralda

© di Veronica Crocitti per scorcidimondo

Gallura, Sardegna

Terra di sole, mare e bellezza, la Sardegna si staglia nel cuore del Mar Tirreno e, dopo la Sicilia, è la seconda isola più grande d’Italia.

Con i suoi 2000 chilometri di costa, la Sardegna è una delle mete più ambite nel periodo estivo, un faro sicuro per chi cerca una vacanza all’insegna di spiagge sabbiose, mari cristallini e temperature sempre favorevoli. Credere però che la Sardegna sia solo questo è un errore che nessun viaggiatore può permettersi di fare. Al di là di spiagge e coste, infatti, quest’isola racchiude un’anima fatta di storia, cultura, siti archeologici, sentieri naturalistici, zone boscose e pittoreschi borghi montani…

Gallura e dintorni in moto

Gallura e dintorni: itinerari in moto

di Greta Dealessi

Le vacanze in Sardegna in moto sono un cult per ogni appassionato delle dueruote. Un itinerario? Provate questo

La Sardegna è un’isola dalle mille sfaccettature in cui coesistono tradizione, cultura, natura, arte, tutti aspetti che fanno della Sardegna la meta ideale per ogni tipo di viaggiatore.

Visitare la Sardegna a bordo della propria moto può essere un’idea davvero interessante: si può scegliere tra numerosi itinerari che si sviluppano in chilometri di curve decisamente divertenti per gli amanti delle due ruote.

Per prima cosa occorre definire il viaggio per raggiungere l’Isola usufruendo dei numerosi traghetti Sardegna che operano giornalmente verso questa destinazione e che ospiteranno la vostra moto nei comodi garage durante la traversata.

(continua…)

Greta Dealessi

La Maddalena: sui passi di Garibaldi

L’Arcipelago de La Maddalena, sui passi di Napoleone e Garibaldi

da NINOn dmc agenzia viaggi in sardegna

Dopo una breve traversata in traghetto di circa 20 minuti dal porto di Palau, sbarcherai sulla Petit Paris, come viene da molti soprannominata la città di La Maddalena. Chi conosce la Sardegna e il suo tipico stile architettonico, farà fatica a credere di trovarsi ancora nell'isola.

Il centro storico di La Maddalena è infatti caratterizzato da alti palazzi del ‘700 decorati con eleganti balconi in marmo o in granito. Questa zona più ‘antica’, rimane raccolta alle spalle della promenade più moderna, che invece si apre sul lungomare. Visiterai la chiesa dedicata alla Santa patrona della città: Santa Maria Maddalena. Scoprirai le gesta di numerosi personaggi storici che hanno contribuito a rendere la storia di questa “Isola nell’isola” ancora più affascinante.

  • Di Napoleone Bonaparte troverai un reperto singolare all’interno del municipio della città di La Maddalena: una palla di cannone originale.
  • L’ammiraglio Nelson, vista la sua sincera amicizia con il parroco del tempo, decise di donare allo stesso un crocifisso e due candelabri d’argento di valore che oggi si trovano nel museo diocesano della Chiesa di Santa Maria Maddalena.
  • L’eroe dei Due Mondi Giuseppe Garibaldi, venne mandato in esilio nella vicina isola di Caprera per ben 26 anni, dove oggi si trova la sua casa ovvero uno dei musei a lui dedicato, insieme alla sua tomba e numerose curiosità circa la sua straordinaria vita.
Sardinia-blog gallura

Sardegna coste nord Caraibi d’Italia

Caraibi d'Italia: viaggio lungo le coste del nord Sardegna

di Alberto di Globesailor

Sardinia-blog gallura

La Nurra e la Gallura saranno le protagoniste di questi 1800 chilometri di costa che sono considerati tra i più affascinanti e spettacolari dell’intera isola. Ma attenzione al Maestrale

Risulta quasi difficile raccontare e descrivere un itinerario sul nord della Sardegna, dato che ogni pezzettino di costa ne meriterebbe uno a sé. Se state programmando la vostra vacanza in questa zona, magari con il noleggio barche Sardegna, va da sé che i percorsi che vi suggeriremo saranno soggettivi e la Sardegna è tutta da scoprire, molto oltre queste righe. Idealmente, quando parliamo di Nord Sardegna indichiamo quel tratto di costa che va da Alghero a Olbia, o anche un po’ più a sud.

La Nurra e la Gallura sono le sub regioni storiche di questo pezzo di Sardegna. Si tratta di circa 1800 chilometri, occupati prevalentemente da spiagge, e spesso sferzati dal Maestrale che è il vento dominante della zona. È in queste zone che nei secoli si sono alternati Fenici, Punici, Greci, le grandi famiglie spagnole, dando vita a un crogiuolo di culture, colori e sapori che ancora oggi fanno parte dell’identità, forte, di questa porzione di Sardegna.

(Continua…)

Le meraviglie della Gallura

Le meraviglie della Gallura

di Martina Strazzari per quotidiano.net

Non solo il glamour della Costa Smeralda: la parte nord-orientale della Sardegna conserva intatto il fascino e anche il mistero di un entroterra selvaggio, tra alberi secolari e cime dai profili curiosi...


La Gallura è spesso associata al lusso della Costa Smeralda
, al jet set di Porto Cervo, alle ampie spiagge bianche di San Teodoro, alla bellezza paradisiaca dell’Arcipelago della Maddalena. Non tutti, invece, conoscono il tesoro nascosto dell’entroterra della Sardegna nord-orientale. La cultura sarda, oltretutto, è più legata alle attività della terra – agricoltura, allevamento, artigianato – che a quelle marittime.

Scoprire l’interno dell’Isola significa conoscerne le vere radici. Tra i monumenti naturali più suggestivi del gallurese vi sono senza dubbio gli Olivastri di Luras, che da migliaia di anni vivono sulle colline del lago di Liscia, tra i comuni di Luras, Sant’Antonio Gallura e Lugosanto. Il più grande – Il Vecchio Patriarca – raggiunge un’altezza di 14 metri e una circonferenza di 12, e con un’età compresa tra i 3000 e i 4000 anni è stato inserito nella lista dei “Venti alberi secolari italiani”

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Due ruote di puro piacere

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Avete mai pensato alla Sardegna fuori stagione? Silvana Rizzi con questo articolo di Viaggievacanze ci porta a scoprire la bellezza del nord dell'isola a bordo di una bici, per il piacere di pedalare nella meraviglia di una natura che esalta il verde dell'entroterra e la trasparenza di un mare incantevole...

Se l’estate è troppo calda per girare in bici lungo i sentieri sardi, l’autunno e un inverno mite sono ideali per scoprire l’isola. Dalla ferrovia dismessa del Sulcis, alla Gallura, all’Oristanese, al percorso da Alghero agli stagni di Cabras i sentieri percorribili sulle due ruote sono infiniti. Tra i percorsi più scenografici c’è l’isola dell’Asinara, di fronte a Stintino, a nord est della Sardegna, raggiungibile rapidamente in traghetto…

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In camper verso Tempio Pausania

Viaggio in Sardegna: Tempio Pausania

tratto da itineraricamper

breve racconto di un viaggio in camper ontheroad...


Oggi facciamo strada in direzione sud, verso Tempio Pausania.

L’idea era di visitare il Nuraghe Majori, ma causa mancanza Green Pass dobbiamo desistere. Il personale dei siti archeologici ancora non si capacita di come possano essere paragonati ai musei al chiuso.

A Tempio visitiamo la piazza Fabrizio De André, progettata da Renzo Piano, e l’adiacente Spazio Faber sede di una mostra dedicata al cantautore Genovese.

Proseguendo la visita arriviamo alla sorgente della famosa acqua smeraldina prima e alle sorgenti Rinaggiu poi.

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Aggius: Museo del banditismo

Musei, a volte sorprendono.
E ammaliano

di Grazia Garlando

In questo articolo Grazia Garlando, brava giornalista viaggiatrice, ci porta in giro alla scoperta di musei particolari e curiosi, in giro per il mondo. La tappa italiana è ad Aggius, al Museo del banditismo che racconta un pezzo di storia locale, in questa località il cui nome proviene da “Ajus” – senza diritto nè legge -… Sintesi perfetta per un luogo dove un museo come questo è perfettamente collocato!

Chi ha detto che i musei sono noiosi, antiquati e ingessati? Il mondo è pieno di esposizioni originali e interessanti, divertenti e fantasiose, in cui aggirarsi è un autentico e sorprendente piacere. Ecco una selezione di quelli più insoliti e curiosi, assolutamente da non perdere se vi trovate nei paraggi.

Nel piccolo e fascinoso borgo dell’entroterra gallurese, noto fino a metà Ottocento come il paese più sanguinario dell’intera Sardegna in quanto vero e proprio epicentro del banditismo locale dovuto soprattutto a faide familiari e contrabbando… (Continua…) 

ginepro visitGallura

la Sardegna cantata da De Andrè

- Turisti per Caso -

la Sardegna cantata da De Andrè

...E se vai all'hotel Supramonte e guardi il cielo... vedi il mare... una "sardegnain4giorni"

di Roberto Roby Rossi - tratto dal magazine di Patrizio e Syusy

“Sardegna in4giorni” per tutti i motociclistipercaso

4 giorni per 4 tappe, con partenza da Olbia, ormai centro nevralgico dell’isola date le numerose opportunità via nave e via aereo che offre. Io e la mia ragazza ci trovavamo già qui (ci dividiamo tra la Sardegna e il continente), ma con un volo low coast (ad esempio Easyjet), prenotando per tempo, è possibile raggiungere l’isola con 120/150 € andata e ritorno per 2 persone. Qui in aeroporto si noleggia un auto (conviene farlo nel corso della prenotazione del volo, sul sito della compagnia aerea), che può costare, per la classe base, attorno ai 250 € per 4 giorni.

Ma torniamo alla nostra “Sardegnain4giorni”. Da Olbia la direzione è sud, lungo la 131, la superstrada che la collega a Cagliari, ma noi, dopo 80 km circa, usciremo per seguire le indicazioni per Oliena. A bordo della nostra macchina (accidenti non essere venuti in moto!), giungeremo a questa prima tappa dopo circa un’ora di strada, lungo la quale abbiamo ammirato l’imponenza del Supramonte, quell’enorme massa montuosa calcarea che domina sugli abitati di questo pezzo di terra barbaricino.

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Aggius e il Museo dell’Amore Perduto

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Aggius e le sue sorprese: il museo non museo dell’Amore Perduto

di Monica Viani

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Un museo immateriale come è l’amore. Quello vero.

Nel centro storico di Aggius, accanto al Museo del banditismo (imperdibile), c’è un vecchio magazzino che attira il nostro sguardo curioso. La porta è aperta, un invito ad entrare. Sorpresa, abbiamo scoperto il Museo dell’Amore Perduto, un museo non museo dedicato ad amori spezzati o forse mai nati, testimoniati da ricordi appesi ad un muro o stesi su una corda come panni al vento…

…Ideato dal fotografo Mario Saragato, nato dopo la pubblicazione del libro “Trilogia dell’amore” realizzato con le immagini di Chiara Cordeschi e i testi di Sonia Borsato, il piccolo museo è dedicato al racconto di storie d’amore finite, ognuna raccontata attraverso l’unione di un’immagine e un testo che ne narra la storia.
Inutile dire che qui riecheggiano i famosi versi di una canzone di Faber:
L’amore che strappa i capelli è perduto ormai
Non resta che qualche svogliata carezza
E un po’ di tenerezza…

(Continua…)

(continua su famelici…)

Costa Paradiso slow motion famelico

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Costa Paradiso: alla scoperta della Gallura, la Sardegna nella Sardegna

all’interno di Cibo e cultura: 5 destinazioni per un 2020 famelico di Monica Viani

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abbandonate ansie e frenesia del turismo da ingoiare, qui dove potete famelicamente gustare i ritmi lenti della Gallura...

Sbarcate o atterrate ad Olbia, con un volo o una nave che avrete prenotato per tempo, così da scongiurare i costi dell’ultimo minuto. Potrete così scoprire che anche i costi dei trasporti possono essere alla portata di tutti. Bene, fatto questo? Procediamo. Andiamo verso quella Costa Smeralda tanto vituperata da alcuni e tanto amata da altri.

L’incanto c’è, è innegabile, scorci di una bellezza inenarrabile sui quali sorgono le strutture più d’èlite d’Italia, d’Europa e del mondo. Una tappa ogni tanto è d’obbligo per fermare alcune di queste “cartoline” in uno scatto. Un caffè o una Ichnusa si può bere anche qui, non è vietato e nemmeno inaccessibile per chi non è Rockfeller del nuovo millennio, basta sapersi muovere e scegliere. (Continua… nell’articolo trovi la Gallura come terza tappa delle 5 mete consigliate da famelici)

(continua su famelici…)

Primavera in Gallura tour di 6 giorni


Primavera in Gallura: itinerario di 6 giorni nel nord della Sardegna

da rivogliolabarbie di Erica Lauteri

Scardinare il binomio Sardegna – mare cristallino – vacanze estive può sembrare una missione impossibile...


…Il blu delle sue acque fa invidia a tante altre blasonate destinazioni balneari ma la Sardegna, in particolare la Gallura, ha tanto da offrire anche nel suo entroterra. Natura selvaggia, caratterizzata dal granito, da piante da sughero e lecci e, in primavera, dai magnifici colori delle orchidee selvatiche, delle ginestre e dei fiori di Garibaldi.

L’entroterra gallurese è anche sinonimo di borghi. Tanti quelli che aspettano di essere scoperti e che in primavera, in assenza del turismo di massa, possono essere goduti ed ascoltati senza fretta. Sì, ascoltati, perché sono così ricchi di storia, leggende e tradizioni che sarà proprio l’udito il senso che utilizzerete maggiormente.

Ecco, quindi, il nostro itinerario: una settimana iniziata con una prima tappa a La Maddalena per poi addentrarci verso LurasSant’Antonio di GalluraCalangianus e Tempio Pausania.

Entroterra della Gallura: un viaggio nella natura

Visitare l’entroterra gallurese in primavera significa andare a Luras per ammirare gli olivastri millenari di Santu Baltolu di Carana, sulle sponde del lago Liscia e rimanere a bocca aperta di fronte alla grandezza de “il Patriarca” (S’Ozzastru), olivastro di circa 4.000 anni, dichiarato Monumento Nazionale nel 1991 e ad un olivastro più piccolo di circa 2.000 anni, i cui rami toccano terra formando giochi di incastri molto affascinanti… (Continua…)

Gino d’Acampo e la sua Gallura

Gino d'Acampo in Gallura

© da Telegraph UK

Un estimatore della terra gallurese

E’ stato bello conoscere Gino, un vero estimatore del nostro territorio, tanto da averci preso casa! E’ un testimonial molto importante per il territorio Gallura e per la Sardegna intera, vista la notorietà di cui gode nel Regno Unito e non solo. Per questo ogni iniziativa che vorrà organizzare in zona troverà sempre il mio supporto. (Roberto Rossi)

a seguire l’articolo scritto da Gino d’Acampo per il quotidiano Telegraph 

I grew up in Torre del Greco, near Naples, and my summers were spent on the Amalfi coast. At the time, people were talking about how beautiful the island of Sardinia was supposed to be, but it wasn’t really a big holiday destination back in the late 1970s and 1980s. Still, it stuck in my mind and was always somewhere I wanted to visit. It was 2004 when I finally booked a trip there – I’d been living in London for nearly 10 years by this point and my TV career was just beginning to take off. I needed a break, so my wife Jessica and I flew out there with our two-year-old son, Luciano, for two weeks.

We flew into Olbia and took a taxi to Cannigione, where we’d booked a three-bedroom villa with a swimming pool. There was a gorgeous beach not far from us and lots of restaurants in the town, which is where I got my first taste of Sardinian cuisine. 

What shocked me was the variety of foods on the menu – everything from wild boar ragù to lobster spaghetti. I hadn’t experienced this anywhere else in Italy, where the dishes are mostly dictated by the region. In the mountainous north, it’s all about meat, whereas in the south people mostly eat fish and vegetables. Sardinia, though, benefits from both the coast and the mountains – which are only half an hour away from one another – so you can appreciate all the flavours of Italy in one place. From a chef’s point of view, it was heaven! I also vividly remember the Thursday food market, where they sold anything you can think of – vegetables, truffles, rabbit, mussels and smoked salmon. It was the first market I’d visited where you could buy everything you needed. It was a revelation. 

One day, we took the 20-minute ferry ride over to the Maddalena Islands – if Sardinia was like the Caribbean, then this was like the Maldives! The beaches had powder-soft sand and it felt sleepy and undiscovered. I remember the little colourful houses, the people on the street selling clams and the children playing football on the streets. It was the kind of place where people leave their front doors open. 

I’d fallen completely under the island’s spell and spent the entire trip saying to Jessica “I think we should move here”, so on the last day of the holiday, we walked into an estate agency and started looking at properties. Within four months of returning home from that trip we had bought our first place there, a three-bedroom villa in Pittulongu. And for the past 17 years, my family and I have been dividing our time between Sardinia and London, spending six months there in the summer and six months back in the UK in the winter.

We’ve moved since then and now have a villa called Isla D’Acampo in Telti, in the mountains, and have a big swimming pool, a basketball court, a lake and vineyards, where I make my own wine for my restaurants in the UK. Three years ago, the house next door to us came up for sale and I bought it, and we now have no neighbours for miles – they may as well call it Gino Mountain! I’m currently turning that property into a stable, so that I can breed horses.

Suffice to say, visiting Sardinia all those years ago completely changed my life. Not only is this beautiful island my home now, but the food that I experienced here influenced my own approach to cooking. In my restaurants, I’ve always offered a Sardinian-style menu, where you can eat everything from meatballs to lamb stews and beef casserole.

I went back to Cannigione with my wife a few weeks ago and it hasn’t changed at all. It even had the same bars and restaurants we had visited on that first trip. What would have happened if we’d never visited? I don’t really want to think about that, because I’m so happy and my life is balanced now. It felt like that trip was meant to be; that I discovered a little slice of paradise.

Interview by Kirsty Nutkins

35+1 luoghi da non perdere

da viaggiareatestaalta

Gallura e Sardegna: 35+1 cose da vedere

La Sardegna si sa, è una grande isola italiana situata nel Mar Mediterraneo e caratterizzata da circa 2000 km di costa, spiagge sabbiose e da un entroterra montuoso attraversato da meravigliosi sentieri escursionistici. Se hai in programma di visitare l’isola, in questo articolo ti racconterò cosa vedere in Sardegna.

Ho selezionato per te i luoghi più memorabili da includere nel tuo viaggio in Sardegna ed, al termine della guida, è presente una mappa con cui potrai vedere la posizione di tutte le tappe menzionate nell’articolo.

Scopriamo insieme i 35+1 luoghi da non perdere in Sardegna!

Indice dell’Articolo

  • Cosa vedere in Sardegna: i migliori luoghi da non perdere
    • #1 Isola dell’Asinara
    • #2 Stintino
    • #3 Castelsardo
    • #4 Costa Paradiso
    • #5 Capo Testa
    • #6 Isola della Maddalena
    • #7 Isola di La Caprera
    • #8 Costa Smeralda e Porto Cervo
    • #9 Sfinge della Gallura
    • #10 Isola Tavolara
    • #11 Complesso Nuragico Sos Nuratolos
    • #12 Golfo di Orosei
    • #13 Orgosolo
    • #14 Area Archeologica del Monte Tiscali
    • #15 Gola di Gorropu
    • #16 Grotte del Bue Marino
    • #17 Selvaggio Blu
    • #18 Gairo Vecchio
    • #19 Giara di Gesturi
    • #20 Su Nuraxi di Barumini
    • #21 Villasimius
    • #22 Cagliari
    • #23 SP71 da Porto Teulada a Chia
    • #24 Isola di Sant’Antioco
    • #25 Isola di San Pietro
    • #26 Costa Iglesiente
    • #27 Costa Verde
    • #28 Oristano
    • #29 Tharros e la Penisola del Sinis
    • #30 Bosa
    • #31 Alghero
    • #32 Grotte di Nettuno
    • #33 Spiagge della Sardegna
    • #34 Visitare delle Grotte in Sardegna
    • #35 Ammirare la Barbagia
    • #36 Assaggiare la Cucina Sarda
  • Mappa dei luoghi da vedere in Sardegna

(Continua…)

Piatti galluresi: la suppa cuata

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Come preparare la suppa cuata: la ricetta di Alessandra Guigoni

di Monica Viani

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Nel libro “Cibo identitario della Sardegna” 86 ricette di tutta la Sardegna


Alessandra Guigoni, 
antropologa culturale, ha pubblicato nel 2018 un libro: un volume di ricette della tradizione sarda che è un invito a scoprire la cultura di una terra ricca di tradizioni ancora gelosamente conservate. Si intitola “Cibo identitario della Sardegna” (Istituto Superiore Regionale Etnografico) e propone 86 ricette.

Come ricorda l’autrice: “ho raccolto più di 300 ricette, pubblicate sotto forma di ebook. Il libro sviluppa 5 menu alla carta divise in 5 zone: Campidano di Cagliari, Sud Sardegna, Sardegna centorientale, Sardegna centroccidentale, Sardegna settentrionale. Le ricette, denominate in sardo e in italiano, riportano ingredienti e procedimento e, dove possibile, commentate“.

(continua su famelici…)

Gallura, tradizione degli stazzi

Gallura, la tradizione gastronomica negli stazzi

di Grazia Garlando

In Gallura, dicevo, lo stazzo era una vera e propria forma di cultura locale tradizionale: una dimora di campagna dotata di animali, orto e vigne per la produzione in loco di tutto il fabbisogno, che ha rappresentato a lungo il più tipico insediamento rurale del territorio.
Potevano sorgere isolate, oppure riunite intorno alle chiese campestri per contribuire al sostegno dei bisognosi che vi si rivolgevano. Di vecchi stazzi la Gallura è ancora piena, ma ovviamente adesso la loro destinazione d’uso è cambiata: alcuni sono stati trasformati in eleganti residenze private, altri in B&B o in agriturismi.

Ed è proprio in uno di questi, l’Agriturismo Gallura da Pieruccio, immerso nel verde della campagna di Trinità d’Agultu, nell’entroterra delle incantevoli spiagge di granito di Costa Rossa, e a una cinquantina di chilometri a sud della celebre località balneare di Santa Teresa di Gallura, che ho scoperto le meraviglie della cucina gallurese più tradizionale, considerato anche che si tratta di un’azienda agricola produttrice in proprio di tutto quanto arriva in tavola, quindi con materie prime freschissime e una maestria nel cucinarle davvero da Oscar… (Continua…) 

Scala Mpedrada, emozioni di granito

di Marco Bellu da viaggioinsardegna

Scala Mpedrada, emozioni di granito

Da tempo la osservavamo, diversi mesi, io anche di più, perché da ragazzo tra amici si andava anche a San Pantaleo ad arrampicare...

Non molto tempo fa avevo visto le foto di Francesco Angioni e poi negli ultimi mesi quelle dei gruppi di Antonello AzaraCorrado Conca ed altri che si sono susseguiti con immagini spettacolari di quella che molti definiscono erroneamente la “bocca dello squalo“. In realtà i proprietari dello stazzo Li Pinnitteddhi,; quello che sta sotto, l’hanno sempre chiamata: la Conca Manna! Chi la chiama, la bocca dello squalo, fa riferimento ad una via trad, aperta negli anni 80 che, guardando a valle, sale sulle pareti di sinistra del grottone. 

San Pantaleo è una frazione di Olbia incastonata tra guglie di granito scolpite dal vento, come il Balbacana, Punta Scala Mpedarda e non solo. Sono dei veri gioelli e si fanno notare anche da grande distanza per cui è intuibile che dalla cima di queste formazioni rocciose si possa ammirare un panorama davvero notevole.
Questo per me e Sara era un altro dei motivi che ci spingeva verso questo trekking: il desiderio di scattare qualche foto in un posto insolito e affascinante, scoperto e attrezzato per la prima volta da Massimo Putzu  e successivamente risistemato da Francesco Angioni e da Antonello Azara.

Cordula in versione domestica a Oschiri

cordula sarda

Cibo e cultura: Cordula, dove mangiarla in versione “domestica” a Oschiri

di Monica Viani

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I sardi la chiamano sa cordula o sa corda per via della forma a treccia. E’ una ricetta della tradizione sarda e se non la conosci, la devi assaggiare. Noi l’abbiamo degustata a Oschiri alla Trattoria Pes.


La cordula è un grande classico della cucina sarda ed è presente in molti menu di ristoranti dell’isola che propongono la cucina tradizionale. Si tratta di una ricetta difficile da trovare, invece, nei ristoranti della Penisola che pure propongono la cucina dell’isola più bella del Mediterraneo. Chi l’ha assaggiata in terra sarda, difficilmente la dimentica.

Sa cordulala treccia, deve il nome alla forma che assume dopo la lavorazione dell’intreccio degli intestini e delle budella di agnello. É un piatto saporito e pelibato che in passato era servito durante i banchetti allestiti per le feste che prevedevano l’uccisione degli agnelli. Per la sua preparazione si utilizzano gli intestini di agnello, lo stomaco, la pancia e una sorta di rete che in sardo viene chiamata “sa Nappa”…

(continua su famelici…)

Quel legame intenso Donne Vino

Quel legame intenso Donne Vino

di Claudia Farina

Sempre più marcata l’attività delle donne nel mondo del vino, meno numerosa la loro presenza nei luoghi dove si decidono le politiche di settore.

Comunicazione empatica
Che la comunicazione, il marketing e le pubbliche relazioni siano esercitate in prevalenza da donne nelle aziende del vino, è acclarato dai fatti e sostenuto da peculiari caratteristiche femminili: maggiore loquacità ed empatia rispetto agli uomini, doti indispensabili per tessere relazioni e praticare storytelling; spesso sono loro a conoscere meglio le lingue straniere rispetto a padri, fratelli e mariti occupati in campagna e in cantina. In ascesa numerica il ruolo ricoperto da enologhe, sommelier, agronome, esperte assaggiatrici, giornaliste specializzate. Da sottolineare le recenti presidenze femminili nei Consorzi di tutela come nel veronese Consorzio Tutela Custoza, che all’unanimità ha eletto presidente Roberta Bricolo, titolare dell’azienda Gorgo, una delle più importanti della denominazione. Chiara Turazzini, laureata in scienze agrarie, ricopre dal 1994 il ruolo di responsabile area tecnica nello stesso ente; nel frattempo, oltre alle viti, cura la crescita di quattro figli.

…A oggi, le presenze dirigenziali femminili si contano sulle dita della mano. Due per quanto riguarda le direttrici: Olga Businello per il Consorzio Vini della Valpolicella e la neoeletta Carlotta Gori per il Chianti Classico. Qualcuna di più se passiamo alla presidenza, tra cui Donatella Cinelli Colombini per Vini Orcia, Letizia Cesani per Vernaccia di San Gimignano, Carolin Martino per Aglianico del Vulture, Lorella Zoppis per Nebbioli Alto Piemonte, Daniela Pinna (nella foto) per Vermentino di Gallura, Stella Giomi Zannoni per Val di Cornia Doc”.

La chiesa di Santa Rita a Porto Rafael

La chiesa di santa Rita a Porto Rafael
tra le piccole in Sardegna

a Porto Rafael
nel comune di Palau.
di Sardiniamood

La chiesa di Santa Rita a Porto Rafael è scenografica, non solo all’esterno, ma anche una volta varcata la piccola soglia...

Una tra le chiese più piccole della Sardegna, se non addirittura la più piccola, è intitolata a Santa Rita da Cascia e si trova a Porto Rafael, nei pressi della baia di Nelson, vicino a Palau.

Poco prima della cosiddetta “discesa del conte”, che tra un abbraccio di rocce e alberi verdi conduce alla piazzetta del borgo incantato nato dal sogno di un nobile spagnolo, si trova la chiesa di Santa Rita da Cascia. (continua…)

L’interno Gallura con Trippando

da Trippando Travel Blogging Lifestyle

Visita all'interno della Gallura

di Silvia Ceriegi con Daniele Pipitone

Limbara, musei, eventi e sagre

Quando mi è stato chiesto di parlare di Sardegna su Trippando ho subito pensato che potesse essere una bella occasione far conoscere ai lettori di questo blog la “mia Sardegna”, ovvero la Sardegna in cui sono nato e cresciuto per un po’ di anni. Chiaramente un post non è sufficiente, ma lo potete considerare una piccola introduzione per farvi un’idea dell’isola.

L’immagine che una persona ha solitamente della Sardegna, se non ci è mai stato, è di un’isola ricca di belle spiagge e con temperature alte un po’ tutto l’anno.
In realtà non è proprio così. Senza dubbio ci sono spiagge bellissime: da nord a su, da est a ovest ci sono innumerevoli spiagge per tutti i gusti: grandi, piccole, isolate, con sabbia fine o grossa, attrezzate o più selvagge. Ma in realtà la Sardegna può essere una meta ideale per chi desidera fare un viaggio alternativo o passare un breve soggiorno in mezzo alla natura incontaminata, tra macchia mediterranea e antiche rocce granitiche, tra cultura e tradizioni.

L’interno della Sardegna è, a mio parere, ideale anche per vacanze brevi o fine settimana in bassa stagione, magari sfruttando qualche giorno di ferie e un last minute… (Continua…)

Gallura on the road con Cassandra

di Cassandra di viaggiandoatestaalta.it

Itinerario di 7 giorni tra le bellezze dell'isola

Uno dei modi migliori per scoprire tutte le bellezze che la Sardegna ha da offrire, è un viaggio on-the-road, ancora meglio, se in bassa stagione.
Personalmente, ci sono stata due volte in inverno ed una in estate ed il momento migliore in cui ho potuto ammirare affascinata i suoi paesaggi incontaminati è stato proprio il primo.
In questo articolo, ti consiglierò un itinerario di 7 giorni nei luoghi più belli e caratteristici di quest’isola nel Mar Mediterraneo…

lu Ghjummeddu a S.Antonio di Gallura

tappeto santantonio gallura

A Sant’Antonio di Gallura
lu Ghjummeddu per riannodare i fili di una comunità

di Monica Viani

famelici_monica viani gallura blog

Sant’Antonio di Gallura: un tappeto come identità e storia

«Noi siamo l’ordito, cui non si chiede altro se non di mantenersi sempre dritto e teso – scrive José Saramago -, gli altri sono la trama, il filo che passa e intesse, perché è proprio dall’incontro con gli altri che via via si precisa l’immagine, i colori che, in ogni momento, ci identificano».

Trama, ordito, intrecci, una metafora della vita. La rete di diversi filati, più semplicemente di differenti colori, il loro legarsi orizzontalmente e verticalmente offre mille possibilità di costruire una vita.  Il destino individuale e collettivo non è altro che un ricamo che deve essere fatto da mani creative e sapienti.
 
Il gioco di incroci tra fili sottili e grossi, l’incontrarsi di colori che si pensava che non potessero accordarsi, la sperimentazione del cambiamento di trama e di disegno significa accettare appieno il valore più profondo della vita.
 

(continua su famelici…)

La costa Smeralda sotto la neve

La Gallura si tinge di bianco per l’arrivo del Burian

E’ stata una giornata da ricordare in Gallura. A Olbia e in tutta la Costa Smeralda è arrivata la tanto attesa neve che regala un insolito spettacolo invernale.

da viaggioinsardegna.it

Per chi è abituato alle foto mozzafiato delle sue coste e spiaggie stavolta si è rifatto gli occhi con lo spettacolo della neve. Marco, si è alzato all’alba per immortalare alcuni scorci galluresi a partire da Olbia sino ad arrivare alla Costa Smeralda. Ed è qui che lo scatto della storica pietra che da il benvenuto ottiene un numero considerevole di likes… (continua…)

Olbia cosa vedere e cosa fare

Olbia: cosa c'è da fare e da vedere

di Greta Dealessi

È spesso prassi comune sottovalutare Olbia nel momento in cui si è intenti a pianificare le vacanze in Sardegna...

Olbia, in realtà, è una città talmente variopinta che offre un po’ di tutto al turista che la visita. Si può pensare addirittura di stabilirsi in città per l’intera durata del viaggio, trovando sempre qualcosa di bello da fare e da vedere.
 
Siti culturali, ristoranti, movida, attività sportive ed ovviamente bellissime spiagge sono solo alcune delle idee per trascorrere qui una vacanza perfetta per tutta la famiglia.
La Sardegna è lontana dal vostro tran-tran quotidiano ma Olbia è molto facile da raggiungere grazie all’aeroporto internazionale e al suo porto collegato benissimo con le principali città portuali dell’Italia continentale.
I traghetti Civitavecchia Olbia, ad esempio, sono numerosissimi e sarà facile prenotare la data ideale muovendosi con adeguato anticipo.
 
Ma vediamo più da vicino cosa c’è di bello da fare ad Olbia.

(continua…)

Greta Dealessi

Cosa mangiare in Gallura

Cosa mangiare in Gallura: dalla zuppa gallurese al maialetto ai dolci tipici

I piatti tradizionali della Gallura nascono dalle tradizioni agricole e pastorali strettamente legate alla campagna e all’allevamento di animali. Contrariamente a quanto si pensa, la tradizione culinaria gallurese non conosce molto il pesce se non in qualche paese sulla costa.

dolci-galluresi blog gallura
blog gallura zuppa gallurese

Tour della Gallura con Sara Boccolini

da viaggioanimamente.it di Sara Boccolini

Tour della Gallura

Sono già passati due anni da quando nel mio blog raccontavo che la Sardegna è una terra meravigliosa...

 

…Questa zona comprende la famosa Costa Smeralda e la rinomata San Teodoro ma all’interno di quest’area c’è anche l’antico borgo di Aggius, il paesino di pescatori che porta il nome di Isola Rossa, la meravigliosa Valle della Luna, i Nuraghi, le Tombe dei Giganti, i Dolmen.
Qui dove si parlano due lingue, il gallurese e il sardo logudorese, potrai godere del sapore amabile del Vermentino di Gallura DOCG, perderti nel profumo dell’elicriso tipico della macchia mediterranea, ammirare le sugherete ed impazzire per il guttiau [pane carasau al forno con sale, olio e rosmarino].

Isola Rossa, base ideale per il tour della Gallura, è un borgo pittoresco, del comune di Trinità d’Agultu e Vignola, con una torre aragonese, risalente al 1500-1600, vicino al porticciolo. Situata nel Golfo dell’Asinara su un piccolo promontorio tra Costa Paradiso e Castelsardo prende il nome dall’isolotto che spunta di fronte al centro abitato e deve la sua fama al particolare colore rosso delle sue rocce. Calette nascoste, sentieri ideali per passeggiate in mezzo alla natura e l’incantevole spiaggia della Marinedda con il suo mare che è una piscina naturale.

Kania Alia

La Gallura dei 5 sensi

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La Gallura dei 5 sensi

Irresistibile in ogni stagione

di Monica Viani

famelici_monica viani gallura blog

Vogliamo provocare. Vogliamo provocare in voi il desiderio di un viaggio in Gallura. Quanto prima. Perciò non vi prenderemo solo per la gola, come vi aspettereste, ma per tutti e 5 i sensi.


“Vi suggeriremo di cogliere il contrasto tra mare e monti per disegnare il vostro viaggio.”

E siccome sappiamo – tanto più in modalità Doppiamente Famelici – di trattare una materia pressoché inesauribile, vi lanceremo delle esche. O, per dirla più gentilmente, vi offriremo degli esempi. Quattro per ognuno dei sensi.

Non sarà la Gallura prevedibile e Smeralda. Sarà la Gallura evocata dallo scrittore inglese David Herbert Lawrence: “Questa terra non assomiglia ad alcun altro luogo. La Sardegna è un’altra cosa: incantevole spazio intorno e distanza da viaggiare, nulla di finito, nulla di definitivo. È come la libertà stessa”. Noi lo abbiamo fatto con Gallura Turismo.

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…Per scoprire la Vista, l’Udito, il Tatto, l’Olfatto, e il Gusto raccontato dalle fameliche Monica Viani e Daniela Ferrando vai qui, ti accompagneranno in un viaggio… sensazionale!  

(continua…)

Visita al borgo di san Pantaleo

da “due valigie in viaggio”

le avventure di Michele e Francesca

il borgo di
san Pantaleo

e il suo mercato artistico

 

Cosa vedere a San Pantaleo

Il piccolo borgo di San Pantaleo in Sardegna, incastonato tra le montagne granitiche del massiccio di Cugnana, rappresenta la ciliegina sulla torta nel panorama gallurese. Se ti trovi in Costa Smeralda, devi passarci assolutamente. Ecco i nostri consigli utili, su cosa vedere, cosa fare e come arrivare a San Pantaleo (Sardegna).

Allora, San Pantaleo in Sardegna è un piccolo borgo caratterizzato da una serie di suggestive vie strette e basse case in pietra, tipiche galluresi. Pensa, alcune di queste con porte e finestre colorate. Per non parlare di quanto siano curati i davanzali e le facciate delle case, dove fioriscono piante vivaci e potresti trovare anche alcuni oggetti molto particolari e di fantasia. Infatti, appena si giunge a San Pantaleo, si percepisce quell’atmosfera di un piccolo borgo rappresentato da tanti artisti, pittori e artigiani. In effetti, lungo le viuzze del borgo troverai tanti negozietti caratteristici e botteghe di artigiani locali…
(Continua su duevaligeinviaggio)

 

 

Monumenti millenari in Gallura

da ninon dmc agenzia viaggi in Sardegna

Alla scoperta dei monumenti millenari della Gallura

...E MUSEI SUGGESTIVI DELLA GALLURA

Per conoscere profondamente una terra, visitarne l’interno è sempre un’ottima esperienza. Lasciati incuriosire dai paesaggi rurali ed autentici dell’interno della Gallura e dalle sue tradizioni ancestrali ancora attuali e usate nel quotidiano.

Inizierai a sorprenderti appena raggiunte le sponde del Lago del Liscia, un importante bacino artificiale che garantisce l’approvvigionamento dell’acqua a tutti i centri abitati dei dintorni, tra i quali Olbia, Tempio, Luras, Calangianus, Luogosanto e Sant’Antonio di Gallura.

Un lago realizzato in un luogo così selvaggio che si fa fatica a considerare artificiale, tanto è naturale e incontaminato. Sulle sue sponde si erge il Patriarca: uno dei due olivastri millenari riconosciuti patrimonio dell’umanità dall’UNESCO negli anni ’90. Con i suoi 3800 anni di vita ha tutto il diritto di essere considerato un monumento naturale pregevole.

Isole della Sardegna – nonsologallura

siviaggia.it

Isole della Sardegna

paradisi naturali di una regione da sogno

Un gioiello che galleggia sul mare! Una regione straordinaria del nostro Paese con spiagge incredibili, mare cristallino, natura incontaminata, città e paesi che sembrano bomboniere e tante, tante tradizioni interessanti. È la Sardegna, seconda isola per estensione della nostra Nazione e che tra le sue coste conta altrettante isole. Sono ben 227, e noi oggi ne andremo a scoprire qualcuna insieme… (Continua…)

Kania Alia

valle della luna santa teresa gallura

Valle della luna a santa Teresa Gallura

- Turisti per Caso -

La Valle della Luna

In Sardegna l'ultimo paradiso hippy

Cala Grande di Capo Testa
Santa Teresa Gallura

di Roberto Roby Rossi

E' come un richiamo...

E’ come un richiamo. Chi lo sente dall’alto dei cieli, chi da presenze più terrene, date da persone o da luoghi. Come nel mio caso, un richiamo quasi corporale, concreto, come una mano che prende la mia e mi chiede di seguirla. Mi capita ogni tanto, ma non mi coglie all’improvviso, quasi come se mi trovasse preparato. Sento delle sensazioni, suoni, profumi, voci… si, a volte è come se mi parlassero, come se mi stessero avvisando del loro arrivo. Non so come spiegare, so solo che capita così. E quando arriva non posso oppormi, anzi non voglio.

E vado… Molto spesso sono luoghi mai visti. Altre volte sono invece luoghi dove aspetto di tornare, perché ho lasciato qualcosa, perché là c’è un pò di me. Altre volte ancora si tratta di persone, che sento di voler vedere, sento che desiderano incontrarmi. Posso essere in qualunque luogo, in qualunque stato, in qualunque situazione… Non c’è né una ragione né un perché.

Arriva e basta, un suono, un profumo, una voce…

La Sardegna che non conosci

La Sardegna che non conosci:
visitare la Gallura

di Greta Dealessi

Un itinerario alla scoperta di Lugosanto, del Monte Limbara con tappa al Museo del vino di Berchidda

C’è chi sostiene che l’origine del nome Gallura provenga dall’ebraico Galil che significa “regione montuosa e aspra, di difficile accesso“.
Non lasciarti condizionare: visitare l’entroterra sardo è sempre una buona idea, in estate, come pausa tra una spiaggia e l’altra; in inverno, per un viaggio fuori dal turismo di massa. Raggiungerlo è facile con le numerose tratte via mare di Corsica e Sardinia Ferries.
Ecco da dove cominciare.

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Greta Dealessi

Luogosanto e la Gallura

Trekking ed escursioni in Gallura.
Ecco cosa fare a Luogosanto

©GalluraGo

Il territorio della Gallura si presta a diverse attività escursionistiche e sportive.

 

Luogosanto, Gallura, Sardegna

Il suo paesaggio è fatto di coste frastagliate, spiagge ventilate, ampie colline dove le foreste si alternano a campi coltivati, lunghi torrenti, montagne rocciose, sconosciute  ma da scoprire. La Gallura è terra adatta al turismo attivo, a chi vuole vivere la natura fino in fondo, scoprendone il lato più selvaggio.

Dal mare alla montagna in Gallura è possibile vivere diverse esperienze outdoor: escursioni di trekking, visite culturali ed enogastronomiche, gite in mountain bike, escursioni in kayak lungo le coste e tanto altro.

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Storia e sapori di Oschiri

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Viaggio a Oschiri: cosa fare, cosa vedere, dove mangiare

di Monica Viani

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Raggiungibile da Olbia in poco più di mezz’ora, Oschiri è una tappa imperdibile se sei sulle tracce di cibo e cultura e vuoi conoscere la cucina sarda autentica. In stile #famedivero.

Se il tuo motto è #famedivero devi assolutamente organizzare un viaggio a Oschiri, piccola cittadina del Nord Sardegna situata lungo la Olbia – Sassari.

Passeggiare lungo le vie del centro di Oschiri, sedersi per una “birretta” in uno dei tanti bar, divorare una panada accompagnata da un buon bicchiere di vino da “Sapori di Oschiri”, trascorrere una giornata alla scoperta di luoghi tra sacro e profano, sulle tracce di antiche storie, immersi in un tipico borgo dell’entroterra gallurese. Questa è la proposta che famelicamente vi consigliamo! Organizzatevi e partite in esplorazione di questo piccolo centro che custodisce i valori di antiche tradizioni e vive relazionandosi con una comunità aperta e accogliente. La natura, per alcuni tratti selvaggia e prorompente, è la cornice di questo borgo bagnato dalle acque del lago Coghinas sul quale sorge un nuraghe un pò… particolare! Parliamo della Gallura autentica, l’Altra Gallura, quella dell’entroterra, affascinante come quella costiera.

(nella foto: Oschiri in un momento dell’evento musicale Time in Jazz)

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Aggius e Museo del banditismo

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Ad Aggius il Museo del banditismo e la storia di “sa bandita” Paska Devaddis

di Monica Viani

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Visita al museo più suggestivo della Gallura per scoprire storie e leggende di donne e uomini della Sardegna

Ad Aggius un museo dedicato al banditismo: storia recente, di cui ancora oggi non è facile parlare, ma proprio per questo un importante strumento per capire perchè e come è nato un fenomeno di criminalità. Un luogo che ci consente di comprendere la storia della donna-bandito Paska Devaddis, la banditessa attorno la cui figura si è costruita una leggenda.

Aggius, borgo bandiera arancione del TCI, è un piccolo centro dell’entroterra gallurese che sorge a pochi chilometri da Tempio Pausania. Il Museo del banditismo è una tra le mete più attrattive di questa parte di Sardegna e raccoglie oggetti e storie in una completa e singolare narrazione che associa ad ogni “reliquia” una storia. L’idea è nata per ricordare un passato che ha visto il piccolo borgo di Aggius al centro di faide, omicidi e infinite violenze.

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Il borgo di Aggius e la magica trama

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Perchè il borgo di Aggius tesse una trama magica (famelicamente consigliata)

di Monica Viani

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Bandiera arancione del TCI e aderente a “Borghi autentici d’Italia”, Aggius è uno dei posti più sorprendenti della Gallura dell’entroterra

“Portatemi ad Aggius: e fatemi una capanna in un bosco di sòveri là sul Tummeu Sotza, ch’io veda il golfo e tutto il lido insino alla Maddalena, ch’io sia svegliato ogni alba dal Gallo di Gallura”.
Gabriele D’Annunzio

Aggius è una di quelle mete che devi visitare almeno una volta nella vita. Bandiera arancione del TCI e aderente a “Borghi autentici d’Italia”, uno dei posti più stupefacenti della Gallura dell’entroterra, non è solo un borgo che custodisce tradizioni, ma anche un paese che vuole costruire il futuro. Con poco più di un migliaio di abitanti, circondato dalla Valle della Luna, raggiungibile da Olbia o da Sassari in direzione Tempio Pausania, da cui dista pochi chilometri, è una destinazione ideale anche per le vacanze autunnali e natalizie.

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  in memoria di Andrea Altea

Sa femina agabbadora a Luras

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Femina Agabbadòra: tutti i motivi per andare al Museo Galluras

di Monica Viani

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Chi è l’Agabbadòra, l’ultima madre...

Ci sono donne temute, ma che affascinano, donne che si assumono il compito di rappresentare un ruolo sociale “scomodo”, donne tollerate dalle istituzioni e dalla chiesa, donne che sono entrate nella leggenda e diventate simbolo della vita e della morte. Noi l’8 marzo lo celebriamo ricordando una figura sarda, meglio gallurese, l’agabbadòra.

L’Agabbadora era la levatrice, ‘sa femina pratica’ , la donna esperta, chiamata per le nascite e per le morti. Rispettata ma non amata, compresa ma non capita, richiesta ma non desiderata, tanto da vivere emarginata. Agiva per lo più su mandato della comunità, per sollevare le famiglie povere dal peso rappresentato da chi non poteva più contribuire al suo sostentamento.

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Vini galluresi e di altre regioni italiane

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I migliori vini assaggiati in modalità Famelici nei primi sei mesi del 2019

di Monica Viani

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Difficile consigliare quali vini assaggiare. Ce ne sono veramente tanti. Abbiamo scelto di incuriosirvi con proposte affascinanti, in alcuni casi vere chicche...

Ecco allora la Top Ten in modalità famelica dei vini assaggiati nei primi 6 mesi dell’anno. Attenzione: non è una classifica. Chi scrive non è un sommelier, ma semplicemente un’amante del buon vino. Sono solo consigli di chi ama stupirsi di fronte a un bicchiere di vino. 

Cantina Tondini con Karagnanj esalta il vermentino della Sardegna

Cantina Muscazega e l’orgoglio di promuovere il Nebbiolo sardo

Cantina La Tosa, la poesia nel bicchiere

Cantina La Marchesa con Il Melograno riscopre l’eleganza dei vini rosati pugliesi

Cantina Mirabella recupera il Pinot bianco e la storia della Franciacorta

Masciarelli Tenute Agricole una passione autentica per il vino e il territorio

I vini piacentini di Podere Casale raccontano la storia di Gutturnio, Ortrugo e Malvasia

Villa Caviciana il vino in nome della cultura

Cantina Oddi riscopre il Fruttano

Cantina Monte Zovo con Ca’Linverno trasforma un sogno in realtà

(continua…)

Mauro, il guardiano di Budelli

mauro morandi gallura arcipelago maddalena spiaggia rosa budelli

Mauro Morandi,
il guardiano di Budelli...

di Monica Viani (con Roberto Rossi)

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Quando la giustizia emette sentenze inique (ricordando Edipo e Antigone)

Un Doppiamente Famelici, davvero originale, Monica Viani, incantata dal racconto lascia “carta e penna” a Roberto Rossi,  vicepresidente di Gallura Turismo, per raccontarci una sconfitta che meritava di essere vissuta perchè i sogni meritano sempre di illuminare le nostre esistenze. Una volta tanto, qualcuno… mi ha lasciato senza parole!

Roberto Rossi racconta che…
Il viso è sereno di chi ha l’animo in pace, segnato di chi ha vissuto, subito ed amato la natura in tutte le sue espressioni più estreme. Erano 15 anni che non andavo più là, quando con Bepi, un caro amico che ora naviga il cielo, a bordo del suo veliero Dovequinto sbarcavo a Budelli, un’isola depredata dalla sua sabbia rosa a causa di quegli stolti che vivono la bellezza solo nella sua superficie, che non sanno andare oltre, che non riescono a capire che la vera bellezza sta dietro, nella conoscenza, nella consapevolezza. É Mauro a suggerirmi questo pensiero, semplice quanto vero, tanto banale quanto pieno di significato. (continua…)