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Turismo 2023: primi dati e sintesi

“Salvati dagli americani” L’estate italiana al bivio

© di Roby Rossi per Gallurablog

Il calo c’è e si vede, ma è ridimensionato dalla presenza degli stranieri, in modo particolare gli americani. Questo il primo bilancio di agosto sul quale i player del turismo italiano concordano.

situazione, proiezione, interventi

Stimiamo tra il 15 e il 20% la flessione rispetto al 2022spiega Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi – con un calo deciso nella prima e nell’ultima settimana e la tenuta di quelle a cavallo del Ferragosto. Non c’è il tutto esaurito in Sardegna, in Versilia siamo al 70% di occupazione, mentre l’anno scorso eravamo all’87%”. A salvare la stagione, secondo Bocca, gli americani.

Lo conferma anche Ivana Jelinic, a.d. di Enit: “L’occupazione media è dell’82%; un buon dato ma non c’è sold out. Le aspettative erano alte, ma create dalla bolla determinata dalle restrizioni pandemiche: erano i dati di uno e due estati fa a essere spropositati, piuttosto che quelli attuali a essere deludenti. Comunque quest’anno fondamentale è stata la presenza di americani: chi viene da lontano, si ferma e spende di più”.

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i grandi assenti

A mancare sono, quindi, gli italiani. Finora, secondo il monitoraggio del Ministero del Turismo, i biglietti venduti per i voli interni sono in calo del 25% nella terza settimana di agosto e del 40% nella quarta.

Terminate le limitazioni imposte dalla pandemia, i connazionali hanno ripreso a viaggiare anche all’estero. E scelgono mete più economiche, per far quadrare i conti. Anche se “i prezzi non sono aumentati soltanto da noisottolinea Bocca – e la verità è che se il reddito non cresce ma la rata del mutuo sì, la prima cosa che tagli sono i giorni di vacanza: ecco spiegata la flessione delle presenze”.

Tuttavia il rincaro dei prezzi, dovuti soprattutto all’impennata del costo dell’energia, ma non solo, coinvolge l’intera Europa. Nello specifico il flusso tedesco, che ha un’incidenza importante sull’economia del turismo italiano, ha registrato un forte calo di presenze che ha riguardato in particolare la Romagna, i laghi e buona parte delle nostre località costiere. Di contrasto si è verificato un ritorno in massa degli americani che hanno premiato le città d’arte come Firenze e Roma e il mare della costiera amalfitana”.

Da questa sintetica analisi si evince quanto sia importante puntare sul mercato anglosassone e statunitense con azioni di marketing mirate. Gli strumenti più efficaci, sui quali investire da subito, presentano sempre al primo posto il web, attraverso il quale veicolare offerte specifiche e combinate, considerando l’intero panorama di turismi possibili.

Uno scatto di qualità, nella nostra offerta turistica dell’isola, e dell’Italia in generale, avverrà quando anche le località costiere sapranno proporsi oltre al mare e spiagge, quando all’entroterra gli si riconoscerà l’importante valore aggiunto, quando le convergenze e la cooperazione saranno termini comuni e detteranno un modo di agire. Buona parte di questo “sviluppo mentale” deve partire dalle istituzioni, predisponendo iniziative che favoriscono questo cambio di mentalità, dall’altra parte gli imprenditori che devono aprirsi ad un dialogo e ad un confronto vero, mettendo in campo e a disposizione le esperienze acquisite, unendole e sommandole per farne un patrimonio di conoscenza e consapevolezza.

E si potrebbe parlare di pacchetti turistici, di distribuzione più equa dei costi tra bassa, media e alta stagione, di destagionalizzazione e di tanto altro. Il freno dello sviluppo in chiave imprenditoriale, ma anche sociale, è la presunzione di poter fare da soli. La Romagna e il Trentino Alto Adige insegnano qual’è la strada da percorrere. Copiare ciò che funziona è un segno di intelligenza.
Non volerlo vedere è superbia, figlia dell’ignoranza.

La Sardegna regina del turismo italiano

La Sardegna è regina del turismo italiano

di Roberto Rossi

L’Italia si riconferma fra le destinazioni più ambite a livello internazionale. E la Sardegna...

L’Italia si riconferma fra le destinazioni più ambite a livello internazionale, e i numeri del 2022 riconfermano questa vocazione, confermando il quinto posto a livello mondiale, superata in Europa solo da Francia e Spagna.

Nella classifica dell’anno appena terminato vede la Sardegna occupare un ruolo di primo piano nel trend turistico, con l’aeroporto Costa Smeralda di Olbia che ha stabilito il nuovo record come hub privato con maggiore incremento di traffico d’Europa. Per entrare più nello specifico, attraverso i numeri, secondo le stime dell’Aviazione Generale, in luglio sono stati quasi 4mila i collegamenti effettuati in aeroporto. Il traffico del 2022 è stato superiore del 19% rispetto al 2019.

Tra i viaggiatori che hanno scelto la Sardegna turisti provenienti dal Medio Oriente e dagli Stati Uniti, ma anche spagnoli, tedeschi, francesi, svizzeri e inglesi, in un numero tale da sopperire al mancato flusso dalla Russia e Ucraina per i motivi che ben sappiamo.

A conferma che il turismo resta la principale economia della Sardegna, le autorità portuali hanno stimato che l’anno appena concluso ha registrato quasi 500mila arrivi nei porti sardi, con una crescita significativa a Olbia e Porto Torres. Complessivamente il turismo è cresciuto del 3,49% rispetto al 2019.

Turismo attivo: la grande richiesta richiede una risposta

La Sardegna e la Sicilia sono tra le destinazioni preferite nel 2023 per il turismo attivo, legato alla natura e al benessere. Lo studio è quello di Mabrian Technologies, società specializzata nelle ricerche di mercato in ambito turistico, che ha stilato la top ten delle mete che nell’anno nuovo saranno particolarmente gettonate dagli amanti della vacanza attiva. I dati finali mettono le due isole rispettivamente al settimo e decimo posto, dopo Bali, Creta e Algarve, che occupano le prime posizioni.

Non sarà forse questo il momento giusto per fare sistema e poter così rispondere al meglio a questa fortunata richiesta? La domanda è rivolta agli assessorati al turismo, agli operatori, alle associazioni di categoria e di promozione e valorizzazione territoriale e a tutte quelle altre figure che operano nel turismo outdoor e che dal mercato del turismo ricavano la loro economia. 

E a proposito di turismo outdoor leggi qui

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Dal Press Tour un articolo su Adesso

di Vincenzo Petraglia per Adesso – Magazine travel distribuito e venduto in Germania.
Click qui per leggere l’articolo in formato PDF sfogliabile

Dal Press Tour organizzato da Gallura Turismo l'articolo "la Gallura dal mare all'entroterra", sul magazine Adesso, testata in lingua italiano - tedesco, diretto da Rossella d'Imola. Articolo di Vincenzo Petraglia.

Un bellissimo articolo scritto da uno dei più autorevoli giornalisti in tema Travel e Food, Vincenzo Petraglia, per il magazine italo tedesco Adesso. Si tratta di una testata che si rivolge prevalentemente alla comunità italiana presente in Germania.  

Oschiri e dintorni su Sale&Pepe

IL MAGAZINE SALE&PEPE di settembre 2022 dedica uno speciale dedicato ad Oschiri e all’entroterra della Gallura.
– dal Press Tour organizzato da Roberto Rossi e patrocinato dal Comune di Oschiri

Sono 6 pagine quelle che il magazine Sale&Pepe, una tra le testate più rinomate ed affermate in tema  di cibo e cultura, dedica sul numero di settembre / ottobre,  all’entroterra gallurese. E’ un’ulteriore risultato del Press Tour organizzato da Roberto Rossi e patrocinato dal Comune di Oschiri, che ha portato 6 professionisti, tra giornalisti, blogger e fotografi, tra i quali Monica Viani di Famelici.it, Giorgio Bertuzzi per gli scatti, Francesca Moschetti ed Enrico Saravalle autori dell’articolo in oggetto. 
A breve pubblicheremo qui l’intero articolo in formato PDF scaricabile e libero da copy. 
Da Oschiri ad Aggius, attraverso Berchidda, Enrico e Francesca raccontano questo splendido territorio, ricco di spunti unici e sorprendenti. Ricette di piatti tradizionali, agriturismi e trattorie da non perdere, botteghe e aziende dove i prodotti locali esaltano la bontà e la genuinità delle specialità locali, alternati a chiese campestri e siti storici, escursioni all’interno di foreste e tanto altro, per uno speciale davvero molto interessante, capace di valorizzare e promuovere la Gallura meno conosciuta! 
time in jazz paolo fresu evento in sardegna

Breve stupidario di politica sarda

Gianni Chessa contro Time in Jazz e simili

giovanni chessa assessore turismo sardegna
time in jazz paolo fresu evento in sardegna
time in jazz paolo fresu evento in sardegna

Probabilmente nei prossimi calendari avremo più sagre della patata, della cipolla, dei carciofi. Meno trombe, più patate. Praticamente una paronomasia. 

“Con la cultura non si mangia” diceva un saggio economista, salvo poi rinnegare questa perla di affermazione. Perle di simile pregio non mancano nemmeno nelle aule di Via Trento a Cagliari, sede della Regione Sardegna oggi rappresentata da una curiosa giunta che annovera, tra le sue fila, anche Gianni Chessa, assessore al turismo. Il bersaglio, in questo caso,  è Paolo Fresu, trombettista jazz noto ed apprezzato in tutto il mondo e fondatore di Time in Jazz, uno dei più importanti eventi della Sardegna e dell’intero belpaese. L’assessore al Turismo Gianni Chessa esprime la sua visione di promozione del territorio, proponendo una contrapposizione tra feste paesane e sagre della salsiccia con Time in Jazz e simili. L’apertura alle diverse culture del mondo, dove contaminazione e fusione favoriscono la crescita e l’incontro dei popoli, è qualcosa di ancora sconosciuto ad alcuni, tra questi l’assessore Chessa. E’ da qui che nel dizionario della limba sarda è stato aggiunto un nuovo vocabolo: chessata, una traduzione dall’italiano volgare “cazzata”.

A seguire uno stralcio dei numerosissimi commenti che hanno riempito blog e testate i queste ultime ore. Una sorta di Kessatepedia.

  • Chessata 1 tratta da (Cronache Nuoresi): “Fresu non faccia domande di contributi, e a quel punto non apparirà sui siti istituzionali”.  
  • Chessata 2 tratta da (SardiniaPost): “Per me la cultura è quella identitaria, delle tradizioni, le launeddas, la chitarra e i canti a tenore”. 
  • Chessata 3 tratta da (YouTG.net): “Io alla cultura complessivamente sto dando ben 4,6 milioni di euro, e per me la cultura è quella identitaria, delle tradizioni, le launeddas, la chitarra e i canti a tenore. Non jazz e tromba.”

Tratto da SardiniaPost “Spiace che a guidare la logica dell’erogazione dei fondi dell’assessorato al Turismo per le manifestazioni culturali sia un’idea simile di cultura in Sardegna. Ridotta a carnevalata in costume – sia detto rispettosamente: qui non si parla delle tradizioni ma dell’utilizzo che se ne fa – a uso e consumo dei turisti. L’idea che chi arriva nell’Isola debba essere accolto da donne in costume sardo e che anche i camerieri – secondo la logica dell’assessore – debbano vestirsi in abiti tradizionali in servizio al ristorante – che ovviamente deve servire “porceddu” e malloreddus – rientra in questa logica esplicitata più volte. Dovremmo appiattirci all’immagine che pensiamo abbiano di noi i turisti. Una popolazione esotica – e ovviamente ospitale – e non una comunità di persone con tradizioni importanti ma anche pienamente calate nella contemporaneità, che propone una cultura varia, complessa, “di oggi”, che non dimentica il passato ma riesce a raccontare l’oggi e aprirsi al futuro. Dietro quel pensiero c’è – insomma – un’idea autocolonizzata di identità sarda.”. 

Tratto da (SardiniaPost): “Per l’assessore questo è il turismo esperienziale che deve spingere i turisti a una partecipazione diretta agli eventi folcloristici. A bocca quasi asciutta i festival letterari: Chessa non crede in una promozione turistica fondata sulla cultura in senso stretto a cui vanno le briciole: 400mila euro all’anno per tre anni”.

Concludiamo con il pensiero di Paolo Fresu, in uno stralcio da L’Unione Sarda: “Non spetta a noi discutere il valore delle manifestazioni né l’incidenza turistica, economica e di immagine dentro e fuori la Sardegna. Sarebbe una battaglia tra poveri – sottolinea il jazzista – che ci metterebbe tutti in una posizione di conflitto con noi stessi e che una certa politica forse si attende. Se la Sardegna è una isola-continente (lo scrisse Marcello Serra nei primi anni Sessanta) questa deve raccontare tutta la sua ricchezza culturale e storica che è fatta di folklore e di tradizioni oltre che di linguaggi contemporanei e innovativi. Possiamo invece discutere sull’esiguità della cifra destinata alle manifestazioni culturali e di spettacolo e sulle regole incomprensibili e inaccettabili attraverso le quali se ne stabilisce il valore”.

“…per il resto spero che qualcuno del mondo della cultura sarda alzi gli scudi in difesa del proprio operato, dei propri diritti e della propria storia. Io l’ho già fatto ma, visti i risultati della battaglia nonché la scomposta reazione di molti colleghi nel mio difendere gli interessi collettivi, lascio a loro le armi. Noi continueremo a fare per il bene comune. Compreso quello della Regione Autonoma della Sardegna che, fortunatamente, conosce anche un altro passo ed è ancora abitata da sognatori e visionari”.

R. Rossi

centro storico di Alghero DOC weekend 2022

Maggio Alghero Doc Weekend 6, 7, 8

Alghero DOC weekend 2022

Alghero-Doc-Weekend maggio 2022

Ci siamo mai chiesti cos’è il vino e qual è il suo valore? Il vino è storia e cultura, tradizione e convivialità, colore e passione, cura e protezione del terreno, famiglia e amicizia, ma soprattutto condivisione. Il vino racconta la storia dei popoli ed è lo spettatore di tutte le vicissitudini. Ricordiamo che la sua origine risale ad oltre 9mila anni fa probabilmente in una zona del Caucaso.
Oggi, nel nuovo millennio, il vino rappresenta un’altra grande risorsa per l’economia del nostro paese: il turismo. L’enologia e l’enogastronomia muovono flussi turistici che, nei numeri e nella tipologia di utenza, sono enormemente cresciuti nel tempo. Non solo. Per alcune aree virtuose, quelle che hanno messo a sistema un’offerta ricettiva coordinata e attrattiva, il turismo del vino è diventato uno dei più importanti, trainante sulle altre tipologie e, soprattutto, capace di creare quella destagionalizzazione tanto sognata per le zone costiere e montane.

centro storico di Alghero DOC weekend 2022Alghero, con l’evento del prossimo week end, rientra nelle località virtuose. A partire da venerdì 6 maggio la città sarda accoglie gli appassionati del vino, turisti e visitatori con un calendario ricco di appuntamenti. Un progetto voluto dal Consorzio Tutela Vini di Alghero Doc insieme al Consorzio Turistico Riviera del Corallo per un nuovo modo di concepire e proporre il turismo enogastronomico sul territorio, per unire le cantine locali al tessuto commerciale del borgo. Nel progetto intervengono anche Confcommercio-Fipe, Fondazione Alghero, Ipsar Alghero, Centro Commerciale Naturale Al Centro Storico, con il patrocino del Comune di Alghero e finanziato dalla Regione Sardegna.

Dal 6 all’8 maggio 2022 Alghero sarà teatro di un’ondata al gusto di vino, sapori e convivialità. “Le strade del borgo saranno protagoniste – come racconta Marco Montalto, Presidente del Consorzio Turistico Riviera del Corallo – di eventi capaci di mostrare tutti i volti del nostro territorio e raccontarlo a 360°”. Lavorare per creare interessi paralleli e complementari all’offerta prettamente balneare deve essere annoverata tra le priorità delle località costiere che, ad oggi, sono costrette a registrare numeri insostenibili nell’alta stagione, mentre nel restante periodo dell’anno vivono un totale spopolamento.

Alghero DOC weekend 2022

Abbiamo sostenuto convintamente questo progetto – spiega il sindaco di Alghero Mario Conociperché come Comune crediamo che sia un importante passo avanti per il territorio. Una soluzione ottimale per far decollare, veramente e concretamente, l’economia locale poichè incentrato sul concetto dello stare insieme. Il turismo per il nostro territorio, e per la Sardegna tutta, è il futuro e dobbiamo considerare che è anche l’unico che non può essere delocalizzato, il solo su cui lavorare seriamente per fare sistema, guardando al domani.

E questo è solo l’inizio perchè siamo certi che Alghero DOC weekend 2022 diventerà appuntamento fisso della primavera algherese”. La cittadina si prepara così, negli anni a venire, ad essere tappa di questa manifestazione culturale che mette al centro il vino, favorendo un importante flusso turistico già ad inizio maggio, benaugurante per la stagione che si appresta, di lì a poco, ad entrare nel vivo.

©Roby Rossi

Programma Alghero DOC Weekend 2022


– Venerdì 6 maggio –

FRIDAY WINE TOUR nel CENTRO STORICO
dalle 17.30 alle 22.00: tour itinerante per le isole del vino nel centro storico di Alghero

MASTERCLASS ALGHERO DOC
dalle 19.00, Istituto Alberghiero E. Lussu – Una masterclass dedicata a Cinque vini Alghero DOC

– Sabato 7 maggio –

WORKSHOP: UN TURISMO DOC
alle 10.30, Sala Convegni Fondazione Alghero – Workshop per imprenditori e professionisti del settore vino: scopri le opportunità turistiche del mondo del vino e le possibilità date da un’area Alghero DOC

WINE BUS TOUR: VISITA LE CANTINE DELL’ALGHERO DOC
alle 14.30 alle 18.30: prendi il bus dei vini Alghero DOC e scopri le cantine del consorzio.

Due percorsi a disposizione

TOUR GIALLO
– Tenute Delogu
– Azienda Agricola Ledà
– Cantina Santa Maria La Palma

TOUR VERDE
– Cantina Santa Maria La Palma
– Cantine Gabriele Palmas
– Sella&Mosca

SATURDAY WINE TOUR nel CENTRO STORICO
dalle 17.30 alle 22.00: tour itinerante per le isole del vino nel centro storico di Alghero

– Domenica 8 maggio –

WINE BUS: VISITA LE CANTINE DELL’ALGHERO DOC
dalle 9.30 alle 14.30: prendi il bus dei vini Alghero DOC e scopri le cantine del consorzio

Due percorsi a disposizione

TOUR ARANCIONE
– Cantina Santa Maria La Palma
– Sella & Mosca
– Azienda Agricola Ledà

TOUR AZZURRO
– Sella & Mosca
– Gabriele Palmas
– Tenute Delogu

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Carrasciali Timpiesu 2022 – 7 / 14 maggio

Dal 7 al 14 maggio si svolge Carrasciali Timpiesu 2022 a Tempio Pausania

Dal 7 al 14 maggio si svolge Carrasciali Timpiesu 2022 a Tempio Pausania. Il tema di quest’anno è “Giù la maschera”, un gioco di parole tra il carnevale e le emergenze attuali. 

Il calendario prevede un programma ricco di momenti di divertimento, balli, musica con la sfilata dei carri più suggestiva e attesa di tutta la Sardegna. 

Si parte sabato 7 alle ore 16,00 con la 2° edizione della Soapbox Race Carnival Edition “CARRULEDDI” per chiudersi sabato 14 con la premiazione dei carri e dei gruppi vincitori

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Ichnusa a favore della Sardegna

"Il Nostro Impegno": un progetto che unisce Ichnusa e Legambiente

Troppo spesso ignoriamo quanto abbiamo attorno, fortune e patrimoni di cui non abbiamo la benchè minima coscienza.

Godiamo di bellezze e di piaceri straordinari, come se tutto fosse dovuto, la più insignificante normalità. Il pezzettino di spiaggia è dovuto, la scampagnata, il tuffo nel mare, il tavolo… però quello lì, l’auto davanti e non a 100 metri, la panchina però comoda e rivolta al sole così mi abbronzo, il lettino in prima fila ma non troppo, i giochi per i bimbi si ma là in fondo così non disturbano, l’ormeggio per la barca qui perchè là non va bene, una fregola però non troppo piccante e entro 10 minuti perchè devo tornare in spiaggia, un caffè lungo ma non troppo e macchiato caldo ma non troppo con una bustina e tre quarti di zucchero… e così via.

Poi ci sono fenomeni di erosione costiera? Di dissesto idrogeologico? Di deforestazione? Si, ma non è mica colpa nostra… No, la colpa è sempre “di altri e di altro..”.

E se mettessimo misure di contenimento e di salvaguardia per evitare azioni di sfruttamento e di aggravamento? Si, va bene, basta che non mi tocchino la mia spiaggia, il mio parcheggio, il mio sentiero… Questo siamo noi, il popolo del NIMBY Not In My Back Yard, va bene tutto, ma non nel mio giardino.

Ci sono fenomeni di erosione costiera? Di dissesto idrogeologico? Di deforestazione? Si, ma non è mica colpa mia... No, la colpa è sempre “di altri e di altro..”.
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Mosaico Verde è la più grande Campagna nazionale per la forestazione di aree urbane ed extraurbane

Per questo, dove il buonsenso popolare langue, arrivano (a volte) aziende, enti ed associazioni con belle iniziative come, ad esempio, “Il Nostro Impegno”. Si chiama così il progetto che nasce da Ichnusa a sostegno di Mosaico Verde, la più grande Campagna nazionale per la forestazione di aree urbane ed extraurbane e la tutela di boschi promossa da Legambiente e AzzeroCO2 (una non profit costituita da imprese, enti, associazioni e amministrazioni locali, impegnati nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas-serra fissati dal Protocollo di Kyoto).

Nell'incendio del 2021 nell'oristanese oltre 10mila ettari distrutti, quasi 1000 sfollati

Danni immensi a boschi e campagne, negli occhi delle persone il dolore e un senso di perdimento, tra le fiamme andati in fumo un numero incalcolabile di specie di flora e fauna oltre a simboli millenari come l’olivastro di Cuglieri. Le fiamme che divorano migliaia di ettari di terreno a ridosso dei centri abitati sono solo l’ultimo episodio di un problema che accompagna da sempre la Sardegna.

Luca Pisano, direttore Vendite di Ichnusa, ha dichiarato che “L’anno scorso, a pochi giorni dai roghi che hanno devastato la nostra Isola, abbiamo donato un mezzo antincendio alla Protezione Civile, nella scia di un impegno concreto che ci contraddistingue da sempre a favore dello sviluppo e della difesa delle ricchezze naturali e culturali della nostra Isola. Sentivamo però di dover andare oltre l’emergenza e abbiamo così deciso di portare Mosaico Verde in Sardegna.”
Secondo un’indagine Doxa/Ichnusa, incendi, alluvioni ed esondazioni sono le insidie maggiori alla conservazione dei tesori naturali della Sardegna per 7 sardi su 10. Ecco che a premiare la sensibilità del popolo sardo arriva l’iniziativa “Il Nostro Impegno”, voluto per difendere e tutelare le bellezze naturali dell’isola attraverso la riqualificazione di 6 aree colpite da incendi e dissesto idrogeologico, con la messa a dimora e la manutenzione di 10mila piante autoctone nei prossimi 3 anni.

Stimati circa 2500 incendi per circa 3mila ettari di bosco a stagione

L’iniziativa rientra nel progetto europeo ‘LIFE Terra’ che vede Legambiente come unico partner italiano. La Sardegna è un’isola verde sempre più a rischio se non si attivano sistemi di protezione e iniziative di comunicazione ad hoc. E’ coperta di boschi e macchia mediterranea per il 40% della superficie, rappresentando una delle regioni più “verdi” d’Italia. Secondo le stime del Corpo Forestale, negli ultimi 30 anni sono stati registrati in Sardegna circa 2500 incendi a stagione, che colpiscono circa 3mila ettari di bosco, per la stragrande maggioranza di origine dolosa.
Abbiamo parlato del patrimonio boschivo della Sardegna qui, ma  sebbene la vegetazione mediterranea sia tra le più resilienti, numeri di questa portata mettono a rischio il patrimonio boschivo, disegnando un futuro preoccupante se non si interviene seriamente e sistematicamente.

“Il Nostro Impegno” si apre ad una collaborazione con Comuni ed Enti locali

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Ichnusa progetto “IlNostroImpegno”


L’alleanza tra il Birrificio Ichnusa e Legambiente è consolidata da anni di collaborazione e condivisione di progetti, come le giornate dedicate alla pulizia delle spiagge e delle aree urbane che tra il 2018 e il 2019 hanno coinvolto dipendenti del birrificio sardo e le comunità sarde. Con l’iniziativa “Il Nostro Impegno” si prevede il coinvolgimento dei Comuni locali che, insieme al birrificio Ichnusa, saranno chiamati alla manutenzione a lungo termine delle aree riqualificate. I primi 2 territori interessati dal progetto verranno identificati entro l’estate, mentre a novembre prenderà il via la prima operazione di messa a dimora delle piante.

Un ulteriore obiettivo è di coinvolgere parti sociali, enti e imprese in questa iniziativa e sensibilizzare sull’importanza della riforestazione e del recupero di territori. I primi ad essere chiamati a questo progetto sono i partner commerciali di Ichnusa, bar, pub, ristoranti, trattorie, pizzerie e tutti i locali pubblici dell’isola i quali proporranno una bottiglia speciale di Ichnusa “Vuoto a buon rendere” dedicata all’iniziativa, con etichette personalizzate “Il Nostro Impegno”. La campagna verrà portata anche in continente per un’opra di coinvolgimento e sensibilizzazione oltremare.

Un gesto di speranza e di amore per il Pianeta e per le nuove generazioni

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Ichnusa progetto “IlNostroImpegno” – vari formati bottiglie Ichnusa

“Ogni albero piantato è un gesto di speranza e di amore per il Pianeta e per le nuove generazioni e un’azione concreta per contribuire alla lotta alla crisi climatica – dichiarano Annalisa Colombu e Giorgio Zampetti, presidente e direttore generale di Legambiente Sardegna –. E’ grande soddisfazione partecipare insieme ad AzzeroCO2 al progetto “Il Nostro Impegno” al fianco di Ichnusa, in questa importante azione di rinaturalizzazione e ripristino di territori segnati dagli incendi negli ultimi anni ed è anche un modo concreto per aiutare la biodiversità.”

“Questo ruolo di partner tecnici al fianco di Ichnusa in questo importante progetto di forestazione ci onora – commenta Alessandro Martella, Direttore Commerciale di AzzeroCO2 – e quindi, con l’entusiasmo che mettiamo nelle iniziative che ci coinvolgono, procederemo nell’individuazione delle aree più idonee dove realizzeremo gli interventi dovuti, selezionando specie autoctone e resistenti per consentire la nascita di boschi permanenti che possano crescere e prosperare nel tempo”.

Qust'estate scegliamo Ichnusa "ilnostroimpegno"

ichnusa progetto sardegna deforestizzazione gallurablog
Ichnusa progetto #ilnostroimpegno

“Il tema dell’ambiente è molto importante per il nostro pianeta – commenta Katia Pantaleo, Marketing Manager di Ichnusa – e con il progetto “Il Nostro Impegno” vogliamo contribuire alla diffusione di questa emergenza. Ichnusa è un brand da sempre impegnato nel sociale, con uno sguardo attento alle esigenze e alle criticità della Sardegna. Nello spot viene evidenziato il valore e, contemporaneamente, la fragilità di questa meravigliosa terra, ed è dovere di tutti prenderne atto e fare, ognuno di noi, la propria parte”.

“Il Nostro Impegno” è un progetto importante per la salvaguardia del territorio e della comunità dell’isola. Dare la propria adesione al progetto significa scegliere la bottiglia di birra Ichnusa contrassegnata dal logo, dimostrando di aver chiara l’importanza del rispetto, dell’impegno e dell’amore verso la propria terra. Da Ichnusa e dalla Sardegna, l’augurio è che questa consapevolezza si estenda all’intero pianeta perchè questi valori non hanno appartenenze, confini, bandiere, ma riguarda tutto il mondo e tutti noi.

©Roby Rossi

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GP e mascherine dal 1° maggio 2022

Mascherine e Green Pass dove quando come estate 2022

Presentato il definitivo emendamento che regola l’estate 2022 in tema Green Pass e mascherine.
Addio al Green Pass che non dovrà più essere esibito in alcun luogo, mentre rimane l’obbligo di utilizzo della mascherina per treni, cinema, ospedali e RSA.
Sui luoghi di lavoro saranno solo “raccomandate” con accordi tra sindacati e imprese. Via libera per le discoteche che sono state “salvate” dall’obbligo.

  • Green Pass base: dove non servirà più
  • Super Green Pass: cosa cambia
  • Dove è ancora necessario il Green Pass, base o rafforzato
  • Mascherina obbligatoria per trasporti, ospedali, cinema e teatri, scuola
  • Al lavoro valgono gli accordi tra impresa e sindacati
  • Dove non serve più la mascherina
  • Al lavoro: per chi è ancora obbligatorio il vaccino

Dove non è obbligatorio il Green Pass base
Il certificato verde “base” ottenuto con vaccino, guarigione o tampone negativo, non sarà più necessario. L’accesso a bar, ristoranti, hotel, sia all’aperto che al chiuso, è libero e non servirà più alcun strumento nè dispositivo.

Dove non è obbligatorio il Super Green Pass
Libero accesso anche a chi non è vaccinato in palestre, piscine, cinema e teatri, come anche per per i mezzi pubblici, così come per eventi e feste, convegni, congressi, cerimonie. Stessa cosa per discoteche, cinema, teatri, stadi e palazzetti dello sport, università, SPA, corsi di formazione, centri culturali, sociali e ricreativi, ma anche per le sale da gioco, scommesse, bingo e casinò, mense.

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Dove è ancora obbligatorio il Green Pass, base o rafforzato
Fino al 31 dicembre rimane obbligatorio Il Super Green Pass per accedere in ospedale o Rsa per visite, mentre per effettuare esami o accertamenti viene richiesto un tampone negativo, molecolare o antigienico. il Green Pass base rimane obbligatorio per i viaggi all’estero (come negli Usa), ma non sarà più richiesto in Italia.

Obbligo di mascherina per trasporti, ospedali, cinema e teatri, scuola
Rsa e ospedali, teatri e cinema chiedono ancora l’uso della mascherina, a differenza degli esercizi commerciali e nei luoghi di lavoro. La misura di precauzione deve essere adottata in luoghi affollati come i centri commerciali, con la previsione di un allentamento di questa norma con l’avvicinarsi dell’estate (qui non c’è ancora alcuna indicazione precisa).
Fino al 30 maggio obbligo di mascherina sui mezzi di trasporto locali e nazionali (bus, metro, tram, treni, aerei e navi), e nelle scuole fino al termine dell’anno scolastico.

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Nessun obbligo nei bar, ristoranti e strutture di interesse turistico
La mascherina non servirà più nei bar e ristoranti nemmeno al chiuso, seduti al tavolo. Non è più necessaria nei negozi e nei musei, mentre per lo stadio e i cinema all’aperto non è stata espressa una posizione chiara.

Il vaccino sul posto di lavoro
Per insegnanti e personale scolastico, forze dell’ordine e tutti gli over 50 (pena multa di 100 euro) persiste l’obbligo di vaccinazione fino al 15 giugno. Il vaccino resta invece necessario fino al 31 dicembre per tutti gli operatori sanitari (medici, infermieri, personale delle Rsa) pena la sospensione dal lavoro e dello stipendio per i trasgressori.

©Roby Rossi

Foreste sarde: Su Filigosu ad Oschiri

Alla scoperta dell'entroterra gallurese: la foresta demaniale di Su Filigosu ad Oschiri

Buona parte delle attrazioni più interessanti della Gallura si collocano nell’entroterra e una tappa immancabile alla scoperta di questo territorio straordinario è Oschiri.

Qui si soggiorna all’Agriturismo Il Nuraghe del lago Coghinas, unico nel suo genere e ottimo anche per la sua proposta gastronomica, o in uno dei B&b, semplici ma funzionali. Una sosta di 4/5 giorni ad Oschiri consente la visita alle numerose tappe che uniscono fede, natura, sport, gusto per giornate a diretto contatto con un ambiente capace di restituire quella pace d’animo e quella serenità che sono buona salute e benessere. La cornice è la sua comunità, fatta di persone cordiali e ospitali, un valore aggiunto che pochi luoghi al mondo sanno offrire.

Nella passeggiata lungo le stradine del piccolo borgo rurale, tra il Museo archeologico (molto interessante), la bella chiesa parrocchiale e le case colorate che si alternano a quelle un po’ più sgarrupate, non deve mancare qualche sosta ai tavolini all’aperto dei bar, per una buona Ichnusa ed un’immancabile panada. Le panadas sono un tipico prodotto locale che Lella e le figlie preparano quotidianamente nella loro bottega artigianale Sapori di Oschiri, nel centro del paese, una meta da mettere assolutamente in agenda, anche per degustare i migliori vini della Sardegna, seduti nella bella enoteca annessa. Per una tipica trippa o sa cordula, tappa dai fratelli Pes, trattoria in stile paesano.

Poi si prende l’auto, o per i più sportivi la bicicletta o la moto, e si parte per la visita alle chiese campestri, al sito e all’altare di santo Stefano, alla diga e alle sponde del lago Coghinas e a tante altre emergenze storico artistiche e naturali di questo territorio che è crocevia tra la Gallura, il Logudoro e la Barbagia.

Infine prendete la vostra agenda e indirizzatevi verso quella meta che avrete evidenziato e sottolineato nell’organizzare il vostro soggiorno in terra oschirese: la foresta demaniale di Su Filigosu.

Foresta demaniale di Su Filigosu: molto di più di quanto potete aspettarvi!

Anzitutto ricordiamoci come approcciare alle foreste, un patrimonio comune di inestimabile valore. La sua conservazione e la sua salute è dipendente anche dal rispetto con il quale la viviamo, per cui poche, ma rigide regole, sono assolutamente imprescindibili.

su Filigosu - le cascateL’invito è a rispettare le seguenti raccomandazioni:

  • parcheggiare solo ed esclusivamente nelle aree consentite
  • non deviare dai tracciati principali avventurandosi nella foresta
  • segnalare ogni anomalia al personale di sorveglianza dell’Ente Forestale Sardegna
  • viverla a piedi con la giusta attrezzatura (specificata a seguire)
  • utilizzare la bicicletta, andare a cavallo o con altri mezzi solo dove consentito
  • e con le modalità indicate dal personale dell’EFS
  • non avvicinarsi né tantomeno disturbare e dare cibo agli animali
  • non strappare e raccogliere fiori, rami, incidere tronchi o scavare buche
  • non raccogliere minerali o fossili
  • non accendere fuochi se non nelle aree attrezzate e nei periodi consentiti, usando grande attenzione
  • raccogliere i propri rifiuti e non abbandonarli nel bosco
  • evitare comportamenti rumorosi come accendere radio, gridare e creare disturbo agli altri visitatori e alla fauna selvatica
  • campeggiare nelle apposite aree
  • tenere al guinzaglio gli animali da compagnia.

Cosa è consentito fare nelle foreste

Sono molteplici le attività legate alla fruizione della foresta, dalla ricerca scientifica all’educazione ambientale, dal trekking al birdwatching etc… In alcune aree si può circolare a cavallo o a bordo di mountain bike, si può praticare la corsa, l’arrampicata, l’orientering, il tree climbing e il tarzaning che se non sai cos’è lo scopri qui

In un documento dell’EFS si legge che “grazie ad una sentieristica studiata nel dettaglio, le foreste sono, e lo saranno sempre più, alla portata di un pubblico che comprende ragazzi in età scolare, sportivi, escursionisti, anziani, diversamente abili e – perché no? – i pigri. Tutti possono apprezzare questi paesaggi unici e di ineguagliabile bellezza”. Siamo pienamente concordi, le foreste sono il luogo ideale per tutti, anche per chi non ha voglia di fare nulla e, anzichè sdraiarsi su un divano con uno sfondo di chiacchiere televisive, distendersi nel verde di una meravigliosa vegetazione, cullati dal suono della flora e della fauna, è buona salute allo stato puro!

Come attrezzarsi: dotazione e abbigliamento per vivere le foreste in Sardegna

Se si parte per una semplice passeggiata nella foresta, a piedi e/o in bicicletta, può essere sufficiente un normale abbigliamento sportivo ed una attrezzatura minimale.
Se invece si tratta di escursioni più lunghe ed impegnative diventa necessaria una dotazione personale completa e funzionale, un abbigliamento a strati, costituito da indumenti adatti alla stagione (antipioggia, guanti, copricapo…) e scarpe adeguate.
Da non dimenticare mai una riserva d’acqua oltre ad una quantità di cibo energetico, necessario alla durata dell’escursione.

Importante anche una dotazione minima di pronto soccorso, tra disinfettante, cerotti, penna ad ammoniaca per le punture di insetti, bende e pomata per le distorsioni, antistaminico etc…
Sebbene alcune aree possono risultare non coperte dal segnale conviene sempre avere con sé anche un telefono cellulare o ricetrasmittenti autorizzate, per eventuali chiamate di soccorso.
Infine è indispensabile una torcia elettrica, mentre sono consigliati binocolo o cannocchiale, macchina fotografica o telecamera e una guida naturalistica per il riconoscimento della flora e della fauna poiché si potranno incontrare numerevoli specie di cui non abbiamo conoscenza.

Un ultimo consiglio: pianificate sempre bene l’escursione, valutando le condizioni meteo ed il grado di difficoltà.

Su Filigosu: un esempio di ottimizzazione delle risorse forestali

Su Filigosu si estende nei pressi dell’abitato di Oschiri ed è facile raggiungerla attraverso le indicazioni presenti lungo le principali strade.
Questo complesso forestale è caratterizzato da varietà morfologiche particolari, con deboli incisioni che interrompono la sinuosità dei pianori a contrapporsi ad aree fortemente accidentate.
Le quote vanno dai 200 agli 812 m s.l.m., picco del Monte Giuanne Osile, al confine con la foresta di Monte Lerno.

Su Filigosu è una foresta ricca di macchia mediterranea, con boschi misti di sughera e leccio. I sughereti si caratterizzano per un sottobosco dove abbondano numerose specie, tra cui lavanda, corbezzolo, filliree e cisti, oltre a popolamenti erbacei.

Tappe ed escursioni da non perdere in visita alla foresta Su Filigosu

L’infinità di luoghi e scorci da visitare rende la foresta Su Filigosu una tappa indimenticabile. Su tutte segnaliamo alcune tappe immancabili per differenti ragioni: Su Romasinu per la sua storia, l’Antica mulattiera dei carbonai per il suo fascino, la Casa del miele per il suo aspetto esemplare. In località Su Romasinu si entra nell’antica storia dell’isola attraverso un sito archeologico caratterizzato da numerose domus de janas. Qui ci si ferma per respirare l’aria di tempi remoti, grazie agli antichi insediamenti pre-nuragici, facilmente accessibili e ben conservati.

L’affascinante sentiero noto come Antica mulattiera dei carbonai conduce al fiume S’Eleme. Un percorso di pochi chilometri che porta dentro una natura selvaggia, da affrontare con la dovuta equipaggiatura ma adatto a tutte le difficoltà.

A Su Filigosu si fa visita alla Casa del miele. Si tratta di un’eccellenza nazionale, un perfetto esempio di sostenibilità e autenticità, nel nome di #famedivero. E a proposito di #famedivero da leggere questo articolo di famelici sul miele di corbezzolo perchè parla delle sue proprietà e interessanti curiosità.
Torniamo alla Casa del miele di Oschiri dove opera uno staff che unisce l’entusiasmo di una passione all’amore e alla cura del territorio. Naturalisti e professionisti ricercatori sono quotidianamente impegnati nella produzione di miele che viene commercializzato con il brand Regione Sardegna. La qualità è indiscutibilmente di livello superiore, la varietà è nel rispetto di quanto la foresta offre. Nessuna forzatura, né chimica, né artificio, qui comanda la natura. Procedure nel massimo rispetto dell’ambiente, con una smielatura delicata e conforme alle piccole produzioni di alta qualità.

Visitare la Casa del miele ed entrare a contatto con queste persone è un’esperienza che va oltre la bellezza del territorio, ma si entra nella sua più intima anima, dove le sensibilità diventano il fondamento di un credo che riporta all’animismo antico, l’incontro primo tra uomo e natura.
Qui, accompagnati dal personale addetto, donne e uomini che diventano amici in un breve istante, si visita il laboratorio di lavorazione e trasformazione del miele che si produce secondo il ritmo della natura e delle stagioni. Si potrà assistere alla smielatura del corbezzolo o del rosmarino, dell’asfodelo o della lavanda, in funzione delle essenze che la macchia mediterranea saprà offrire in quel momento.

Per la degustazione di questo prodotto di alta qualità, formaggi di altrettanta eccellenza, accompagnati da saba e dal dolce che è l’unione perfetta di queste bontà: le seadas.

Tutto questo seduti in una semplice saletta, come a casa di amici, nel piacere e nei sorrisi di gente cordiale e di valore. La Gallura è anche questo, Oschiri e l’entroterra, una Sardegna poco conosciuta, lontana dai clamori e dalle luci della costa. Una terra che alle luci e ai clamori preferisce l’autenticità, l’amicizia, il sorriso sincero, l’abbraccio stretto. “Cose” che distinguono le persone vere dal resto del mondo. 
Procedure per l’acquisto del miele.

©Roberto Roby Rossi

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Informazioni Complesso forestale
Provincia Olbia-Tempio
Superficie 1056 ha
Sono presenti cartelli indicatori, aree di sosta, centri visita e recinti faunistici
Aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 8:00 alle 16:00
Tel. +39 320.4331262

Quel legame intenso Donne Vino

Quel legame intenso Donne Vino

di Claudia Farina

Sempre più marcata l’attività delle donne nel mondo del vino, meno numerosa la loro presenza nei luoghi dove si decidono le politiche di settore.

Comunicazione empatica
Che la comunicazione, il marketing e le pubbliche relazioni siano esercitate in prevalenza da donne nelle aziende del vino, è acclarato dai fatti e sostenuto da peculiari caratteristiche femminili: maggiore loquacità ed empatia rispetto agli uomini, doti indispensabili per tessere relazioni e praticare storytelling; spesso sono loro a conoscere meglio le lingue straniere rispetto a padri, fratelli e mariti occupati in campagna e in cantina. In ascesa numerica il ruolo ricoperto da enologhe, sommelier, agronome, esperte assaggiatrici, giornaliste specializzate. Da sottolineare le recenti presidenze femminili nei Consorzi di tutela come nel veronese Consorzio Tutela Custoza, che all’unanimità ha eletto presidente Roberta Bricolo, titolare dell’azienda Gorgo, una delle più importanti della denominazione. Chiara Turazzini, laureata in scienze agrarie, ricopre dal 1994 il ruolo di responsabile area tecnica nello stesso ente; nel frattempo, oltre alle viti, cura la crescita di quattro figli.

…A oggi, le presenze dirigenziali femminili si contano sulle dita della mano. Due per quanto riguarda le direttrici: Olga Businello per il Consorzio Vini della Valpolicella e la neoeletta Carlotta Gori per il Chianti Classico. Qualcuna di più se passiamo alla presidenza, tra cui Donatella Cinelli Colombini per Vini Orcia, Letizia Cesani per Vernaccia di San Gimignano, Carolin Martino per Aglianico del Vulture, Lorella Zoppis per Nebbioli Alto Piemonte, Daniela Pinna (nella foto) per Vermentino di Gallura, Stella Giomi Zannoni per Val di Cornia Doc”.

Gallura, mare, terra e tradizione

Gallura, dove mare e terra abbracciano la tradizione

di Grazia Garlando

Il mare, certo. Un mare che cambia continuamente le sue sfumature in un gioco di tonalità e trasparenze che lascia a bocca aperta. Ma anche i borghi antichissimi e i siti archeologici, i sentieri odorosi di erbe spontanee colorati dalle rocce granitiche rosse, le torri difensive e le chiese campestri, i nuraghi e gli stazzi (antiche dimore rurali con animali, vigne e orti in cui si produceva tutto), le tradizioni vivissime e la cucina golosa. Ho incontrato la Gallura, in tutti i suoi aspetti e i suoi risvolti. E l’ho trovata spettacolare.
Siamo nella parte più settentrionale della Sardegna, quella che si affaccia su quel tratto di mare noto come Bocche di Bonifacio che la separa dalla Corsica, rendendo le rispettive cittadine di Santa Teresa di Gallura e Bonifacio reciprocamente visibili nelle giornate limpide… (Continua…) 

Storie e leggende di Sardegna

Ogni luogo, di qualunque parte del mondo, racconta storie e leggende...

Quante volte ci è capitato, viaggiando città e borghi, girando per le strade e le piazze, entrando in vecchi palazzi, oltrepassando volte di antichi edifici, sostando in piccoli angoli, appoggiati a muri di pietra, di rimanere sorpresi per visioni particolari o scorci che ci procurano sensazioni o emozioni? Questo accomuna tutti, secondo le diverse sensibilità, in ogni parte del mondo.
Ancor più in certe zone dove la storia è raccontata in ogni suo centimetro di territorio, come la Gallura e la Sardegna tutta. Lombardia. Qui, in questa sezione, vi proponiamo piccole brevi storie spesso dimenticate, leggende di persone e di eventi, di fatti che uniscono fede e riti antichi, che rivivono in un universo fantastico di misteri e di miti avvolti nella magia di luoghi e di popoli.

Su Tragacorgios sardegna leggende
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su fruccoi de luxia arrabbiosa
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Is Cogas
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Atlantide è Sardegna
Cala Fighera cagliari sardegna
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il fantasma Ubaldo